Calia Italia: La gente vuole stare comoda per riposarsi, chiudere gli occhi e sognare. La nostra è una fatica che si fa con la testa e con le mani. Le macchine ci aiutano, ma il lavoro che più conta è quello svolto dagli uomini.
Liborio Vincenzo Calia (1926 – 1998), fondatore di Calia Italia.
Oggi andiamo a conoscere l’azienda Calia Italia, simbolo dell’eccellenza italiana – Made in Matera – nel settore degli imbottiti con oltre 55 anni di storia. Incarna l’ideale di comfort e armonia in cui l’artigianalità e l’innovazione si uniscono con profonda attenzione all’avanguardia. In particolare, vi presentiamo la comodissima poltrona Giuggiola e alcune altre eccellenze di Calia Italia.
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La poltroncina ‘Giuggiola’ di Calia Italia è nata come progetto N4. Ci raccontate la sua storia e l’idea alla base?
“Il ‘contagio creativo’ che ha dato vita alla Giuggiola di Calia Italia prende vita grazie alla partnership scientifica avviata per l’anno 2016/2017 con l’Università La Sapienza di Roma nell’ambito del Corso di Laurea in Disegno Industriale. La collaborazione ha preso il via con la lezione tenuta dall’architetto Saverio Calia, Direttore Generale – Marketing e Sviluppo – Calia Italia, agli studenti del corso Atelier di Product Design diretto dai professori Carlo Martino e Loredana Di Lucchio.
Fulcro del percorso di studio e di ricerca è stata la visita presso Calia Italia durante la quale, in un’ottica di formazione on the job, gli studenti del Corso di Laurea sono stati coinvolti in un workshop in Azienda, a Matera. Al termine del corso, i progetti degli studenti sono stati presentati ad una commissione composta da professori e dall’architetto Saverio Calia che ha portato alla selezione della poltroncina N4. Nel Centro Studi Calia Italia, il prototipo N4 è stato reinterpretato e trasformato ai fini dell’ingegnerizzazione dando vita alla Giuggiola, presentata durante il Salone del Mobile 2018.
Le modifiche apportate al progetto originale riguardano la base che è stata resa più stabile e può essere sia fissa che girevole. La seduta è diventata una seduta contenitore e la spalliera è il vero dettaglio di pregio della poltroncina.
L’intreccio che costituisce la spalliera della poltrona è realizzato con una struttura tubolare. Il motivo a intreccio riprende l’antica arte delle donne che abitavano i Sassi di Matera di creare acconciature a forma di chignon, le crocchie. Realizzate tramite l’utilizzo di trecce, venivano poi racchiuse come uno scrigno e fermate con dei fermagli all’estremità della testa. La crocchia si realizza con una treccia a 3 capi, mentre nel caso della Giuggiola l’intreccio è di gran lunga più complesso in quanto la treccia è composta da ben 12 capi.
Una genesi tale da andare, per l’appunto, in ‘brodo di giuggiole’!”
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Oltre che all’eleganza e alla comodità, siete un’azienda attenta al futuro e alla sostenibilità. Quali sono le creazioni ideate in quest’ottica?
“Riflettendo sull’importanza dello scarto che diventa valore, se rielaborato in una logica zero rifiuti secondo i dettami dell’economia circolare, nasce il pouf U’Strozz. I valori aziendali dell’impegno sociale e della responsabilità ambientale rappresentano un continuo stimolo all’innovazione del prodotto, favorendo la ricerca di soluzioni sempre nuove.
U’Strozz è il pouf formato da strati di pelle o tessuto colorati ottenuti da scarti di produzione, tenuti assieme da un book stool. Di qui il nome U’Strozz che in vernacolo materano significa ‘gli stracci’. Una seduta eco-compatibile che consente una drastica riduzione dei rifiuti, reimpiegati nella produzione per creare nuovo valore. Ogni pouf è unico, poiché nella realizzazione ciascun artigiano si trasforma in artista, dando libero sfogo alla creatività e utilizzando una sequenza cromatica sempre nuova. Un lavoro ricercato per un prodotto che porta con sé l’impronta di chi lo realizza.”
