Una domanda che tutti noi dovremmo porci ogni giorno è “Cosa possiamo fare per ridurre l’impatto ambientale che le nostre azioni hanno sul pianeta?“. Una delle risposte plausibili potrebbe essere: modificare tutte le azioni che svolgiamo quotidianamente al fine di renderle più sostenibili. Oggi focalizziamo la nostra attenzione sulla nostra abitazione, ovvero come arrivare ad avere una casa ecologica.
Casa ecologica: ecco come e dove costruirla
Quando si parla di casa ecologica si intende un’abitazione composta da materiali e sistemi energetici che riducono al massimo l’impatto sull’ambiente. Materiali naturali, riciclati o riciclabili, consumi ridotti, impianti che garantiscono una buona autosufficienza delle risorse ed emissioni azzerate, tutto questo è quello che si trova alla base del concetto di casa ecosostenibile. Vediamo nel dettaglio dove costruire un’abitazione di questo genere e quali sono i requisiti che questa deve possedere.
Dove costruire una casa ecologica
La prima cosa fare quando si decide di costruire una casa ecologica è scegliere la posizione migliore. Si consiglia di optare per un’area che abbia un’esposizione a sud, questa garantisce luminosità e calore anche in inverno. Altra cosa importante è scegliere un posto che disponga nelle immediate vicinanze di spazi verdi e servizi (supermercati, farmacie ma anche scuole e fermate dei mezzi pubblici). Questi ultimi vi consentiranno di spostarvi comodamente a piedi e non vi costringerà a usare sempre l’automobile.
Come costruire una casa ecosostenibile
Per godere di un ambiente confortevole e dai consumi ridotti è indispensabile pensare alla coibentazione della propria casa. Prevedere un cappotto termico significa disporre di un isolamento termoacustico che oltre a evitare la dispersione del calore e far risparmiare in bolletta, aumenta notevolmente il valore dell’immobile. Altro elemento che evita il rapido raffreddamento della casa in inverno ed un altrettanto veloce riscaldamento in estate sono gli infissi. Oggi il mercato offre serramenti in grado di isolare in maniera impeccabile ogni stanza evitando quindi gli spifferi, causa di un aumento del consumo energetico.
I materiali da preferire per la propria casa green sono sicuramente quelli naturali, primo tra tutti il legno. In questo caso si dovrà prediligere una materia prima certificata FSC o PEFC, di qualità e prodotta da aziende qualificate. Si consiglia poi di usare solo vernici ecologiche per tinteggiare le pareti della propria casa green. Si tratta di pitture a basso impatto ambientale realizzate con soli ingredienti naturali e sicure privi di sostanze volatili, inquinanti e pericolose per la salute.
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L’efficienza energetica di una casa ecologica
Altro elemento indiscusso, che si ricollega al discorso dei consumi, riguarda il mondo degli elettrodomestici. Lavatrice, asciugatrice, lavastoviglie, forno e altro devono essere scelti valutandone la classe energetica. Da preferire le classi A+, A++ o superiori, ciò consentirà di limitare quanto più possibile i consumi di energia relativi a quelle attività che svolgiamo quotidianamente, come cucinare o fare il bucato. I benefici saranno un ingente risparmio in bolletta e un impatto ambientale davvero basso.
In una casa ecologica non possono mai mancare impianti che utilizzano fonti di energia rinnovabili. Oggi sono presenti sul mercato molte soluzioni, dall’impianto solare termico a quello geotermico, dai pannelli fotovoltaici alle pompe di calore. Si tratta di impianti ad elevata efficienza energetica le cui emissioni sono trascurabili se paragonate a quelle dei sistemi che impiegano i combustibili fossili.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Secondo un’indagine condotta da Pro Carton, associazione europea dei produttori di carta e cartone, il 94% dei giovani italiani si definisce green. Questi si descrivono come attenti alle tematiche ambientali e intenti ad attuare comportamenti volti a costruire un futuro sostenibile. Il 51% ritiene che i genitori non si impegnano abbastanza nelle pratiche di sostenibilità.
- I dati forniti da Legambiente ci dicono che in Italia spendiamo in media tra i 1.500 e i 2mila euro all’anno per riscaldare o rinfrescare le nostre abitazioni.
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