Villette, appartamenti condominiali, case indipendenti: sono diverse le soluzioni abitative tra cui è possibile scegliere di andare a vivere. Non esiste una soluzione migliore di un’altra: tutto dipende dalle proprie esigenze, possibilità e dai propri gusti personali. Vivere in una casa indipendente o in un condominio: scopriamo i pro e i contro di queste due diverse soluzioni abitative.
I pro del vivere in una casa indipendente
Vivere in una casa indipendente, come una villetta, è senza dubbio una scelta abitativa che entusiasma. Scegliere di vivere in una casa singola vuol dire amare l’indipendenza e godere della tranquillità che questa soluzione abitativa è in grado di offrire.
Tale tipologia di abitazione ha diversi vantaggi. Primo tra tutti la privacy. Questo vuole dire ingressi privati e vicini non invadenti. Inoltre, gli spazi di una casa indipendente sono senza dubbio più ampi, in modo particolare se si tratta di villette con annesso giardino esterno, cortile o garage privato. Vivere in una casa indipendente vuol dire massima libertà nella personalizzazione dell’immobile, nessuna spesa condominiale e possibilità di parcheggio.
E i contro?
Non solo vantaggi: decidere di andare a vivere in una casa indipendente può portare piccoli svantaggi come per esempio un costo d’acquisto più elevato rispetto a un appartamento e la totale responsabilità di manutenzione dell’abitazione. Vivere in una casa indipendente comporta maggiori costi di gestione.
L’indipendenza di una villetta o di una casa singola offre indubbiamente una certa privacy: questo è un vantaggio che può diventare uno svantaggio se si trasforma in vero e proprio isolamento. Infatti un contro da non sottovalutare nel vivere in una casa indipendente è quello legato ad una minor sicurezza in modo particolare se non ci sono altre case nelle vicinanze.
I vantaggi del vivere in un appartamento condominiale
Vivere in un appartamento vuol dire avere delle spese di acquisto e gestione ridotte: i costi di manutenzione vengono suddivisi tra tutti i condomini e saranno quindi meno elevati rispetto a quelli che si dovrebbero sostenere per un’abitazione indipendente.
Vivere in condominio offre anche la possibilità di usufruire di servizi comuni come la pulizia degli spazi comuni (per esempio le scale), il portierato che controlla gli ingressi e le uscite, un parcheggio più o meno spazioso, talvolta anche un giardino. I condomini possono anche offrire servizi come i sistemi di sorveglianza centralizzati, il riscaldamento centralizzato e tanto altro.
Se si ha la fortuna di avere dei buoni vicini, i condomini possono diventare un po’ una seconda famiglia.
E i contro?
I contro del vivere in un appartamento sono sicuramente la mancanza di privacy (o comunque una privacy limitata), spazi un po’ più ristretti rispetto ad una casa indipendente e una limitata libertà di personalizzazione nella parte esterna dell’edificio e nell’effettuare dei lavori interni alla casa se questi non rispettano i limiti imposti dal regolamento condominiale.
Esistono anche ulteriori svantaggi connessi alla posizione dell’appartamento: un locale al primo piano o al piano terra sarà poco luminoso, il clima sarà più freddo il contatto con lo smog sarà maggiore.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- In Italia ci sono 74,3 milioni di immobili, ma solo 64,5 milioni producono rendite catastali.
- Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio sulla Casa nel 2019, il 37% degli abitanti italiani possiede una casa singola, il 63% vive in appartamento. Tra questi l’81% risulta proprietario dell’immobile, il 52% ha contratto un mutuo e il 61% ha un’assicurazione sulla casa.
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