Come risparmiare sulla bolletta luce della seconda casa?

Risparmiare sulla bolletta luce consigli e suggerimenti|Luce elettrica

Imparare a risparmiare sulla bolletta luce della seconda casa è fondamentale, in quanto le tariffe di una seconda utenza possono risultare più alte rispetto a quelle della prima. Ecco allora alcuni consigli utili per alleggerire la spesa.

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Perché risparmiare sulla bolletta luce della seconda casa

Avere la possibilità di godere di una casa al mare o in montagna per le vacanze è sicuramente un vantaggio. Come è ovvio però, avere una seconda casa implica dei costi di manutenzioni e dei costi fissi legati alle utenze, a cominciare dalla bolletta della luce.

Oggi, a parità di consumi elettrici, i costi della bolletta di una casa secondaria sono più alti rispetto a quelli dell’abitazione principale.

La questione è legata alla riforma dell’Arera che, con una delibera del 2015, ha introdotto alcune novità. Tra queste ci sono le nuove tariffe per l’energia elettrica che hanno portato alla differenziazione dei costi tra la prima e la seconda casa. Una riforma voluta affinché le famiglie pagassero un corrispettivo realmente commisurato al servizio che realmente utilizzano e più aderente ai costi effettivi.

La riforma delle tariffe di rete ha interessato sia le utenze domestiche residenti che quelle non residenti. Iniziata il 1° gennaio 2016, la riforma è arrivata gradualmente a regime negli anni scorsi.

Eliminate le vecchie tariffe è stata così introdotta una nuova tariffa detta TD, che si applica a tutti i clienti domestici. Essa ha eliminato la distinzione tra i residenti e non, e ha abolito i vecchi scaglioni di consumo.

Scelte sostenibili per risparmiare sulla bolletta luce

Essendo in vigore il mercato libero, per cominciare a risparmiare sulla bolletta luce della seconda casa si può iniziare scegliendo tra le tante offerte luce. Si può scegliere una tariffa monoraria o bioraria, a seconda delle esigenze della famiglia. Per risparmiare sulla luce, può anche essere sensato valutare una riduzione di potenza del contatore, rispetto all’uso che si fa dell’energia elettrica nella seconda casa.

Il consumo energetico e di conseguenza il risparmio in bolletta passano attraverso scelte sostenibili e ben calibrate. Ecco quindi che per ridurre i costi in bolletta luce conviene, acquistare elettrodomestici a basso consumo in classi energetiche da A ad A+++, utilizzare lampadine LED e valutare la possibilità di installare impianti fotovoltaici e pannelli solari termici per il riscaldamento dell’acqua. Non meno importanti sono gli interventi sulla manutenzione della casa, specie i lavori di coibentazione, per isolare al meglio l’abitazione, riducendo la dispersione termica e i consumi elettrici per il riscaldamento. 

Per non pagare due volte la stessa utenza, attenzione anche al canone Rai. Dal 2016 il costo è integrato nella bolletta della luce, ma deve essere pagato solo una volta per la prima casa dove si ha la residenza.

Risparmiare sulla bolletta luce elettrica
Come risparmiare sulla bolletta luce della seconda casa – Shutterstock Di SpeedKingz

Ridurre i kilowatt per risparmiare in bolletta

Con la riforma e il passaggio alla tariffa TD, sono aumentati i costi legati alle quote fisse, ma si sono ridotti progressivamente in base ai consumi. Una delle novità introdotte dalla riforma è legata ai contatori dell’energia elettrica. Essi prima erano normalmente dotati di un meccanismo che interrompeva momentaneamente la fornitura quando si superava il limite di prelievo previsto nel contratto di fornitura, in genere di 3kw. Dal 2017, anno di entrate in vigore delle nuove regole, gli utenti possono selezionare il valore della potenza più adatta alle proprie esigenze, scegliendo un più ampio livello di potenza. 

Questa variazione, per i clienti domestici fino alla fine del 2023 avrà un costo ridotto. È stato infatti eliminato il contributo fisso amministrativo e ridotto di circa il 20% il contributo previsto per ogni kW di potenza aggiuntiva. In più è stato introdotto una sorta di diritto di ripensamento. Il contributo in euro/kW non sarà dovuto se l’aumento di potenza sia successivo a una precedente riduzione effettuata sullo stesso contatore in questi 2 anni. Oppure verrà restituito se il cliente deciderà di rinunciare alla potenza aggiuntiva precedentemente richiesta.

Le variazioni contrattuali sono state introdotti per garantire agli utenti la possibilità di migliorare il proprio comfort e la propria efficienza energetica. Installando nuovi apparecchi elettrici e riducendo il numero di occasioni in cui “scatta” il contatore. Inoltre rappresentano un’opportunità anche per chi vuole risparmiare in bolletta specie se non si utilizza a pieno la potenza che è stata contrattualmente impegnata.

Conoscere il consumo di un’abitazione per imparare a risparmiare

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • L’ISTAT riporta nella sezione “Energia – Consumo per uso domestico”, sia le medie provinciali che quelle nazionali dei consumi energetici a partire dall’anno 2000 fino al 2012. Dai dati raccolti emerge che la media di consumo pro capite sul periodo 2000-2012 ha un valore di 1.185 kWh.
  • Il report Gli immobili in Italia, pubblicato dall’Agenzia delle Entrate con i dati del 2019 evidenzia che in Italia ci sono 5 milioni e 556 mila seconde case. Valore che corrisponde al 17,2% del totale delle abitazioni.

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