Non è passato molto dalla nuova Direttiva europea SUP, attiva dal 3 luglio, che vieta l’utilizzo della plastica monouso e prevede delle multe per chi continua a utilizzarla. Ma tra le iniziative sostenibili nel mondo bisogna ricordare che l’Italia è stato il primo paese europeo ad approvare il divieto di produrre e vendere cotton fioc con il bastoncino di plastica.
L’Italia e il divieto di produrre e vendere cotton fioc
L’Italia è stato il primo paese a vietare i cotton fioc di plastica non compostabile per salvare mari e oceani. Ciò già a partire dal primo gennaio 2019, anno in cui fu decretato che gli unici cotton fioc legali sarebbero stati quelli di materiale biodegradabile e compostabile. A consentire questo grande e innovativo passo in avanti nella lotta al marine litter, cioè l’emergenza rifiuti che in diverse parti del mondo colpisce ormai gravemente mari e oceani, è stato un emendamento presentato dal deputato e fondatore di Symbola, Ermete Realacci alla legge di bilancio, approvato poi dalla commissione Bilancio della Camera dei deputati. Infatti, dal 2020, in Italia sono utilizzati solamente bastoncini biodegradabili, in più sulle confezioni ci sono informazioni chiare sul loro corretto smaltimento.
Ermete Realacci e i cotton fioc biodegradabili
Per Ermete Realacci questo è stato un importante passo in avanti per la difesa di ambiente, mare e salute dei cittadini. Questa iniziativa sostenibile è stata un grande esempio che ha incoraggiato ad essere più innovativi e competitivi sul terreno della sostenibilità e della qualità. Inoltre, i cotton fioc in commercio non riuscivano ad essere trattenuti dai sistemi di depurazione e finivano direttamente in mare. Dunque la loro messa al bando ha rappresentato una bella notizia per l’ambiente. Infatti, la maggior parte dei rifiuti galleggianti o sommersi è costituito da plastica che non si dissolve mai. Infatti, i minuscoli frammenti plastici causano danni enormi alla biodiversità, all’ambiente, alla salute e all’economia.
Il divieto di cosmetici contenenti microplastiche
Con lo stesso emendamento nel 2020 è stato emanato anche il divieto di mettere in commercio cosmetici contenenti microplastiche per evitare che continuassero a contaminare il mare. L’emendamento era stato concordato da Realacci con il ministero dell’Ambiente. Questo ha rappresentato uno straordinario segnale per l’intera Europa contro l’invasione delle plastiche e microplastiche nei mari della penisola. L’Italia si è posta in una posizione avanzatissima risolvendo in maniera concreta fenomeno all’allarmante, che nuoce alla biodiversità e alla qualità delle nostre acque.
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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- I bastoncini per le orecchie in materiale non biodegradabile sono altamente inquinanti. Secondo un recente monitoraggio effettuato da Legambiente su 46 spiagge italiane, il 91 per cento dei rifiuti trovati sarebbe costituito proprio da cotton fioc”.
- Per le Nazioni Unite sono otto milioni le tonnellate di plastica che ogni anno finiscono nelle acque di tutto il mondo.
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