Bonus verde 2018: guida alle detrazioni fiscali

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Diversi sono i bonus fiscali di cui l’abitante può usufruire quest’anno grazie all’approvazione della Legge di Bilancio 2018. Dopo quello sulle ristrutturazioni edilizie  (leggi anche “Bonus casa”), la legge ha introdotto anche il nuovo Bonus verde che comporta la detrazione del 36% e fino a 5000 euro di spesa per la cura di giardini e di terrazzi privati.

Detrazioni fiscali, cosa sono e come funzionano

Facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire come operano queste detrazioni fiscali. Con l’espressione “detrazione fiscale”, innanzitutto, si intende quel complesso di importi che il soggetto passivo dell’obbligazione contributiva, il contribuente per l’appunto, può sottrarre all’imposta lorda sui redditi che dovrebbe di regola pagare perché debitore nei confronti dello Stato, realizzandone in tal modo una diminuizione sull’ammontare complessivo. L’agevolazione consiste dunque in una detrazione dall’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) rispetto a quanto speso per i lavori di ristrutturazione effettuati sull’abitazione. Non occorre sottolineare che la sede in cui è necessario operare le detrazioni è la dichiarazione dei redditi del periodo di imposta di riferimento.

Bonus verde ed Ecobonus, quali differenze

È bene rimarcare le differenze tra questi due bonus, il primo introdotto ex novo nella Legge di Bilancio 2018, il secondo già previsto in passato. L’Ecobonus trova applicazione in progetti di riqualificazione energetica e una novità di quest’anno è rappresentata dal fatto di aver allargato la platea dei soggetti beneficiari e degli interventi agevolabili. La detrazione fiscale, alla luce delle ultime novità introdotte, opera al 50% o al 65%. Difatti, con la Legge di Bilancio 2018 è stata resa ufficiale la proroga dello sconto fiscale per chi effettua lavori di riqualificazione enegetica. Per le abitazioni private si potrà beneficiare della detrazione fino al 31 dicembre 2018, mentre per i condomìni sarà in vigore fino al 2021. Di certo l’Ecobonus rappresenta una delle agevolazioni fiscali di maggior successo poiché, per alcune spese di riqualificazione, il bonus Irpef consiste in una detrazione fiscale pari al 65% dell’importo delle spese sostenute. Per la proroga di questo bonus, tuttavia, sono state introdotte alcune novità in merito all’importo dello sconto per alcune tipologie di spese ammesse: alcun beneficeranno dell’Ecobonus al 65%, per altre è previsto uno sconto pari al 50% delle spese sostenute. Qui una lista completa dei lavori per cui è ammesso l’Ecobonus al 65% e al 50%.

detrazioni fiscali 2018

Bonus verde 2018, la guida completa

Numerosi sono gli interventi di sistemazione a verde ai quali si applica il bonus previsto dalla Legge di Bilancio 2018, manovra da 20 miliardi di euro. Il bonus verde è una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute su interventi di:

  • sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
  • realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili

A chi interessa e quali sono i vantaggi? Come riporta il sito dell’Agenzia delle Entrate, “può beneficiare della detrazione chi possiede o detiene, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile oggetto degli interventi e che ha sostenuto le relative spese”.

Dunque quest’anno anche i giardini privati possono usufruire di questa importante detrazione. Come anticipato, si tratta di una misura di sostegno alla diffusione del verde che ad oggi non aveva avuto precedenti, utile a rendere le città più verdi e vivibili ma soprattutto a contrastare lo smog dilagante.

Come funziona?

Il Bonus verde ha un meccanismo di funzionamento analogo alle altre detrazioni fiscali attualmente in vigore e che sono state prorogate per tutto il 2018. Pertanto, a partire dal 1° gennaio 2018, tutti i cittadini che sostengono spese di sistemazione del verde e di recupero del verde storico possono beneficiare della detrazione fiscale pari al 36%. Questo nuovo bonus, che vale da solo 600 milioni di euro, permette di ottenere uno sconto fiscale Irpef da detrarre dalla dichiarazione dei redditi, purché l’importo massimo non superi i 5000 euro per unità immobiliare a uso abitativo. Quindi la detrazione massima sarà di 1800 euro (36% di 5000 euro) per immobile e andrà ripartita in dieci quote annuali di pari importo.

bonus giardino 2018

Alcune informazioni utili

È importante precisare che gli interventi ammessi a beneficiare del bonus devono essere di natura straordinaria, quindi devono collocarsi al di fuori della manutenzione ordinaria dell’area verde. Sono ammessi:

  • lavori di progettazione e realizzazione di nuove aree;
  • riqualificazione di aree già esistenti;
  • posa di impianti di irrigazione e grandi potature (da collocarsi nell’ambito di interventi “non ordinari” riguardanti l’intera area);
  • realizzazione di coperture verdi e giardini pensili.

I metodi di pagamento ammessi per la richiesta del bonus sono bonifico bancario o postale, bancomat, carte di credito, assegni. Non è necessario il bonifico parlante, i contanti non sono ammessi poiché non rientranti nella categoria di pagamenti tracciabili.

E i condomini? Anche le aree comuni condominiali beneficiano del Bonus, sempre nel limite dei 5000 euro di importo massimo per singola unità immobiliare a titolo abitativo. Dunque ogni condomino avrà diritto alla detrazione in relazione alla quota versata.

La detrazione riguarda le unità ad esclusivo uso abitativo; per quelle ad uso promiscuo, che ricomprendano cioè ambienti adibiti ad ufficio o studio professionale, la detrazione sarà dimezzata.

È inoltre ricompreso nel bonus:

  • l’acquisto di piante in vaso, purché rientranti in un intervento più ampio di realizzazione o riqualificazione del verde (ne sono escluse le piante stagionali);
  • la progettazione del verde, purché alla progettazione faccia poi séguito un intervento di realizzazione;
  • realizzazione di impianti di irrigazione (l’Agenzia delle Entrate ha chiarito come possa essere ricompreso questo genere di interventi);
  • costruzione di pozzi.

Poiché non rispondenti alle logiche di rivalutazione a verde degli spazi esterni, si intendono esclusi interventi di installazione del prato sintetico, sebbene in alcuni specifici casi la negazione non sia così drastica, e l’acquisto di arredo per giardini e terrazzi. Vi rientrano quindi coperture a verde ma in nessun caso gazebi, tavoli e sedie da esterno, i quali potranno invece essere assoggettati a detrazione per il Bonus mobili 2018, poiché la legge non prevede necessariamente che i complementi d’arredo e gli elettrodomestici che danno diritto al relativo bonus mobili siano per solo uso interno.  Condizione necessaria è che vi sia di base una ristrutturazione sull’immobile che interessa anche quella parte.

Da ultimo la fattura dovrà riportare in modo chiaro (quindi puntuale, preciso e non vago) quantità e natura dei servizi e/o dei prodotti acquistati, e la dicitura “in ottemperanza alla Legge 205/2017 art. 1 comma 12-15, per la fruizione della detraibilità del 36%”.

Eleonora La Rocca

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