DietItaly è un’azienda che aiuta le persone a ritrovare e preservare il proprio peso forma mangiando piatti buoni e gustosi a domicilio. I piatti preparati sono freschi, e seguono le necessita dietetiche di ogni cliente che può rivolgersi ai professionisti che collaborano con l’azienda, oppure portare il suo piano da seguire.
Abbiamo intervistato Mattia Memeo, CEO di DietItaly, che ci ha raccontato di più su questa azienda innovativa nel settore food.
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Buongiorno, ci spiega come è nata l’idea di Dietitaly e com’è cambiato il suo percorso negli anni?
Dietitaly nasce 2015, da un’idea di famiglia. Tutto iniziò da mia mamma, che voleva una soluzione per preparare i pasti per la sua dieta. Così abbiamo creato il primo laboratoria a Casoretto. L’idea iniziale fu quella di creare un laboratorio personale. Poi, riformulato l’idea di business abbiamo deciso di affiancarci ad alcuni professionisti, rendendolo più modulare. Offriamo pacchetti di pasti da sfruttare come si vuole. Attualmente abbiamo raggiunto ottimi risultati avendo infatti venduto 25.000 piatti da inizio anno, servendo anche alcuni campioni nazionali. Lo sviluppo sempre crescente ha portato la nostra attività a Bollate e ora puntiamo a estendere la consegna oltre Lombardia.
A chi sono indirizzati i vostri pasti?
Attualmente il business si rivolge ai privati. Abbiamo lasciato il b2b in attesa visto il periodo ma abbiamo attivato un nuovo servizio per tavole fredde e calde da rivendere sul posto o come delivery. Al momento collaboriamo quindi con torrefazioni, bar e palestre.
La dieta personalizzata si basa sulla consulenza di professionisti e su un algoritmo da voi elaborato. Può dirci di più?
Ci avvaliamo di esterni e collaboratori di fiducia ma accettiamo anche di produrre pasti adeguati a chiunque arrivi con un proprio piano. Abbiamo elaborato lìalgoritmo con gli studenti di ingegneria dell’università di Pavia. Abbiamo infatti scoperto che con dei codici binari è possibile personalizzare menu su grossi volumi per coordinare la cucina. Stiamo sviluppando un software perché al momento gestiamo l’algoritmo manualmente.
Il punto forte di Dietitaly?
Il contatto diretto con l’utente e le preparazione quotidiana dei pasti. Ci sono persone che mangia da noi ormai da anniQuesto è il focus prodotto: la salute e la freschezza. Il nostro vantaggio sui competitors è proprio questo. Non usiamo atmosfera modificata o tecniche di congelamento. Per noi questo non sarebbe sinonimo di naturalezza; puntiamo alle recensioni sul lungo periodo e non alle trovate pubblicitarie. Non ci piace semplicemente vendere un prodotto. Sto sviluppando una rete logistica capillare per vincere una scommessa. Con dei farmacisti di Salerno e con il presidente dell’associazione italiana nutrizionisti in cucina stiamo cercando di arrivare su tutto il territorio con cibo fresco, vendendo a tutti un prodotto di livello.
In base ai dati del secondo rapporto dell’Osservatorio Immagino, è emerso che gli italiani stiano aumentando il loro interesse verso un’alimentazione più salutare. Dagli inizi ad ora ha notato un cambiamento delle richieste per abitudini alimentari?
Certamente. Noi avvertiamo i cambiamenti perché non avviamo molte campagne marketing e abbiamo un contatto più diretto con il cliente. Negli ultimi cinque anni la nutrizione ha assunto un ruolo centrale. Le persone tendono a trascurare i grassi saturi, motivo per cui abbiamo visto un aumento clientela. Nella sfera quotidiana ha preso molto piede l’attenzione al benessere alimentare ma non possono prepararsi cibi salutari.
Qual è l’età target del vostro servizio?
Oltre alle tavole calde e alle palestre che fanno da canali di rivendita, ci hanno contattato, nonostante il nostro servizio online, molte persone dai sessant’anni in su, attenti alla prevenzione e ad avere valori nutrizionali corretti.
Il target è comunque variegato perché è tutto personalizzabile. Picchi target provengono comunque dagli anziani che non possono recarsi al supermercato ma vogliono ricevere cibo fresco. Altri target sono dai nuclei piccoli perché ottimizzano costi e tempi o dai businessman che trascurano la preparazione dei pasti ma desiderano avere prodotti pronti e salutari.
Abbiamo anche attivato un servizio post-intervento per la produzione di omogeneizzati per chi ha subito tracheotomia, innesti dentali e così via. Siamo inoltre in contatto con il Ministero dell’Interno per poter esportare negli Stati Uniti.
Il food delivery è in forte crescita, anche a causa della pandemia, come vede questo trend anche per il futuro dell’azienda?
il mondo della ristorazione verrà rivoluzionato. La pandemia ha posto l’attenzione ai temi di sostenibilità, salute, igiene e sicurezza. Il pubblico ora è molto più adatto per noi. Inevitabilmente questo momento ha portato a una rimodulazione del settore. Tutto è digitale, anche la comunicazione; ormai la pandemia ha lasciato il segno.
Le abitudini dei consumatori sono cambiate, così come le aziende nel gestire personale e il modo di vivere le città. Anche dal lato consulenziale vedo per noi un grande vantaggio. Avevamo sicuramente un modello di business già funzionale alla pandemia, periò abbiamo spostato l’attenzione solo sulla comunicazione, arrivando prima nelle case delle persone.
Habitante a tavola: evitando il cibo “industriale” si vive più a lungo
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Negli ultimi anni si ha una tendenza pari a poco meno della metà della popolazione a seguire una dieta. Circa un quarto della popolazione pratica una dieta dimagrante.
- 2 italiani su 10 badano ancora poco alla salute e optano per una cucina saporita e che li gratifichi
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