Progettare l’arredo per negozi di abbigliamento non è solo una questione di interior design ma anche di marketing.
Oggi i brand, dal più grande al più piccolo, hanno sempre una loro immagine da rispettare. Ed è proprio in base ad essa che un progettista definisce lo stile dello store. Ma le mode cambiano in questo campo così come nel settore arredo casa e dettano una linea. Vediamo quindi cosa fa tenenza oggi.
Come scegliere l’arredo per negozi di abbigliamento
Qualunque sia la categoria merceologica che si vende, arredare un negozio non è solo questione di gusti personali, ma vera e propria strategia di marketing. Niente dev’essere lasciato al caso.
Oggi sempre più spesso, si sente parlare di concept store. Ossia punti vendita che propongono agli utenti un’esperienza di shopping multisensoriale e coinvolgente, concepiti con una forte identità distintiva che si riflette nell’arredamento, nelle luci, nell’esposizione dei prodotti oltre che nell’abbigliamento. Uno stile che deve essere ben riconoscibile dal cliente.
Il primo step è quindi quello di considerare il tipo di prodotto venduto. Abiti da sposa, jeans, mono marca, abiti vintage, abiti griffati, la lista è lunga e varia. Successivamente si definisce il target a cui ci si rivolge: donne, adolescenti, bambini, uomini, ecc…
Da qui si passa ad individuare lo stile, che sarà in gran parte scelto in linea con il tipo di abbigliamento: classico, minimale, industriale, ecc.
Questo ci aiuta quindi a comprendere il tipo di mobili, banchi, pannelli, appendi abiti da inserire, ovviamente funzione della planimetria dello store. La loro disposizione avviene in sintonia con i complementi d’arredo: lampade, lampadari, specchi ma anche sedute come pouf, panche o poltrone.
Il colore è come sempre uno degli aspetti più importanti da considerare, anche questo in funzione dello spazio. Negli spazi grandi c’è più libertà di scelta, in quelli piccoli sarebbero invece da evitare i colori scuri o almeno da scegliere con attenzione.
Tendenze 2022: idee d’arredo per un negozio di abbigliamento -Shuttestock di fiphoto
Quattro stili intramontabili per negozi di abbigliamento
Nella nomenclatura di un negozio di abbigliamento sono molti gli elementi che si devono considerare. Pavimenti e superfici, che devono rispondere allo stile scelto, così come bancone, cassa e camerini. Fondamentali gli espositori, che possono essere sia dei semplici tavoli che delle scaffalature. Le pareti dovrebbero essere sfruttate al massimo proprio grazie agli scaffali o alle mensole, lasciando così più spazio libero per muoversi. In più non devono mai mancare le sedute comode per chi accompagna a fare shopping.
Classico, minimale industriale o nordico. Come nella casa questi stili sono ancora oggi il punto di forza per quello che riguarda l’arredo dei negozi abbigliamento.
Uno stile classico adatto non solo ad un target adulto, deve saper proporre un lusso sobrio, che strizza l’occhio allo sfarzo, ma mantiene un’ identità smart. Parliamo di lusso discreto, con tocchi oro o argento e marmi a pavimento. Da abbinare a pareti con cromie forti e intervallate da boiserie in legno così come i banchi e gli scaffali. Per i complementi d’arredo in stile classico si richiedono elementi dal sapore antico, Ma se l’ambiente è giovanile, si può optare per mobili bianchi laccati, pareti luminose e toni neutri.
Il minimal con i suoi arredi in acciaio satinato o verniciato dalle linee pulite, è un evergreen dell’arredamento. Le pareti sono di solito bianche, grigie o neutre in tonalità fredde. Stesso discorso anche per i pavimenti, per i quali si predilige la resina.
Adatto ad un target molto giovane è lo stile industriale che consente di sbizzarrirsi con complementi di ispirazione vintage e strutture di recupero da trasformare in elementi di arredo. Lo stile nordico è adatto sia ad un negozio per bambini, che ad uno store rivolto ad pubblico maturo e attento alle questioni ambientali. Che cerca capi ed accessori realizzati in maniera eco sostenibile. Un luogo dove i colori dominanti sono i toni pastello, i mobili in legno decapato, le lampade e sedute in stile nordico comode e funzionali.
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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Secondo l’analisi dei dati Istat sulle vendite al dettaglio rilasciata a dicembre 2021 emerge che per la prima volta dal 2016 il commercio on line registra un segno meno. La flessione rispetto all’ottobre del 2020 è del 3,7%.
- La stessa indagine Istat del 2021 rivela che nel complesso gli acquisti nei piccoli negozi sono saliti del 5,8%, quelli nella GDO del 2,7% Il recupero è dovuto, per lo più, ai prodotti non alimentari (+ 6,4% in valore sull’anno prima). Bene in particolare la calzature e gli articoli in cuoio (+ 14,8%), l’abbigliamento (+ 14,2%) e l’ elettronica (+ 12,7%).
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