Le iniziative sostenibili nel mondo: i progetti green e high-tech per le città del futuro

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Tra le iniziative sostenibili nel mondo ci sono i progetti green e high-tech per le città del futuro. La pandemia ha inevitabilmente portato a ripensare, mai come prima, al concetto di città. Infatti, stiamo assistendo ad un’accelerazione di una serie di progetti che puntano a creare le città del futuro.

I progetti green e high-tech per le città del futuro

Dall’Arabia Saudita al Giappone, dagli Stati Uniti a Singapore, stanno emergendo visioni di centri urbani basati su sostenibilità e innovazione tecnologica. Nonostante non si siano ancora concretizzati, questi laboratori di innovazione ci proiettano verso la nuova progettualità dei futuri centri urbani. Ecco alcuni progetti internazionali di città del futuro.

i progetti green e high-tech per le città del futuro
i progetti green e high-tech per le città del futuro – shutterstock foto di jamesteohart

Città del futuro nel mondo

Nel mondo stanno emergendo progetti di città del futuro particolarmente suggestivi, in grado di cambiare lo stato attuale delle cose. Per ora sono soltanto idee, che grazie a diversi rendering realizzati ad hoc dai professionisti del settore, sono divulgate dai media ancora in maniera ipotetica. Ecco alcuni esempi.

Neom, la città hi-tech in Arabia Saudita

L’Arabia Saudita sta cercando da tempo di ridurre la propria dipendenza dal petrolio e cerca nuove strade: una si chiama Neom e punta ad essere la prima città al mondo completamente high tech, oltre che la più vasta. La sua estensione dovrebbe essere all’incirca pari a quello del Belgio. Sorgerà infatti su un’area di 26.500 chilometri quadrati nel nord-ovest dell’Arabia Saudita, nella provincia di Tabuk, tra il Mar Rosso e il Golfo di Aqaba. Luoghi pressocché desertici, dai panorami mozzafiato e scarsamente abitati, che ora aspirano a popolarsi di nuove tecnologie. E scenari che potrebbero essere anche i luoghi adatti per l’industria cinematografica.

Le iniziative sostenibili nel mondo: NEOM, la città intelligente

Woven City, la città del futuro di Toyota

Al CES 2020 la casa automobilistica Toyota ha rivelato i piani per costruire la città del futuro alla base del monte Fuji. Woven City, si estenderà su una superficie di 70 ettari e presenterà un “ecosistema completamente connesso alimentato da celle a idrogeno”. La città è anche considerata come un “laboratorio vivente” in cui i ricercatori vivranno e lavoreranno su progetti come guida autonomarobotica, mobilità personale, case intelligenti e intelligenza artificiale. La città sarà ecologica infatti, gli edifici saranno costruiti principalmente in legno per ridurre al minimo le emissioni di anidride carbonica. Inoltre, saranno dotati di pannelli solari per generare elettricità e contribuire a integrare la produzione di idrogeno.

LVRSustainable, una comunità consapevole per un consumo sostenibile: intervista a Maria Fernanda Hernandez

Telosa, il sogno della metropoli eco-sostenibile nel deserto

“Telosa” è la smart city sostenibile di Marc Lore, ex CEO della catena di supermercati Walmart, che si è prefissato di costruire un nuovo centro urbano nel deserto americano. La città, chiamata così da “telos”, termine greco per descrivere uno scopo superiore, dovrebbe estendersi per circa 106 km quadrati ed ospitare 5 milioni di persone. Green e high-tech perché caratterizzata da un’architettura ecologica, una produzione di energia sostenibile e un sistema idrico in grado di sfruttare al massimo le esigue risorse del territorio. Oltre a un design urbano innovativo, il progetto promette anche un “nuovo modello per la società”. Vuole trasformare i residenti in smart people in grado di “partecipare al processo decisionale” e garantire la proprietà condivisa della terra.

Telosa: la città più sostenibile del mondo

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Secondo il “Quindicesimo rapporto di Euromobility sulla mobilità sostenibile nelle principali 50 città italiane” Firenze è la prima per mobilità sostenibile in Italia, seguita da Milano, Torino, Parma e Bologna. Roma è soltanto al quindicesimo posto.
  • Secondo i dati di Legambiente, in Italia, il contributo delle fonti pulite rispetto ai consumi elettrici è passato dal 15 al 36% e in quelli complessivi dal 7 al 19%. La crescita maggiore è avvenuta nel solare fotovoltaico e nell’eolico, che nel 2019 hanno soddisfatto rispettivamente il 7,6% e il 6,2% dei consumi elettrici nazionali.

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