Stop alle urla, per una comunicazione genitore-bambino pacata e positiva, capace di portare risposte e comportamenti corretti ed un sano sviluppo.
Stop alle urla: gli svantaggi di un tono di voce elevato
Sono moltissimi ancora oggi i genitori che credono che per educare e rimproverare i piccoli sia necessario alzare il tono della voce. Al contrario, però, è fondamentale comprendere cosa porta con sé questo comportamento sbagliato.
Innanzitutto, con le urla si instaura un dialogo negativo in partenza, rovinando l’efficacia della comunicazione.
Spesso, i genitori sono stanchi e finiscono per perdere la pazienza, rimproverando e urlando ai piccoli. Tutto ciò, senza saperlo, gioca a loro sfavore. Con questi mezzi, infatti, sarà possibile addirittura rovinare il rapporto di fiducia tra genitore e bambino, oltre che crescere un giovane che a sua volta tenderà ad urlare con facilità.
Infine, è bene ricordare che il genitore è il primo esempio per il piccolo. Dunque, tutti i suoi comportamenti verranno presi come un vero e proprio esempio da seguire.
Sarà bene, quindi, porsi in maniera differente, anche nei momenti di stress e stanchezza. Il piccolo tenderà ad ascoltarvi con più attenzione, grazie ad una conversazione positiva.
Come instaurare il dialogo
Osservate tutte le conseguenze di questo comportamento sbagliato, osserviamo ora come instaurare un buon dialogo genitore-bambino.
Innanzitutto, per modificare il proprio modo di porsi in maniera positiva, sarà possibile optare per l’umorismo. Quest’ultimo, infatti, permetterà al bambino di evitare il comportamento sbagliato. Una risata verrà percepita in maniera differente rispetto ad un urlo.
Un tono di voce differente e più alto sarà da utilizzare esclusivamente in particolari situazioni, come, ad esempio, un momento di pericolo.
Con un po’ di impegno, infine sarà possibile creare un dialogo pacato, capace di fortificare la comunicazione ed ottenere risposte positive da parte del piccolo. Basta davvero poco per fare in modo che le stesse parole provochino due risposte e reazioni differenti.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Nel nostro Paese vivono oltre 9,8 milioni di bambini.
- In Italia il trend della natalità continua a muoversi in maniera negativa, ogni anno, infatti, cala il numero dei nuovi nati. Secondo alcune stime, l’anno 2021 si chiuderà con 390 mila nascite circa.
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