“Mentre dalla collaborazione tra Calia Italia, giovani designer lucani e pugliesi e i laureandi del Politecnico di Milano nell’ambito dell’iniziativa M/I/M DD – Mobile Imbottito Matera Design District nasce la Ferula. I designer sono partiti dallo studio del territorio e dalla memoria del luogo. Dalle abilità manuali delle ricamatrici che popolavano i Sassi. La Ferula si ispira a Matera e al suo territorio e li riporta nella struttura e nel disegno. La struttura della seduta, in legno, presenta fori di diverse dimensioni studiati per ospitare le ferule e ricorda i rocchetti delle macchine da cucire e i gomitoli di lana utilizzati per il lavoro a maglia. La spalliera è costituita dalla Ferula Communis – detta ‘finocchiaccio’ – una pianta perenne della Murgia Materana. Il risultato è un gioco di incastri e ricami che presenta una struttura avvolta da fasce di pelle o tessuto e una spalliera realizzata con le ferule.
La versione patchwork è realizzata con sfridi di produzione e riduce al minimo lo smaltimento dei materiali donando nuova vita a ciò che apparentemente non avrebbe più valore. In questo progetto l’azienda ritrova il filo conduttore della sua storia: l’amore per la propria terra e i valori della propria comunità che ispirano ogni divano. La cura per il dettaglio e la qualità, la passione per il saper fare artigianale e la manualità unica e irripetibile che ogni risorsa ha dentro di sé e trasmette in ogni prodotto.
Un progetto ambizioso che ha fatto emergere il genius loci della realtà materana con un’idea di interazione, dialogo e cooperazione tra il mondo dell’Università e quello del lavoro. Tra il Nord e il Sud, tra artigiani e docenti che hanno riletto e reinterpretato non solo i materiali tipici del luogo o gli spunti che un paesaggio naturale così speciale sanno offrire. Ma anche gli stili di vita e le abitudini raccontati da documenti e archivi storici.”
Oltre che ad avere un design e delle linee davvero eleganti e confortevoli è composta anche da materiali ecologici. Come azienda sostenibile, quali sono le vostre innovazioni nel campo della produzione?
“Dalla certificazione Made in Italy all’innovazione tecnologica, dal legame col territorio al ruolo centrale dato alla persona, dalla continua ricerca estetica e materica. Alle collaborazioni esterne con designer famosi ed emergenti, fino ad arrivare ai tirocini e ai progetti di learning on the job con scuole e università. Calia Italia è un’azienda costantemente rivolta al futuro, che punta all’eccellenza in ogni attività e come tale ha scelto di avere una produzione sempre più sostenibile.”
Come avete iniziato?
“Il primo passo in questa direzione sono stati gli investimenti nel processo produttivo. Macchine per il taglio automatico permettono di ottimizzare il consumo di tessuto, riducendo la produzione di rifiuti e degli scarti inquinanti e facilitando il lavoro del personale. Le innovazioni tecnologiche implementate dall’azienda consentono inoltre di abbattere il consumo di energia e delle emissioni inquinanti nelle acque e in atmosfera. Incentivando così il riciclaggio e le buone pratiche ambientali e praticando una politica di miglioramento continuo nel pieno rispetto dello sviluppo sostenibile. A dimostrazione dell’impegno di Calia Italia ci sono i certificati conformi ai requisiti della norma per il Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001:2015 e per il Sistema di Gestione Qualità: ISO 9001:2015.
Inoltre, i fornitori dei legnami utilizzati per i fusti dei divani Calia Italia vantano le certificazioni di eco-sostenibilità PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification Schemes). E FSC (Forest Stewardship Council), che garantiscono la provenienza dei legni da foreste gestite in maniera corretta. Sia da un punto di vista ecologico che da un punto di vista economico e sociale.
Nel 2020 Calia Italia entra nel mondo di Verde Dentro Repower. Un passo in avanti decisivo per un’azienda che vuole ridurre il proprio impatto sull’ambiente, prestare una maggiore attenzione alla tutela delle risorse naturali e diffondere la cultura dell’eco-sostenibilità. Al suo interno ma anche all’esterno. A garanzia di tale impegno, il Certificato TUV SUD (Associazione di Controllo Tecnico), emesso dall’Ente indipendente di certificazione, assicura l’origine verde dell’energia fornita e la sua rintracciabilità. Inoltre garantisce che tutta l’energia consumata da Calia Italia proviene da fonti rinnovabili al 100%, quali vento, acqua e sole.
Se da un lato consumare meno è ‘verde’, utilizzare impianti efficienti è ‘verde dentro’!“
Tra i numerosi riconoscimenti e premiazioni ottenuti, nel 2016 avete ricevuto il Premio in ‘Eccellenze del Design’ del Lazio, per esservi distinti in capacità e innovazione. E nel 2018 siete stati inseriti nella Lista delle 100 Eccellenze italiane rappresentanti del Made in Italy. Sicuramente è motivo di orgoglio. Quali sono stati e continuano ad essere i vostri punti di forza?
“Un uomo, Vincenzo Liborio Calia. Una città, Matera. Una passione, creare divani su cui riposare, conversare, sognare. Dal 1965 Calia Italia crea poltrone e divani per le case di tutto il mondo. Una storia di crescita, innovazione tecnologica e abilità artigianale in cui il momento della produzione e quello della riflessione si integrano per tenere fede alla mission aziendale: far star bene la gente. Calia Italia si ispira alla bellezza della sua terra ponendo attenzione non solo al comfort del corpo, ma anche a quello della mente.
Nel 1990 l’arch. Saverio Calia – rappresentante della seconda generazione assieme al fratello Giuseppe Calia – istituisce la sezione Calia Cultura. Nata per sostenere il territorio e per contribuire alla sua salvaguardia e conoscenza. Avvicinando così la comunità locale all’arte, alla cultura, alla bellezza, mettendo a disposizione competenze, risorse e strutture. Impegno che si traduce in progetti ad alta valenza sociale, iniziative culturali, collaborazioni con artisti emergenti, designers e Università. Questo nella convinzione che solo da un forte stimolo culturale possa generarsi lo sviluppo economico.“
E i vostri Cavalli di Battaglia?
“Oltre ai già citati U’Strozz, Ferula e Giuggiola, testimonianze concrete di questo impegno costante sono alcuni tra i progetti di cui l’azienda è più orgogliosa. Tra questi il divano Modula, nato dalla collaborazione con il designer Daniele Della Porta. Inserito nell’ADI Design Index 2016 e valso all’azienda il premio ‘Eccellenze del Design’ per essersi distinta per progetti di design e innovazione. Il divano Lazy, nato dalla collaborazione con i designer di Studio Pastina. Insignito del German Design Award lo scorso gennaio 2020. La collezione Mater Familias, ispirata dalla collaborazione con Architecture of Shame all’interno di Matera 2019 di cui Calia Italia è stata Official Comfort Supplier.”
Prima di lasciarvi, ci svelereste un progetto futuro firmato Calia Italia, per la casa di domani?
“Stiamo lavorando ad un nuovissimo progetto espressamente dedicato ad un pubblico giovane, dinamico e versatile. Le caratteristiche principali di questo modello (che naturalmente sveliamo solo in parte) sono la compattezza delle dimensioni e dei volumi, particolarmente ridotti e pensati per inserirsi nelle zone living più piccole e in continua evoluzione. La particolarità delle geometrie che danno vita a composizioni giocose, sinuose e sempre nuove.
È un progetto molto colorato e vivace che consente di ottimizzare al massimo lo spazio senza appesantirlo ma non rinuncia al comfort. Al contrario, lo esalta. Elementi che arricchiscono ulteriormente il progetto sono i pouf studiati per fungere sia da seduta che da piano d’appoggio. L’ideale per lavorare al pc, leggere un libro o stuzzicare qualcosa da soli o in compagnia.”
Ringraziamo la gentilissima Dott.ssa Mariarosaria Calia di Calia Italia per l’intervista concessa.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Calia Italia è una delle 100 Eccellenze italiane nel Design.
- Nel 2005 è stato inaugurato il magazzino automatizzato, uno tra i più grandi d’Europa, ideato in Svizzera e capace di organizzare e gestire una logistica di oltre 10.000 posti.
- L’azienda realizza quotidianamente più di 1000 sedute, con oltre 50 nuovi modelli ogni anno, in 40 diversi rivestimenti di pelli e tessuti, con più di 400 varianti di colore.
- Il comfort pensato e realizzato a Matera raggiunge oggi oltre 80 Paesi.
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