Prodotti biologici: un mercato in costante crescita
Il mercato dei prodotti biologici Made in Italy sta acquisendo un alto potenziale. È così anche secondo i dati dell’Osservatorio Sana 2021 che ha delineato l’identikit dei consumatori che scelgono biologico. Ecco quali sono i prodotti biologici più consumati dagli italiani.
I consumatori di prodotti biologici in Italia
Quello del biologico non è più un mercato di nicchia. Infatti, i consumatori che scelgono prodotti biologici sono sempre di più. Questi sono mossi anche da scelte etiche, di salute, e protezione ambientale. Di solito appartengono a categorie ben definite. I frequent use bio, i consumatori di biologico frequenti e abituali sono i vegetariani e i vegani. Ma in generale acquistano bio anche le famiglie con bambini piccoli si medio alto reddito.
Secondo quanto reso noto dalla Coldiretti i consumi domestici di alimenti biologici sono pari a 4,3 miliardi di euro. Inoltre, gli acquisti bio sono aumentati del 7% nel 2020 rispetto all’anno precedente. Questa crescita è stata accentuata anche dal periodo di emergenza Covid, durante il quale si è assistito ad una svolta salutista degli italiani.
Oggi il biologico è nel carrello di circa sette famiglie italiane su dieci (68%). Una domanda in aumento, sostenuta anche dalla leadership dell’Italia, primo Paese europeo per numero di aziende agricole impegnate nel biologico.
Acquisti biologici: gli italiani sempre più attenti
Secondo la FAO l’Italia è uno dei Paesi Europei che ha più successo nella produzione di frutta e verdura biologica. Ciò non solo grazie alle condizioni climatiche e agronomiche favorevoli, ma anche per la semplicità d’accesso geografico ai principali mercati. Si tratta di 1,1 milioni di aziende agricole, grazie alle quali l’Italia coltiva 12,6 milioni di ettari di terreno agricolo. La dimensione media delle aziende agricole corrisponde a circa 11 ettari.
Questa situazione ha determinato una crescita dei consumatori di prodotti biologici. Tra i motivi che spingono sempre più persone ad acquistare questi prodotti, anche solo per provare, ci sono:
- la curiosità (57%),
- la qualità dei prodotti che garantisce benefici sulla salute (64%),
- la provenienza italiana (57%),
- la produzione locale e a km zero (37%).
Mentre, etica, salute e protezione ambientale incentivano l’acquisto ripetuto. Infatti, questi prodotti garantiscano l’assenza di pesticidi, il rispetto per l’ambiente e la tutela della biodiversità. E anche la qualità del prodotto, il rispetto del benessere animale e il sostegno ai piccoli agricoltori.
Inoltre, anche le caratteristiche del packaging sono importanti nelle scelte di acquisto. La confezione del prodotto biologico deve essere sostenibile, riciclabile al 100% (52%), oppure totalmente compostabile (per un altro 27%)».
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I prodotti biologici più consumati dagli italiani
Attualmente non esistono dati che determinano effettivamente quali siano i prodotti biologici più comuni. Non solo frutta e verdura, ma anche cosmetici, integratori e carne biologica o da allevamento biologico. La gamma di prodotti biologici certificati che rispettano particolari criteri di produzione è vasta.
In Italia, per quanto riguarda la frutta, la produzione maggiore è quella dei limoni e delle arance biologiche. A seguire quella di mele e pesche.
Mentre, in relazione agli ortaggi, c’è un’ampia produzione di pomodori, carote, lattuga, cavolfiori, cipolle e finocchi.
In ogni caso, le singole regioni d’Italia hanno sviluppato in modo abbastanza diverso la produzione del biologico e la crescita maggiore è avvenuta quasi da subito nelle regioni meridionali e nelle isole.
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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- L’Italia è sul podio per quanto riguarda i prodotti alimentari di qualità. 80% dei consumatori in EU è disposto a spendere di più per avere un prodotto BIO Made in Italy. È quanto emerge dal quarto forum ITA.BIO, la piattaforma di dati e informazioni per l’internazionalizzazione del biologico Made in Italy curata da Nomisma e promossa da ICE Agenzia e FederBio.
- L’Italia è classificata come un paese ad alto reddito e per questo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) può essere supportata dal nostro Paese.
- Ciò che desta preoccupazione oggi è l’invasione di prodotti biologici da Paesi extracomunitari nell’Unione Europea, stimata in 2,8 milioni di tonnellate nel 2020 con incrementi che vanno dal +33% per il riso al 40% per l’olio di oliva, dal 40% per i limoni al 51% per le arance.
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