Cucina sostenibile: soluzioni di Green Design

Cucina sostenibile soluzioni di Green Design|Cucina sostenibile soluzioni di Green Design

Cucina sostenibile: soluzioni di Green Design. Con qualche piccolo accorgimento e uno sguardo più attento alla sostenibilità ambientale, qualsiasi cucina può diventare eco-friendly.

Idee arredo per una cucina sostenibile

Oggi è molto importante ottimizzare i consumi energetici e diminuire il numero di rifiuti. Pertanto, è necessario non dimenticare gli obiettivi sostenibili, non solo per quanto riguarda l’efficienza energetica, ma anche per l’arredamento. Infatti, tra i più grandi brand è di tendenza arredare un locale come la cucina in ottica sostenibile.

Cucina sostenibile soluzioni di Green Design
Cucina sostenibile soluzioni di Green Design – shutterstock foto di Anna Andersson Fotografi

Cucina sostenibile ed ecologica

La cucina ecologica, per essere definita tale, deve infatti rispettare alcuni criteri: consumo minimo di materie prime e di energia impiegate per la produzionericiclabilità dei materiali, impiego di legni provenienti da foreste certificate, utilizzo di vernici naturali e prive di elementi tossici, minima emissione di formaldeideelettrodomestici a basso consumo energetico.

Piani di lavoro naturali

Le superfici dei piani di lavoro devono essere resistenti agli urti e ai graffi, impermeabili e dalle ottime proprietà igieniche.  È bene che la composizione del materiale contenga un sistema di protezione batteriostatica grazie al rilascio controllato di ioni d’argento che impedisce la diffusione di batteri. Questa caratteristica garantisce un alto grado di sicurezza specialmente nella preparazione degli alimenti sulla superficie del materiale.

Una tra le nuove tendenze delle cucine ecosostenibili è quella di utilizzare i materiali composti da scarti di altre produzioni, solitamente assemblati grazie a speciali resine ecologiche. Oggi, grazie all’innovazione tecnologica, è possibile ottenere piani di lavoro in pietra a km 0, composti al 99% da scarti, e la scelta eco-friendly sta proprio nel riutilizzare quei listelli di pietra di risulta e assemblarli con una resina naturale atossica.

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Elettrodomestici di classe energetica medio-alta

Per rendere la cucina un luogo ecologico e senza sprechi, tutti gli elettrodomestici dovrebbero avere una classe energetica medio-alta, dalla A+ a salire. Ciò sia per ridurre l’impatto ambientale, sia per evitare alti costi in bolletta.

Tuttavia, il consiglio per ottimizzare il più possibile i consumi è quello di ricorrere a robot e sbattitori elettrici solo quando necessario, e preferire sempre le mani per impastare, tirare e mescolare!

Illuminazione sostenibile e fai-da-te

L’illuminazione è la parte più divertente nell’arredamento di una cucina sostenibile! Oltre a scegliere lampadine led a basso consumo, basta davvero un po’ di creatività per trovare delle soluzioni speciali. Un’ottima soluzione per risparmiare e per regalare un’estetica rinnovata alla cucina è quella di creare lampade riutilizzando vecchi oggetti, barattoli e bottiglie di vetro dalle forme diverse.

Uso e consumo d’acqua

In cucina si utilizza una grande quantità di acqua. Pertanto, è bene porre attenzione al suo uso, riducendone il consumo. Ad esempio, al posto di lavare i piatti a mano tenendo il rubinetto aperto, è consigliabile ricorrere all’uso di una bacinella. Inoltre, è necessario stare attenti anche ai piccoli dettagli come un rubinetto che gocciola. Questo è motivo di grande spreco! Infatti, può arrivare a sprecare oltre 5 litri di acqua al giorno.

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Il database del sito web del Sustainable Furnishings Council (FSC) contiene la lista dei produttori di mobili impegnati nelle pratiche di mobili ecologici. I mobili quindi per essere sostenibili devono essere stati creati con materiali riciclati o legno certificato, contenere livelli bassissimi di VOC e durare nel tempo. Inoltre, le imprese comprese i fornitori e i materiali devono essere certificati, ad esempio, con sistemi ISO.
  • In Italia sprechiamo 104.000 litri di acqua al secondo. Basta fare un rapido calcolo per scoprire che si tratta di ben 9 miliardi di litri al giorno! Lo spreco di acqua potabile è pari al 42% dell’acqua che scorre lungo i 500.000 km di rete di acquedotti.

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