Tra le iniziative sostenibili nel mondo sempre più spesso si sente parlare di auto del futuro e mobilità aerea urbana. Da sempre inventori e ingegneri hanno provato a creare marchingegni in grado di librarsi in aria imitando il volo degli uccelli. Tuttavia, quello di una mobilità aerea individuale è per ora un sogno che presto potrebbe diventare realtà.
Mobilità aerea urbana
Il settore della mobilità e in particolare l’industria automotive stanno subendo una radicale trasformazione. Inoltre, concetti come le zero emissioni e la guida autonoma stanno gradualmente diventando realtà, sia nei contesti urbani che nelle aree extraurbane, creando possibilità inaspettate. Non in molto la mobilità del futuro avrà un ruolo completamente diverso. Infatti, sarà in grado di apportare svariati vantaggi nella vita quotidiana di tutte le persone.
Il film di fantascienza Blade Runner, del 1982, diretto da Ridley Scott, immaginava il 2019 costellato di auto volanti. Ad oggi, però, di auto che volano non c’è neppure l’ombra. Tuttavia, i prototipi e i progetti attualmente esistenti sono svariati.
“Automobili e aeroplani si combineranno. Potete sorriderne, ma avverrà” – Henry Ford 1940
Automobili volanti – a che punto siamo
Oggi sono molte le aziende che hanno progettato e realizzato, sperimentando soluzioni estremamente variegate, veicoli futuristici in grado di girare su strada e allo stesso tempo volare.
Dalle vetture dotate di ali, come la AirCar di Klein Vision, decollata il 28 giugno 2021 dalla città di Nitra e atterrata a Bratislava dopo circa 35 minuti, a mezzi a tre ruote ispirati al mondo degli elicotteri, come la Pal-V Liberty, che ha ricevuto nel 2020 il permesso di circolazione all’interno dell’Unione Europea.
“AirCar non è più solo un concetto. Ha trasformato la fantascienza in realtà” – Anton Zajac
Inoltre, si possono aggiungere alla lista anche il Transition, realizzato da Terrafugia, che ha ricevuto la certificazione di volo negli Stati Uniti, e la TF-X dotata di due eliche, capace di atterrare e decollare verticalmente. Aspetto fondamentale, questo, per essere utilizzata in città, senza aver bisogno di una pista per il decollo e l’atterraggio. Anche l’AeroMobil ispirata nelle forme al mitico cavallo alato Pegaso, che è più un jet privato, è a decollo verticale e la sua uscita è attesa per il 2023.
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Mobilità e auto del futuro
La rivoluzione nel settore automobilistico è lenta. Sicuramente nel 2030 non ci saranno ancora macchine personali con le quali andarsene in giro volando. Invece, la mobilità urbana sarà sostenibile. Le saranno sempre più connesse e tecnologiche, a guida autonoma e alimentate con energia da fonti rinnovabili. Le auto saranno sempre più sicure e affidabili, più funzionali alle esigenze dei consumatori. Inoltre, le Case automobilistiche saranno molto più attente all’ approccio e al modo di intendere la Mobilità.
Non a caso, secondo un recente studio di Goldman Sachs dal 2025 si assisterà ad una decisa accelerata verso la trasformazione del comparto auto. Infatti, si stima che nel 2030 più del 25% delle auto in circolazione avrà motori elettrici. In più, tra le più peculiari innovazioni il protocollo tecnologico consentirà ai veicoli di mettersi in comunicazione tra di loro, scambiandosi informazioni sullo stato delle strade, su eventuali pericoli od ostacoli e sulle condizioni del traffico.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- È stato necessario attendere il 1903 prima di vedere in azione il primo “aereo”, quello dei fratelli Wright. Tuttavia, in pochi decenni, si è passati da velivoli in legno e tela a mezzi in grado di infrangere il muro del suonoe perfino spingersi nello spazio.
- Gli inglesi saranno i primi ad assistere ad una vera e propria rivoluzione che si gioca nei cieli. Infatti, saranno i primi al mondo ad avere l’aeroporto pop up per i veicoli robot volanti: auto, taxi e droni per la consegna delle merci, elettrici e a guida autonoma. Air-One che sarà realizzato entro il 2021 è compatto, senza pista, con una piattaforma che permette il decollo verticale dei veicoli (eVtol) come per gli elicotteri, ma più piccolo del 60% rispetto ad un tradizionale eliporto. È a zero emissioni e può essere installato nelle città per consentire ai taxi robot elettrici e ai droni di atterrare e ricaricare le batterie in una decina di minuti. Il progetto beneficia di una sovvenzione governativa di 1,2 milioni di sterline pari a 1,4 milioni di euro.
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