La necessità di ottimizzare gli spazi della casa in cui si vive è comune a tutti noi, a maggior ragione nel caso in cui il nostro appartamento abbia una superficie limitata. Per raggiungere questo obiettivo, è utile scegliere con cura i complementi di arredo, e tra i mobili più efficaci spiccano le consolle allungabili. Nel momento in cui si inizia a cercare la migliore consolle allungabile per il proprio soggiorno, è sempre consigliabile evitare quelle che presentano meccanismi privi di cuscinetti, o comunque dotati di cuscinetti non in teflon. In questi modelli, infatti, l’olio che è presente all’interno tende a prosciugarsi con il passare del tempo: di conseguenza, si genera un attrito fra i metalli che fa sì che il tavolo non si possa più aprire e rischi addirittura di rompersi. Tali eventualità sono scongiurate in presenza dei cuscinetti in teflon, che è un materiale auto-lubrificante: questo vuol dire che l’apertura non rischia mai di incepparsi e risulta più agevole.
L’altezza delle guide
Un altro suggerimento che vale la pena di mettere in pratica in previsione dell’acquisto di una consolle ha a che fare con l’altezza della guida, che deve essere di almeno 8 centimetri. Più una guida è spessa, infatti, e più essa risulta robusta: di conseguenza, con una guida di 8 centimetri di altezza si può beneficiare della massima stabilità, e in più si usufruisce di un notevole carico di rottura.
I cavalletti che ruotano: sì o no?
Per gli esperti del settore, le consolle che sono munite di cavalletti centrali che ruotano non sono il massimo. La funzionalità, in questo caso, va a discapito della stabilità, dal momento che la base centrale non poggia sulla struttura intera ma unicamente su un perno. Per di più, c’è da tenere in considerazione la possibilità che le gambe vengano ammaccate nel caso in cui esse non entrino all’interno della chiusura. Meglio, insomma, optare per i cavalletti fissi, ma se non si è amanti delle gambe al centro è un buon compromesso quello dei cavalletti estraibili.
Le allunghe interne
Un ulteriore aspetto su cui ci si deve interrogare è quello relativo alla funzionalità delle allunghe interne, che quasi sempre mettono a repentaglio non solo la maneggevolezza delle consolle, ma anche la loro capacità di durare a lungo nel tempo. A rischio sono sia la robustezza che la praticità, visto che nel meccanismo di apertura del tavolo è sempre presente un peso, che rende complicata l’apertura stessa e ogni altro spostamento. Se poi il mobile deve essere usato a mo’ di scrittoio, ci si ritrova con un ostacolo per le gambe.
Il contenitore porta allunghe
Un potenziale inconveniente che deriva dalla presenza delle allunghe riguarda la probabilità molto elevata di ritrovarsi con molteplici ammaccature sul tavolo, specialmente nel caso in cui gli inserti non siano in legno ma siano realizzati in ferro. In sintesi, le allunghe interne dovrebbero essere accettate unicamente per gli alloggi che non sono pezzi unici, anche se in realtà è spesso preferibile il ricorso a un contenitore porta allunghe, che può essere collocato dove si vuole in casa in virtù delle sue dimensioni contenute.
Come gestire le allunghe
Con un contenitore porta allunghe, si può utilizzare una sola allunga e non si è costretti a tenerle tutte all’interno della consolle: quest’ultima, di conseguenza, si rivela meno pesante e più semplice da manovrare o da spostare. Il contenitore è, a sua volta, comodo e può essere trasferito senza alcuna difficoltà, senza che si debba faticare troppo.
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