Studiare da casa: pro e contro

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A quasi due anni dall’inizio della pandemia e delle conseguenti restrizioni e nuove regole studiare da casa sembra oggi quasi la normalità. Ma vediamo quali sono i pro e i contro di quella che oggi conosciamo come didattica a distanza (DAD).

Studiare da casa: pro e contro

Se qualche decennio fa studiare da casa era una cosa del tutto normale, anzi tipica nelle famiglie benestanti, oggi con l’arrivo del coronavirus questa pratica è diventata un problema per tanti studenti, piccoli e più grandi.

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I pro di studiare a casa

Per quanto riguarda i più piccoli lo studio a casa può essere vantaggioso in quanto si aiuta il bambino a scoprire le proprie attitudini. Nell’ambiente domestico non si instaura un clima di omologazione e competizione. Inoltre viene garantita una maggiore stabilità emotiva del più piccolo che è messo al riparo da episodi di bullismo. E infine è possibile dedicare più tempo ai figli e rafforzare il legame famigliare. La didattica a distanza ha potenziato le competenze informatiche dei piccini che sono, per forza di cose, diventati quasi autonomi in questa attività. E poi la suddivisione in gruppi durante le lezioni aiuta gli studenti che riscontrano maggiori difficoltà.

Studiare da casa
Studiare da casa: pro e contro – SHUTTERSTOCK di Veja

I contro di studiare a casa

Tra i contro dello studio da casa il primo è sicuramente una socializzazione estremamente limitata, non è poi possibile partecipare a prove che possano permettere di misurare se stessi. Il bambino da un lato potrebbe sentirsi emarginato visto il mancato contatto con i compagni e dall’altro può reagire con un eccessivo attaccamento ai genitori. Il bambino in questo caso riceve unicamente l’educazione genitoriale che può, per certi versi, essere ritenuta soggettiva. Da considerare svantaggi anche: l’eventuale difficoltà nell’apprendimento, il fatto che a casa ci sono una maggiore quantità di possibili distrazioni e spesso una svogliatezza di fondo che porta alla mancata voglia di imparare. E in ultimo i problemi legati per esempio a dispositivi obsoleti o connessioni lente che non consentono un corretto e attento ascolto della lezione da parte dello studente.

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • In Italia per quanto riguarda l’anno scolastico 2021/2022 nell’ambito della sola scuola statale sono state formate 368.656 classi, che accolgono 7.407.312 studenti. La scolaresca più numerosa è quella che frequenta la scuola secondaria di secondo grado, con ben 2.661.856 studenti. Seguono poi i ragazzi più piccoli della scuola primaria che sono 2.313.923 studenti e, infine, concludono le tre classi della scuola secondaria di primo grado con 1.584.758 alunni. Tutti questi ragazzi sono affidati a un totale di 684.317 insegnanti.
  • Quest’anno a dover sostenere l’esame di terza media saranno 539.209 ragazzi. Mentre davanti alle commissioni della Maturità 2022 si siederanno in 488.965 studenti.
  • Il Liceo è l’istituto superiore che viene maggiormente scelto tra i ragazzi adolescenti, difatti registra il 51% delle preferenze. Seguono poi gli istituti Tecnici e Professionale che rispettivamente rappresentano il 31,7% e il 17,3% delle scelte.

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