CapitaSpring: il grattacielo green del futuro

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A breve l’inaugurazione del nuovo grattacielo verde CapitaSpring, iniziato nel 2018. Frutto di tecnologia e rispetto per l’ambiente, questo colosso edificato a Singapore, è uno dei più della città. E non manca il contributo di professionisti italiani per la sua realizzazione.

L’edificio sostenibile a forma di cactus

Capitaspring: tra sostenibilità e tecnologia

Progettato dallo studio di architettura BIG (Bjarke Ingels Group) e sviluppato da CapitaLand e Mitsubishi Estate, la torre si innalza a 280 metri di altezza per un totale di 51 piani. La posizione dell’edificio scelta è il Central Business District, vicino all’altro greenbuilding Capitagreen, a Singapore.

Il verde della struttura risiede nella meravigliosa progettazione degli skygarden, giardini pensili presenti sulle facciate dell’edificio, partendo dall’atrio al piano terra e salendo fino agli uffici.

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CapitaSpring: il grattacielo green del futuro – Di Arcady shutterstock

Dalla struttura in acciaio e vetro della costruzione, spuntano queste oasi verdi. La loro progettazione è opera degli italiani della Carlo Ratti Associati. Lo stesso Carlo Ratti le descrive così: “Le aree verdi sono rese accessibili al pubblico a diverse altezze, permettendo all’esuberanza della città di estendersi a tutta la torre”.

AI giardini pensili si affianca la tecnologia innovativa, in grado di minimizzare l’impatto ambientale con la resa della massima efficienza energetica. In questo senso si avvalgono dello IoT (Internet of Things), un sistema dotato di sensori ed intelligenza artificiale.

Lo scopo è proprio quello di creare sempre più luoghi verdi, smart e sostenibili.

https://www.habitante.it/habitare/news/the-helix-il-nuovo-progetto-green-di-amazon/

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Di tutti gli uffici che ospita l’edificio, circa il 10% ospiterà spazio di coworking.
  • Secondo i dati del Green Building Council (la rete mondiale per la sostenibilità nella costruzione di edifici), circa il 41% dell’energia è consumata dalle case. Nel settore industriale il 30%, mentre i trasporti il restante 29%.

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