Oggi si pone la massima attenzione sulla tematica relativa all’efficienza energetica anche in ambito edilizio. Questa si sta concretizzando grazie alla realizzazione di nuovi edifici definiti NZEB, ovvero edifici a energia quasi zero. Le Direttive Europee, recepite dagli Stati membri, parlano chiaro in termini di criteri e requisiti che oggi le costruzioni devono avere al fine di salvaguardare l’ambiente.
Edifici a energia quasi zero (NZEB): cosa sono
Nel settore edilizio tra le principali novità degli ultimi anni, ci sono gli NZEB, Nearly Zero Energy Building. Si tratta sostanzialmente di edifici che presentano prestazioni elevatissime e che mediante queste puntano alla sostenibilità e al risparmio energetico. Gli edifici a energia quasi zero rappresentano il presente e il futuro di un modo di costruire in maniera rispettosa dell’ambiente e delle generazioni future. Questo principio riguarda non solo la realizzazione dei nuovi edifici ma è importante che anche i vecchi immobili vengano ristrutturati in quest’ottica. L’obiettivo finale è quello di favorire la crescita di centri urbani green.
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I vantaggi degli edifici a energia quasi zero
Uno dei vantaggi più evidenti degli edifici NZEB sta nel fatto che il funzionamento richiede una quantità di energia davvero bassissima. Lo stesso non si può dire degli edifici finora costruiti che implicano elevati consumi imputabili al loro riscaldamento, raffreddamento, produzione di acqua e all’elettricità necessaria per far funzionare dispositivi di vario genere e per l’illuminazione.
In un edificio a energia quasi zero tutti i classici consumi devono essere minimizzati al massimo e inoltre ciò che occorre deve provenire da fonti di energia rinnovabile. Gli edifici definiti NZEB sono realizzati seguendo i principi di una progettazione sostenibile e bioclimatica, quindi in un’ottica che da un lato sfrutta le risorse naturali e dall’altro impianti tecnologicamente avanzati.
Una costruzione di questo genere si adatta alle diverse stagioni. In inverno sarà in grado di sfruttare al massimo il calore del sole, massimizzandone l’accumulo e garantendo un ottimo isolamento termico. In estate, invece, per assicurare una temperatura gradevole in casa schermerà bene l’edificio impedendo al calore di entrare. Tutto ciò riduce il fabbisogno energetico dell’edificio. In questo modo non solo si risparmia sull’energia ma anche sulle emissioni dello stesso. In buona sostanza, un edificio NZEB offre un comfort elevato a costi ridotti.
La normativa relativa agli edifici NZEB
La Direttiva Europea 2010/31/UE ha posto le basi nella materia edilizia delle costruzioni a impatto zero o quasi. Nella direttiva sono esplicitati i termini temporali entro cui tutte le nuove costruzioni, sia pubbliche che private, dovranno essere edifici ad energia quasi zero.
In Italia questo percorso di cambiamento nell’ambito edilizio ha avuto inizio nel 2005, quando il D.Lgs 192/2005 introdusse il tema dell’efficienza energetica. Questo è stato poi modificato dal D.L. 63/2013, che infine è divenuto legge con la L. 90/2013. Da gennaio 2021 è in vigore nel nostro Paese l’obbligo NZEB per tutti i nuovi edifici o per gli interventi che prevedono una demolizione e una successiva ricostruzione. La normativa, sia europea che italiana, per il momento ancora non tratta in modo completo il tema relativo agli edifici già esistenti.
Inoltre, la Direttiva Europea 2018/44 ha previsto incentivi per la ristrutturazione di edifici pubblici e privati, purché l’intervento implichi un miglioramento delle prestazioni energetiche.
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Edifici a zero emissioni (NZCB)
Ci sono poi gli edifici definiti NZCB, che sta per Net Zero Carbon Building, e sono quelli che, in buona sostanza, provocano una quantità di emissioni di gas serra nulla o quasi nulla per funzionare. Questi possono sembrare simili agli edifici NZEB ma la differenza sta nel fatto che i primi si focalizzano sulle emissioni dovute alla produzione dell’energia necessaria all’edificio, mentre i secondi sull’energia richiesta dall’edificio. Nel caso degli NZCB la fonte energetica utilizzata viene valutata in base alle effettive emissioni provocate.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Il giro d’affari delle imprese edili in Italia si attesta su livelli molto contenuti, difatti il 90,1% di esse ha un fatturato inferiore ai 500 mila euro.
- Nel confronto con le aziende edili dell’Unione Europea, quelle italiane si caratterizzano per la loro piccola dimensione: in Italia si contano in media 2,6 addetti per impresa edile contro i 3,6 addetti nella media europea.
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