Tessuti di origine vegetale: un potenziale da conoscere

tessuti naturali

I materiali che compongono le stoffe sono cambiati molto nell’ultimo periodo, soprattutto per una crescente attenzione nei confronti dell’ambiente. Ecco quindi cosa sapere sui tessuti di origine vegetale.

I tessuti di tendenza per la primavera-estate 2022

Alla scoperta dei tessuti di origine vegetale

Ci sono moltissimi tessuti che provengono dalle fibre naturali che sono già ampiamente utilizzate. Al primo posto sicuramente si trova il cotone – usato sia per gli abiti che per l’arredamento – seguito dal lino. Ci sono però tante piante e frutti – dai quali si può ricavare la materia prima necessaria a creare un tessuto che sfrutta tali fibre organiche.

Tessuti realizzati dalla frutta

Molto spesso mangiamo solo una minima parte della pianta e diverse filiere si trovano spesso nella necessità di dover smaltire bucce o altre parti vegetali. Invece, secondo i principi dell’economia circolare per evitare gli sprechi, diverse realtà si sono impegnate per individuare usi alternativi dei rifiuti naturali. Tra questi troviamo alcune applicazioni che riguardano proprio i tessuti.

Pelle vegetale

La “classica” è sì di origine naturale ma animale. Perciò ultimamente si sono diffuse quelle ottenute da materie prime vegane. Per ridurre gli sprechi, la base di partenza è costituita dalla cellulosa ottenuta da una serie di fibre vegetali provenienti da scarti di raccolte o produzioni. Le materie prime utilizzate sono le più disparate: bucce, foglie, funghi e fondi del caffè.

L’elenco è ancora lungo ma tra tutti spicca il fico d’India che è una delle piante cactacee più diffuse nella nostra penisola. Dalla lavorazione si riesce a trarre una eco-pelle particolarmente morbida e traspirante che può sostituire quella animale per realizzare elementi di arredo come i rivestimenti di poltrone o per le sedie.

Il potenziale dei nuovi tessuti

I tessuti che hanno origine vegetale sono spesso a ridotto impatto ambientale poiché non necessitano di pesticidi o concimi e richiedono meno acqua di altre coltivazioni. Spesso sono piante che possono assorbire, durante l’accrescimento, un’altissima quantità di anidride carbonica ed emettere più ossigeno rispetto alla media delle altre specie vegetali.

Negli ultimi anni le fibre sempre più fibre sono utilizzate per realizzare abiti, capi di abbigliamento intimo, tessuti per arredamento e accessori per la casa che siano resistenti, leggeri e traspiranti come coprimaterassi, federe e cuscini.

Tessuti per l’arredo: cuscini di velluto per la casa

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Vale lo 0,88% del Pil lo spreco alimentare in Italia: la stima è di oltre 15 miliardi €, per l’esattezza 15.034.347.348 € che sono la somma dello spreco alimentare di filiera (produzione – distribuzione). Sono oltre 3 miliardi € (3.176.032.413 €), ovvero il 21,1% del totale della produzione.

TI È PIACIUTO L’ARTICOLO? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA

Per altre curiosità e informazioni sugli abitanti continuate a seguirci su www.habitante.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts