Cameretta del bambino, l’importanza di un luogo di crescita e conoscenza del mondo

Cameretta del bambino

Quando arriva un neonato in famiglia, sono diversi gli aspetti sui quali ci si concentra. Uno di quelli più importanti è indubbiamente la progettazione della cameretta del bambino, un percorso che inizia poco prima della nascita e che dura nel tempo.

Spazio che diventa punto di riferimento per le notti attorno ai 12 mesi – prima, come indicato dall’OMS nelle linee guida per la riduzione del rischio di SIDS, è caldamente consigliata la condivisione della camera con i genitori – la cameretta deve essere progettata per accompagnarlo nella crescita.

Vediamo assieme, nelle prossime righe, qualche consiglio pratico utile al proposito.

Il potere della luce

Cameretta del bambino luce

Uno spazio confortevole deve essere adeguatamente illuminato. Nel caso della cameretta di un bimbo, ci si può concentrare innanzitutto sulla valorizzazione della luce naturale, fondamentale per il benessere fisico e mentale.

La si può esaltare innanzitutto scegliendo tende realizzate con fibre tessili leggere e naturali, lino in primis.

Anche l’illuminazione artificiale conta. Una buona idea prevede il fatto di puntare sulle plafoniere che, essendo direttamente fissate al soffitto, permettono di regalare respiro ai vari ambienti della casa, senza il rischio di creare un’atmosfera soffocante.

Questa deriva è da evitare in generale, ancora di più quando si ha a che fare con un ambiente come la camera da letto del bambino.

Come gestire le decorazioni delle pareti

Le decorazioni delle pareti sono un aspetto di massima importanza da considerare quando si parla di progettazione della cameretta del bambino. Essenziale è gestirle in modo da poterle modificare sulla base della crescita.

Quando il piccolo ha pochi mesi, possono rivelarsi molto utili adesivi in bianco e nero, gli unici colori che i neonati riescono a vedere per i primi periodi della loro vita. In questo modo si riesce, in momenti come il cambio del pannolino, a stimolare il senso della vista nel bimbo.

Man mano che passa il tempo, si potrà poi passare ad altre alternative, come adesivi tematici legati a un determinato personaggio delle favole o dei cartoni.

Giochi accessibili

Cameretta del bambino giochi

Un altro suggerimento di massima importanza quando si parla di progettazione della camera del bambino riguarda l’accessibilità dei giochi.

Questo aspetto va messo in primo piano fin da subito, con l’allestimento di un’area dedicata sul tappetone, accessorio da acquistare subito dopo la nascita in quanto fondamentale per il tummy time – il tempo passato a pancia in giù, a sua volta funzionale allo sviluppo muscolare – e per la stimolazione visiva attraverso giochi prima in bianco e nero e, successivamente, con altri colori.

Man mano che passa il tempo, si può cambiare l’arredamento includendo mobili, ben fissati al muro, con diversi ripiani a giorno. Nei più bassi, è possibile collocare i giochi in uso in quel determinato momento.

Il metodo della rotazione dei giochi, diventato popolare grazie a Maria Montessori, è molto utile per aiutare il piccolo a focalizzarsi su determinate attività e a ottimizzare il processo di apprendimento.

Per rendere tutto molto più agevole, è bene optare per elementi d’arredo facili da gestire anche da parte dell’adulto ed eventualmente aiutarsi con un sistema di etichettatura.

La sicurezza e la qualità dei materiali

Ultimo ma non meno importante aspetto da considerare quando si parla di progettazione della cameretta del bambino è la sicurezza, unità alla qualità dei materiali.

Se acquisti elementi d’arredo in legno artigianale, assicurati che siano privi di schegge o altre parti in grado di provocare tagli.

Il legno, se possibile, dovrebbe essere certificato FSC, marchio che denota la provenienza da foreste gestite con un approccio responsabile sia per l’ambiente, sia per la società.

Per quanto riguarda le vernici, importante è assicurarsi dell’utilizzo, sugli arredi e i complementi che si acquistano, di quelle ad acqua, notoriamente prive di componenti tossiche.

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