Sembra impossibile, ma ci sono paesi nel mondo in cui si può vivere con 300 euro al mese o poco più. Ad esempio nelle Filippine, in Cambogia o Thailandia, luoghi dove il costo della vita è decisamente inferiore a quello a cui siamo abituati. Qui con meno di 500 euro al mese ci si può permettere una vita tranquilla e senza pensieri. Ovviamente però bisogna essere disposti a viaggiare, partire e lasciare tutto per cominciare un nuovo capitolo.
Vivere con 300 euro al mese in Belize o Costa Rica
Tra le mete più ambite da coloro che decidono di trasferirsi per vivere una vita dignitosa con poco più di 300 euro al mese c’è il Belize, paese dell’America centrale confinante con il Messico e il Guatemala. Splendido paese dal clima tropicale, animato da paesaggi caraibici mozzafiato.
Qui un appartamento con vista mare può essere affittato con poco più di 200 euro, mentre il costo degli alimenti e degli altri beni essenziali alla persona è davvero irrisorio. Sebbene dal punto di vista economico non sia una nazione ricca, rientra comunque tra quei Paesi considerati paradisi fiscali, con una tassazione quasi inesistente. I non residenti, per lavorare in Belize devono obbligatoriamente avere un visto, in modo da svolgere l’attività lavorativa nel rispetto della legge. Ma da 45 anni in su, si può entrare in pensionamento. I cittadini italiani non necessitano di visto, basta un passaporto in corso di validità e denaro sufficiente per le spese di soggiorno.
Mare, caldo, spiagge con acqua cristallina sono tipici del Belize ma anche della Costa Rica. Questo è un altro paese in cui si riesce a vivere degnamente con poco più di 300 euro al mese. Basta evitare la capitale San José, le città principali e quelle turistiche. Con 200 euro si può affittare una casa accogliente sulla spiaggia e con meno di 4 euro mangiare al ristorante. Non a caso è considerato il paese più felice del mondo in molte delle classifiche mondiali dei paesi in cui si vive meglio. Qui i cittadini dell’Unione Europea per entrare hanno bisogno di un passaporto con validità di almeno sei mesi. Però non è facile trovare lavoro in Costa Rica, il modo più semplice per ottenere la residenza temporanea è entrare nel paese come affittuario o pensionato.
Filippine e Thailandia: paesi low- cost
Oltre al centro America, anche l’Asia offre diverse possibilità per trasferirsi e vivere bene con solo 300 euro al mese. Lo si può fare ad esempio trasferendosi in una delle isole filippine. Anche qui il clima è tropicale e i paesaggi sono animati da ben 36.000 km di coste e da splendide spiagge bianche.
Un paese turisticamente in sviluppo, con grandi opportunità d’investimento, tasse ridotte, agevolazioni per capitali stranieri e un costo della vita tra i più bassi al mondo.
In alcune zone ci sono problemi di sicurezza ma pare siano solo le isole dell’estremo sud, il resto del territorio è pacifico e tranquillo.
Con soli 100 euro si può affittare un appartamento nella provincia di Cebu, in città si arriva a spendere 300 euro circa mentre gli appartamenti sulla spiaggia costano tra i 400 e i 600 euro. Per una villa bastano invece 800 euro al mese. Per mangiare nelle Filippine un pasto in un fast food non supera i 2 euro, in un ristorante locale di livello medio si va dai 4 ai 7 euro e in un locale di alto livello, si può arrivare a spendere 20 euro a persona.
Anche la Thailandia è una meta ambita in cui si può vivere con poco. Con 300€ al mese, nelle zone più tranquille, adatte agli occidentali si riesce ad affittare una casa. Ma per un’abitazione lussuosa fronte mare qui 350 euro forse non bastano.
Gli affitti per un bilocale si aggirano sui 10 euro al mese nelle zone periferiche e sui 20 euro al mese nella zona di Chiang Mai. Come tutte le capitali, anche Bangkok è un po’ più cara. Si possono spendere dai 100 ai 500 euro, a seconda delle esigenze. Ma con 150-300 si può avere un monolocale più che dignitoso.
Per mangiare anche qui si spende poco. Un piccolo pasto per strada costa da 1-3 euro, un buon ristorante thailandese e arriva a costare dai 10-13 euro a persona.
Vivere in Cambogia con soli 300 euro al mese
Quello a cui si deve pensare quando si raggiunge queste località è l’assicurazione sanitaria. Conviene farne una con un premio annuale di almeno 250-1.000 euro, con le dovute differenze caso per caso. Ad esempio, in Thailandia se siete anziani pagherete di più, ma se invece vi trasferite per lavorare, probabilmente il vostro contratto includerà già l’assicurazione sanitaria.
Un paese da considerare per traferirsi è anche la Cambogia, che offre una qualità di vita pari alla Thailandia ma con un costo minore. Infatti con circa 300 euro al mese si riesce a vivere benissimo, anche se i prezzi si stanno alzando negli ultimi anni. Il costo medio di un pasto in un ristorante economico qui non supera i 6 euro. Anche nella capitale, Phnom Penh, si potrebbe vivere con solo € 300 al mese. Un appartamento con aria condizionata costa circa 150 euro al mese, un po’ più costoso rispetto a Bangkok, ma decisamente un costo affrontabile. Il Paese, che ha una storia affascinante e tanti posti per stare in vacanza, è supportato da una politica propositiva che mira allo sviluppo sociale ed economico del Paese. Il clima è favorevole tutto l’anno, il popolo cambogiano accogliente ed ha una tassazione leggera.
Ottenere la residenza in Cambogia è semplice. Si può rinnovare il visto ordinario in base esigenze per uno, tre, sei mesi o un anno senza limiti di volte.
Arcipelago Palawan: uno dei posti imperdibili della Thailandia
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Secondo l’indagine del Centro Studi di Itinerari Previdenziali del 2018 sono oltre 370.000 gli ex operai, impiegati o professionisti che si sono trasferiti all’estero. Tra le mete più ambite il Portogallo oltre Tunisia, Bulgaria e Thailandia.
- Dalla XV edizione del “Rapporto italiani nel mondo 2020” della Fondazione Migrantes è emerso che il flusso di italiani che lasciano il paese per andare a vivere e lavorare all’estero non si arresta. Nel 2019 hanno registrato la loro residenza fuori dei confini nazionali, per solo espatrio, 130.936 connazionali di cui il 55,3% sono maschi.
- Sempre stando al “Rapporto italiani nel mondo 2020” della Fondazione Migrantes il 40,9% degli espatriati ha tra i 18 e il 34 anni e il 23,9% ha tra i 35 e i 49 anni.
TI È PIACIUTO L’ARTICOLO? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA
Per altre curiosità e informazioni sugli abitanti continuate a seguirci su www.habitante.it