Quali sono le differenze tra una villa e una casa?

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Quando ci si appresta ad acquistare o affittare un immobile è bene conoscerne le varie tipologie. Questo è importante per comprendere qual è la soluzione che meglio risponde alle proprie esigenze e fare, quindi, la scelta giusta. In questo articolo vediamo quali sono le definizioni e le rispettive differenze tra una villa e una casa.

Quali sono le differenze tra una villa e una casa?

Con il termine generico di casa si intende una struttura atta all’abitazione di persone. Questa può poi avere declinazioni diverse a seconda di una serie di parametri quali la posizione, l’architettura, la disposizione e suddivisione degli spazi, la presenza o meno di determinati elementi caratterizzanti le varie tipologie. Vediamo nel dettaglio quando si parla di casa e quando di villa.

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Definizione di casa

La casa viene definita come un edificio, o parte di esso, che può essere stabilmente usato da persone allo scopo di ripararsi dai vari agenti atmosferici. Si tratta quindi di un’abitazione che può ospitare uno o più nuclei familiari e anche animali domestici. In altre parole il termine casa corrisponde al concetto di unità abitativa, ovvero il minimo spazio architettonico composto da uno o più ambienti tali da consentirne l’abitazione.

Oggi le case moderne sono dotate di più spazi interni e ognuno di essi ha una specifica funzione nella vita di tutti i giorni. Gli spazi che si trovano più di frequente sono: l’ingresso, il salotto e la cucina (che spesso costituiscono un unico spazio, detto open space), il bagno e la lavanderia, il corridoio o disimpegno, le camere da letto e infine gli spazi esterni come balconi, verande o terrazzi.

Quello della casa è un vero e proprio diritto della persona, difatti il diritto all’abitazione viene sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti umani. Nel nostro Paese l’art. 47 della Costituzione della Repubblica Italiana stabilisce che la Repubblica: “Incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito. Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese”. In questo modo viene ribadito il diritto dei cittadini italiani all’abitazione.

Villa casa
Quali sono le differenze tra una villa e una casa? – SHUTTERSTOCK di Franck Boston

Cos’è una villa

La villa rientra in una specifica tipologia architettonica. Per abitazione in villa, o villa, si intende un fabbricato, anche se suddiviso in più unità immobiliari, caratterizzato dalla presenza di un parco o di un giardino. Si tratta di un immobile generalmente edificato in una zona urbanisticamente destinata a questa tipologia di costruzioni o comunque in una zona di pregio. Le caratteristiche costruttive e le rifiniture di una villa nella maggior parte dei casi sono classificabili come di livello superiore rispetto all’ordinario.

La villa deve possedere alcuni requisiti, tra cui: dei vani principali con ampia superficie, una consistente superficie lorda totale e un’ampia superficie esterna pertinente. Questa tipologia di immobile viene censita con la categoria “A/8 e non è ammessa la compresenza di unità a destinazione commerciale.

Detto ciò possiamo affermare che casa è un termine generico con cui possono essere definite tutte le tipologie abitative, purché assolvono alla funzione abitativa appunto. Mentre, affinché un immobile possa essere chiamato villa, deve possedere specifiche caratteristiche che lo rendono tale.

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • In Italia ad oggi si contano 74,3 milioni di immobili, ma di questi solo 64,5 milioni sono dichiarati al Catasto e quindi producono una rendita catastale. Con quest’ultimo termine si intende il reddito che Agenzia delle Entrate attribuisce a ogni singolo bene immobile.
  • Secondo il Ministero dell’economia e delle finanze nel nostro Paese sono presenti 3,7 milioni di case di cui non si hanno informazioni.
  • Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di statistica 16,9 milioni di famiglie italiane, ovvero il 68,5% del totale, sono proprietarie dell’abitazione in cui vivono, 4,7 milioni, il 18,9%, vivono in affitto e infine 3,1 milioni, il 12,6% dispongono di un’abitazione in usufrutto o a titolo gratuito.

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