Tra le iniziative sostenibili nel mondo i brand di moda iniziano a pensare al vestire sostenibile. Ciò per diminuire la loro impronta negativa sull’ambiente e produrre vestiti ecologici ed ecosostenibili. Non solo grandi marchi, ma anche brand di nicchia che vendono unicamente vestiti costituiti da fibre e materiali organici.
Brand di moda sostenibile
La moda d’oggi è sempre in corsa, cambia e si evolve in un continuo circolo di produzione e rifiuto. Una tendenza agli abiti “usa e getta”, accentuata dallo spopolare degli abiti low cost. Vi è però una crescente sensibilità verso le tematiche ambientali che spinge sempre più persone verso un vivere e un vestire sostenibile, per ridurre l’impatto personale sull’ambiente. Infatti, oggi, conoscere la provenienza di quello che si indossa sta diventando cool. Infatti, dai grandi marchi del lusso, come Stella McCartney, a quelli più conosciuti del mondo low cost come Asos, Zara e H&M, dedicano intere sezioni delle loro collezioni alla moda ecosostenibile. Minimizzare gli sprechi, l’inquinamento e lo sfruttamento dei lavoratori sono solo alcuni degli obiettivi che questo movimento sta cercando di realizzare progressivamente.
Modelli di brand sostenibili
La Slow Fashion, ovvero comprare pochi vestiti e accessori green, ma buoni, fa bene all’ambiente. Questa è la principale motivazione per fare shopping con orgoglio e senza sensi di colpa. Il movimento promuove un modello di produzione sostenibile che si oppone a quello della fast fashion.
È un’alternativa al fast fashion in quanto promuove un modo di vivere e di consumare più etico e sostenibile. Infatti, identifica soluzioni di moda sostenibili, basate sul riposizionamento di strategie di design, produzione, consumo, uso e riuso. Oggi, il sistema moda le vede emergere a livello globale. Ecco i brand sostenibili che hanno messo in atto una nuova sfida!
Stella McCartney
Stella McCartney, pioniera di moda green, ha lanciato la sua luxury label nel 2011 con l’intento di offrire capi super glam ma prodotti senza derivati animali. Infatti, tutti i capi e accessori della sua linea di moda ecosostenibile sono realizzati con fibre naturali o sintetiche. Oggi, ha unito le forze con Google e il WWF e insieme a loro ha creato il Gfie–Global fibre impact explorer. Il tool è stato sviluppato per permettere ai brand di capire i risvolti ambientali legati alle loro scelte riguardo a dove prendere le materie prime, con l’obiettivo di far prendere decisioni più consapevoli e sostenibili.
Sancho’s dress
Sancho’s dressè un piccolo negozio nel mezzo del Devonshire, nella città di Exeter. Il negozio offre una vasta gamma di prodotti, dai vestiti ai gioielli, rigorosamente costituiti da materiali naturali sostenibili. Lo scopo di Sancho’s dress è quello di offrire alternative valide e “a portata di mano” ai clienti già consapevoli della loro stessa impronta ambientale, e a quelli curiosi di avvicinarsi al vivere e vestire sostenibile. Inoltre, Sancho’s dress è trasparente al 100%, non a caso ogni prodotto è corredato dalle certificazioni che ne attestano qualità e sostenibilità. Tra queste il marchio Fair Wear Foundation che collabora con ONG, sindacati ed aziende per migliorare le condizioni di lavoro in 11 paesi di Asia, Europa e Africa.
Gli alberi e le fibre innovative di Tentree
La fashion industry è una delle principali responsabili della crisi climatica e ambientale, essendo responsabile dell’8% delle emissioni globali di gas serra. Tentree: tradotto alla lettera 10 alberi, pianta 10 alberi per ogni capo acquistato. L’obiettivo è quello di piantare 1 miliardo di alberi entro il 2030. Vestire sostenibile per Tentree è una mission che va dai tessuti ecologici, ai materiali di riuso, alla riforestazione, fino al sostentamento delle comunità più povere del mondo. L’obiettivo non è semplicemente quello di ridurre l’impatto negativo dell’industria dell’abbigliamento, ma riuscire a realizzare un vero e proprio cambiamento. Ciò per rivitalizzare il settore della moda in generale e ispirare una generazione a credere che una transizione sostenibile è possibile.
Le iniziative sostenibili nel mondo: Vesti la Natura, il portale di moda sostenibile
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Poliestere, acrilico, lycra, spandex e nylon sono tessuti in plastica che, lavati, rilasciano mezzo milione di tonnellate all’anno di minuscole fibre nell’acqua, circa 16 volte in più delle microplastiche recentemente vietate dalla legislazione italiana.
TI È PIACIUTO L’ARTICOLO? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA
Per altre curiosità e informazioni sugli abitanti continuate a seguirci su www.habitante.it