Habitante a tavola: trasformazione degli alimenti, come rendere più sostenibili i processi

Trasformazione degli alimenti|Trasformazione degli alimenti - carne

Si stima che la popolazione globale arriverà a toccare la cifra di 9,1 miliardi di persone entro il 2050. Questo implicherà necessariamente un incremento della produzione alimentare, secondo gli esperti, di almeno il 70%. Sappiamo anche che la produzione e trasformazione degli alimenti è uno dei settori che contribuisce in maniera importante all’inquinamento. Quindi come riuscire a soddisfare il bisogno alimentare in maniera sostenibile?

Trasformazione degli alimenti: come rendere più sostenibili i processi

Gli operatori del settore alimentare dovranno quindi affrontare la grossa sfida di trovare modalità alternative, innovative e sostenibili per ridurre al minimo l’impatto ambientale della produzione di cibo. Tutto ciò al fine di supportare la capacità del pianeta nel continuare a generare risorse alimentari anche in un lontano futuro. Incoraggiare la sostenibilità della produzione e della trasformazione alimentare è uno degli obiettivi principali della nuova strategia “Dal produttore al consumatore”, iniziativa del nuovo Green Deal europeo. Ecco quattro possibili modi per raggiungere tale obiettivo e rendere più sostenibile la trasformazione degli alimenti.

Habitante a tavola: packaging sostenibile per alimenti realizzato con foglie d’ulivo

Usare imballaggi eco-friendly

Secondo i dati dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), pubblicati nel rapporto 2020 sui rifiuti urbani, nel 2019 sono state prodotte 2.315 migliaia di tonnellate di involucri di plastica, pari a 186,5 migliaia di tonnellate in più rispetto al 2015. Il packaging alimentare risulta essere un’importante fonte di rifiuti e quindi di inquinamento. La plastica è prodotta a partire da fonti non rinnovabili, come petrolio e gas naturale, ed è quindi destinata a finire in discarica. Si rende necessario invertire questa tendenza e favorire l’impiego di imballaggi sostenibili. La soluzione è quella di scegliere packaging alternativi a base di legno e carta, che siano realizzati da fonti rinnovabili, biodegradabili e facilmente riciclabili.

Utilizzare ingredienti sostenibili

La coltivazione di alcuni alimenti, come caffè e cacao, è direttamente collegata al disboscamento, alla distruzione di habitat e ad altre questioni di sostenibilità. Non solo, anche i prodotti ittici fanno la loro parte. Difatti quasi il 90% della pesca mondiale implica uno sfruttamento completo o eccessivo o l’esaurimento delle risorse. Con questa consapevolezza è fondamentale prendere posizione contro queste pratiche dannose e sostituirle con altre che siano sostenibili per l’ambiente. Esistono ad oggi programmi dedicati che fissano degli standard molto rigorosi con lo scopo di garantire che colture specifiche siano prodotte senza causare danni sproporzionati all’ambiente o alle comunità locali.

Trasformazione degli alimenti - carne
Trasformazione degli alimenti: come rendere più sostenibile i processi – SHUTTERSTOCK di El Nariz

Ridurre lo spreco alimentare

Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), ogni anno viene buttato quasi un terzo del cibo prodotto per il consumo umano. Si tratta di una quantità enorme, pari a 1,3 miliardi di tonnellate di rifiuti alimentari su base annua. Riuscire a non sprecare una tale quantità di cibo sarebbe già un buon punto di partenza per essere più sostenibili. Quando si getta un alimento, che potrebbe comunque essere consumato o impiegato diversamente, non solo si spreca quel dato cibo ma anche le risorse che sono state impiegate per produrlo. Non è tutta colpa del consumatore finale, difatti gli sprechi alimentari sono dovuti quasi per metà alla fase di produzione e trasformazione. Questo implica che per ridurre gli sprechi in maniera significativa non solo è importante educare i singoli ma anche ottimizzare i processi di produzione e trasformazione e i vari sistemi di gestione.

Migliorare l’efficienza energetica e quella idrica

Come anticipato la produzione e la trasformazione dei alimenti comportano un elevato consumo energetico e idrico. Basti pensare che questi processi sono responsabili di circa il 23% del consumo energetico complessivo del settore alimentare negli Stati Uniti. Ridurre tali consumi è certamente difficile ma è anche una delle strade da seguire per rendere la produzione alimentare più sostenibile. Ciò è possibile sfruttando la tecnologia, implementando sistemi di efficienza energetica e sostenibilità idrica.

Alimentazione green: cosa mangiare per essere sostenibili

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Si stima che in tutto il mondo vengano prodotte circa 4.678 milioni di tonnellate di cibo e come è ormai noto a tutti ne sprechiamo più di un terzo ogni anno (fonte dei dati BCG 2018 & WWF 2021).
  • Quanto cibo viene prodotto per ogni categoria e quanto di questa produzione finisce nella spazzatura? Secondo i dati FAONational Geographic del 2016 i numeri sono i seguenti. Delle 1.400 milioni di tonnellate di frutta e verdura prodotte se ne sprecano il 46%. Delle 1.197 milioni di tonnellate di cereali prodotte il 29% viene buttato. Per quanto riguarda radici e tuberi se ne producono 598 milioni di tonnellate e se ne spreca il 46%. Si spreca il 17% delle 841 milioni di tonnellate di latticini prodotti. Nel caso della carne e del pesce (compresi i frutti di mare) se ne producono rispettivamente 352 e 63 milioni di tonnellate e se ne spreca il 21 e il 35%. Infine ci sono i semi oleosi e i legumi di cui ne produciamo 227 milioni di tonnellate e ne buttiamo il 22%.

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