L’eccessivo consumo d’acqua è un problema globale. Un primo passo per invertire la tendenza è quello di imparare a risparmiare acqua in casa, quando si svolgono le azioni quotidiane in cucina, in bagno o in giardino. Tre ambiti nei quali siamo abituati ad usarla senza preoccuparci del fatto che questa risorsa, per quanto rinnovabile non è inesauribile. Ecco quali accorgimenti possiamo attuare per utilizzare l’acqua in modo più consapevole e rispettoso.
5 Consigli per risparmiare acqua: vivere in modo sostenibile
Perché risparmiare acqua in casa
L’acqua è una risorsa rinnovabile, che può rigenerarsi ad una velocità superiore rispetto a quella del consumo da parte degli esseri umani. Ad oggi però la disponibilità di acqua dolce, utile per la sopravvivenza del pianeta, tende a diminuire ogni anno. Secondo il Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche, oltre la metà della popolazione terrestre, risiede in territori con elevata scarsità idrica per almeno un mese l’anno.
Parallelamente negli ultimi 100 anni l’utilizzo di acqua nel mondo è aumentato di ben sei volte e continua a crescere costantemente, a un tasso annuo dell’1% circa.
Il quadro globale evidenzia quindi che stiamo prelevando più acqua di quella naturalmente rigenerata, stiamo consumando le riserve e rischiamo di andare verso il deficit idrico.
Ma se la prima causa della crisi idrica è che la domanda di risorse è maggiore della quantità disponibile, la seconda ragione è da ricercarsi nei cambiamenti climatici in atto, che rendono l’acqua sempre più scarsa.
Una scelta di vita sostenibile, si conferma perciò la via più auspicabile, per provare ad invertire la tendenza. Cominciando ad esempio dal risparmiare acqua in casa.
Perché anche se le indagini di settore rilevano che la maggior parte delle riserve d’acqua sono usate nell’industria e nell’agricoltura (ben il 70% dell’acqua consumata è usata in agricoltura per produrre il cibo), imparare a ridurre i consumi diretti di acqua in cucina, in bagno o in giardino è il modo più semplice attraverso il quale ciascuno può contribuire facendo la sua parte.
Consigli per ridurre i consumi di acqua in bagno
Si calcola che in media ogni italiano consuma quotidianamente 245 litri di acqua. Il 39% di quest’acqua viene usata in doccia o vasca e il 20% per i sanitari. Cominciare a ridurre i consumi di acqua in bagno è quindi un ottimo inizio. A partire dal tenere aperto il rubinetto solo se necessario e chiuderlo mentre ci si lava i denti o ci si fa la barba. Per risciacquare la bocca si potrà usare un bicchiere d’acqua e per pulire il rasoio basterà riempire il lavandino di acqua e lì risciacquarlo.
Tra la doccia e la vasca meglio scegliere la prima e risparmiare così fino a 100 litri d’acqua ogni volta. Ma la doccia dovrebbe essere breve e non ad alte temperature. Anche qui il rubinetto non deve essere aperto quando ci si insapona. In media durante la doccia si consumano dai 6 ai 10 litri di acqua al minuto.
Per il risparmio idrico, è importante controllare periodicamente le eventuali perdite dai rubinetti e dal wc. Considerando che una perdita di 90 gocce al minuto spreca in un anno 4.000 litri di acqua, ridurre il rischio è un notevole risparmio. Oggi il mondo bagno prevede molti dispositivi di qualità riconoscibili da certificazioni come l’European Water Label.
Per ridurre il flusso d’acqua dai rubinetti e dalla doccia ad esempio si può installare un frangi getto. Riduce il flusso miscelando aria ed acqua e si calcola che faccia risparmiare fino a 30.000 litri all’anno.
Anche lo scarico del wc consuma molto, quindi meglio sostituire i vecchi sciacquoni con quelli a basso flusso o a flusso differenziato, che fanno risparmiare dai 20.000 a 26.000 litri l’anno. Il wc meglio sceglierlo senza brida e con smalto antibatterico. Caratteristiche che facilita la pulizia e riduce l’uso di acqua e detergenti.
Come risparmiare acqua in cucina e nelle attività quotidiane
Sebbene il bagno sia la stanza dove si consuma la maggior parte dell’acqua per uso domestico, anche in cucina è bene svolgere determinate attività con parsimonia.
Ad esempio l’abitudine di lasciare sotto l’acqua corrente gli alimenti da scongelare, fa consumare sei litri al minuto. Meglio farlo all’aria o in una bacinella. Anche per il lavaggio di frutta e verdura, conviene usare un contenitore e ricorrere all’acqua corrente solo per il risciacquo. In più la stessa acqua può essere usata per lavare le verdure o annaffiare le piante. Riciclare l’acqua per più usi è una scelta sostenibile ed economica. L’acqua usata per cuocere la pasta ad esempio è ottima per lavare i piatti, perché essendo ricca di amidi è sgrassante.
Se si lavano i piatti a mano, meglio evitare l’acqua corrente. Raccoglierla nel lavello porta un notevole risparmio ogni anno.
Se invece si è soliti usare lavastoviglie meglio farlo a pieno carico, durante le ore serali, nei giorni festivi, a basse temperature impostando un lavaggio rapido. Così facendo si risparmia acqua ed energia e questo vale anche per i lavaggi della lavatrice.
Gli elettrodomestici devono essere in Classe A++. I nuovi modelli di lavastoviglie e lavatrice permettono di risparmiare elettricità e consumo d’acqua.
Anche il giardino e l’orto sono due contesti in cui si usa molta acqua, pertanto conviene imparare ad usarla in modo intelligente. Ad esempio innaffiando la sera, quando l’acqua evapora più lentamente. O raccogliere l’acqua piovana e sfruttarla per lavare l’auto o per innaffiare il giardino.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, Ipsos in collaborazione con Finish ha condotto un’indagine per comprendere la sensibilità degli italiani nei confronti dello spreco di acqua. Il 70% degli intervistati ritiene che il problema della scarsità dell’acqua sia legato alla stagionalità e interessi solo specifiche aree del Paese. Solo il 12% degli italiani si è definito preoccupato dalle problematiche legate all’acqua nel presente. I maggiori timori sono legati invece alla presenza di plastica nei mari e negli oceani, all’inquinamento dell’aria e alla gestione dei rifiuti.
- Dalla ricerca realizzata da Ipsos emerge una diversa consapevolezza sulle tematiche ambientali tra giovani e adulti e un minor attivismo nella quotidianità. Sono il 66% i giovani che dichiarano di provare a ridurre lo spreco d’acqua contro il 77% degli adulti. Il 68% dei giovani dice di chiudere il rubinetto quando non lo utilizza. Mentre il 51% dei giovani sa cha va utilizzata la lavastoviglie a pieno carico contro il 44% degli adulti.
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