Quanto tempo serve per realizzare una casa in bioedilizia?

Quanto tempo serve per realizzare una casa in bioedilizia|Quanto tempo serve per realizzare una casa in bioedilizia

Quanto tempo serve per realizzare una casa in bioedilizia? I tempi necessari per realizzare una casa dipendono da diverse fasi, a partire dalla ricerca del terreno edificabile su cui costruire l’immobile. In media la realizzazione di una casa in bioedilizia richiede 20 settimane. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Costruire una casa in bioedilizia

La costruzione di una casa in bioedilizia è caratterizzata da un processo diverso da quello di una tradizionale casa in muratura. Ciò perché l’edilizia sostenibile vuole cambiare il concetto dell’abitazione, limitandone l’impatto ambientale e migliorandone gli aspetti economici e sanitari degli utenti. Pertanto, offre diversi spunti che passano attraverso la riscoperta di materiali costruttivi naturali e tiene conto della salute e del benessere di chi abita gli spazi dell’abitazione. Inoltre, guarda anche ai diritti e al benessere dei lavoratori che partecipano al processo costruttivo.

Quanto tempo serve per realizzare una casa in bioedilizia
Quanto tempo serve per realizzare una casa in bioedilizia – shutterstock foto di Rafael Fort Soares

Le fasi per realizzare una casa in bioedilizia

Tutto inizia dall’individuazione del terreno edificabile. Quando si è trovato ed acquistato il terreno, si deve iniziare la fase di progettazione architettonica dell’edificio. Come per le case in muratura, vengono effettuati tutti gli studi del caso che comportano l’analisi del terreno, l’acquisizione di tutte le autorizzazioni e i permessi necessari.

I tempi di questa fase dipendono da molte variabili. Innanzitutto dalla dimensione della casa e dalla complessità distributiva degli spazi. Per esempio, un progetto composto soltanto da piante e prospetti si completa in poco tempo. Tuttavia, se lo si dettaglia anche con lo studio dell’arredo con render foto-realistici, allora i tempi sono inevitabilmente più lunghi. Però, ciò è utile anche al cliente più inesperto, in modo da avere un’idea chiara del risultato finale, molto ben prima dell’avvio della fase di realizzazione e la possibilità di scegliere di fare delle modifiche estetiche in linea con i suoi gusti.

Un nuovo progetto per utilizzare le ceneri dell’Etna per la bioedilizia

Iter burocratico

Terminata la fase progettuale, si procede con le pratiche burocratiche da presentare agli enti competenti per l’ottenimento del Permesso di Costruire. Anche in questo le tempistiche dipendono dalla prontezza del professionista a preparare la documentazione, ma anche dal tempo che l’Ufficio Tecnico del Comune impiega per esaminare la richiesta e rilasciare il Permesso di costruzione. In generale i tempi per realizzare un progetto di qualità e ottenerne il Permesso per costruire vanno dai 3 ai 5 mesi.

Inizio dei lavori

Solo successivamente si possono iniziare i lavori. Questi prevedono gli scavi, la realizzazione delle fondazioni con le relative impermeabilizzazioni e eventuale solaio, locali seminterrati, rampe di accesso, impianti, pareti esterne, pareti interne e così via. Ogni singola parte viene prodotta secondo un attento processo di lavorazione caratterizzato dai più elevati standard di qualità e sottoposto anche a stretti controlli da parte della Comunità Europea. In linea di massima, i tempi per queste lavorazioni possono variare tra i 4 e i 5 mesi, all’incirca 20 settimane, a seconda del tipo di finiture scelte dal cliente, delle complessità impiantistiche e degli imprevisti meteorologici.

Case in bioedilizia: pro e contro

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Il cemento è ancora oggi il materiale più utilizzato nel settore edile. Anche le sue varianti, utilizzate in architettura sostenibile, sono molto richieste, infatti, il suo valore di mercato potrà raggiungere i 42,75 miliardi di dollari entro il 2026.
  • Secondo Nomisma, che ha stilato il suo Terzo Rapporto sul Mercato Immobiliare 2021, si sta consolidando la prima vera e propria ripresa economica dall’inizio della pandemia. Dall’estate del 2020 si è notata una risalita che ha consentito al settore di recuperare il calo dovuto al primo lockdown e di riportarsi in una fase di crescita pre-pandemia.

TI È PIACIUTO L’ARTICOLO? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA

Per altre curiosità e informazioni sugli abitanti continuate a seguirci su www.habitante.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts