Il caffè, soprattutto per noi italiani, è un vero e proprio rito, un’occasione di socialità, un modo per dare il giusto sprint alla giornata o semplicemente per fare una pausa. Come tutte le cose piacevoli ha però i suoi contro: è risaputo che il caffè, se bevuto in quantità eccessive, può avere effetti negativi sull’organismo. Ci sono invece una serie di evidenti benefici, supportati da studi scientifici, nello smettere di bere caffè. Dalla salute dei denti a quella di reni e cuore, al miglioramento del sonno e all’abbassamento della pressione arteriosa. Scopriamo cosa succede se smetti di bere caffè.
Cosa succede se smetti di bere caffè
Alcune ricerche hanno dimostrato che le persone che assumono giornalmente almeno 100 mg di caffeina, il contenuto di una tazza di caffè, possono svilupparne una dipendenza fisica. Eliminare la caffeina dalla propria alimentazione è quindi una scelta da prendere in considerazione anche perché può apportare effetti benefici tanto al corpo quanto alla mente.
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Riduzione di ansia e agitazione e miglioramento del sonno
Il caffè è una bevanda dall’effetto stimolante, eccitante ed energizzante. Data questa premessa vien da sé che interrompendone l’assunzione i primi effetti riscontrabili sono proprio quelli relativi al miglioramento dell’umore, con riduzione degli stati di ansia e agitazione. In buona sostanza, si tenderà a essere più tranquilli. Questo implica anche un migliore riposo notturno. Dal momento che è stato provato che la caffeina disturba le fasi del sonno eliminarla significherà dormire meglio e svegliarsi riposati e pronti ad affrontare la giornata.
Si abbassa la pressione sanguigna
Smettendo di bere caffè l’adrenalina si abbassa e i vasi sanguigni si rilassano e di conseguenza il sangue fluisce più lentamente abbassando la pressione arteriosa. L’ipertensione dovuta alla bevanda è transitoria questo significa che smettere di bere caffè equivale a riportare la pressione a valori normali entro poco tempo.
Favorisce la digestione
Se è vero che il caffè aiuta la motilità intestinale è vero anche che l’acido contenuto nell’espresso può creare danni ai villi intestinali compromettendo l’assimilazione del cibo. Inoltre bere troppo caffè comporta una carenza di calcio, ferro e vitamina B a causa degli acidi gastrici che si producono durante la digestione della bevanda. Spesso è anche causa di reflusso gastroesofageo e bruciore di stomaco. Perciò smettere di bere caffè ha un effetto positivo sull’intero apparato gastrointestinale che così riesce a digerire e assimilare correttamente i nutrienti.
Cuore e reni in salute
Secondo una ricerca dell’Università del South Australia, pubblicata sull’American Journal of Clinical Nutrition, consumare più di 6 caffè al giorno aumenta il rischio di malattie cardiache di circa il 22%. Lo studio è stato effettuato su 350mila persone di età compresa tra i 37 e i 73 anni. L’espresso è poi ricco di acido ossalico che inibisce il calcio e provoca la formazione di calcoli ai reni. Si stima che bastano 8 tazzine di caffè al giorno per trasformare una persona sana in un potenziale candidato alla dialisi e al trapianto. Perciò smettere di bere caffè riduce il rischio di incorrere in malattie cardiache e renali.
Un bene per il fegato
Quella della caffeina è una molecola non così facile da digerire. Questo implica un lavoro extra da parte del fegato che, per lo scopo, dovrà usare tutta una serie di enzimi che sono, quindi, sottratti ad altre funzioni. Perciò smettere di bere caffè consente di mantenere un fegato sano e funzionale.
Denti più bianchi
Smettere di bere caffè equivale ad avere denti più bianchi e senza macchie. Nel caffè sono presenti elevate dosi di tanino, un composto che erode e scolora i denti. Inoltre l’acidità della bevanda comporta la cattiva salute del cavo orale.
Senza caffè si è più felici
Bere troppo caffè incrementa i livelli di cortisolo, ormone dello stress, in circolazione, e diminuisce quelli di serotonina, ormone del buon umore. Di conseguenza evitare il caffè significa riequilibrare il livello di tali ormoni ritrovando una sensazione di benessere.
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Come smettere di bere caffè?
Come ogni processo di disintossicazione la gradualità è fondamentale. Difatti un’interruzione improvvisa può portare a un malessere diffuso che ha come esito il ritorno all’assunzione di caffeina. Iniziare un percorso graduale che implica una riduzione progressiva di caffè, magari sostituito da altre bevande, è la strada giusta. Implica un sacrificio di qualche giorno ripagato, però, da tutti i benefici sopraelencati.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Il caffè oggi viene prodotto in oltre 50 Paesi del mondo anche se la maggior parte della produzione è concentrata in Brasile, Vietnam e Colombia che detengono una quota del 56,4% dell’offerta mondiale. Attualmente la produzione totale supera i 117 milioni di sacchi annui.
- L’Europa importa mediamente 40,6 milioni di sacchi di caffè all’anno. La Germania, con 8,6 milioni di sacchi, è il principale importatore europeo, seguita poi da Italia (5,8 milioni di sacchi), Francia (5,6 milioni di sacchi), Spagna (3,2 milioni di sacchi) e Regno Unito (2,8 milioni di sacchi).
- Secondo un’indagine dell’Osservatorio DéLonghi del 2016 a bere caffè, che sia espresso, americano, cappuccino o macchiato, sarebbe ben il 97% degli italiani.
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