Come specificato dall’Agenzia delle Entrate, il bonus barriere architettoniche è esteso anche ai lavori per bagno e sostituzione finestre. Ecco cosa sapere.
Il bonus barriere architettoniche, secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate, è stato esteso anche per i lavori di ristrutturazione bagno e sostituzione delle finestre. Di seguito alcune informazioni utili a riguardo.
Novità sul bonus barriere: ecco cosa sapere
Tramite la circolare n. 17 pubblicata il 26 giugno 2023, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che l’agevolazione per le barriere architettoniche può essere richiesta anche nel caso di ristrutturazione bagno e sostituzione finestre. Il bonus, in particolare, si presenta come un incentivo pari al 75% e attivo fino all’anno 2025. Quest’ultimo, oltre tramite la detrazione, può essere richiesto sotto forma di cessione del credito e sconto in fattura. Infine, l’Agenzia specifica che l’agevolazione può essere richiesta sia per immobili residenziali sia che singoli appartamenti di condominio.
Altre informazioni utili da sapere per richiedere l’agevolazione
Il bonus può essere richiesto, con una percentuale pari al 75%, entro una spesa compresa dai 30 mila euro ai 50 mila euro. Inoltre, è anche necessario che gli edifici e gli immobili di riferimento siano già esistenti e quindi non può essere esteso per le nuove costruzioni. Il bonus, in aggiunta, può essere richiesto anche per altre tipologie di interventi lavorativi quali adeguamento di impianti tecnologici ( sia dell’ambiente bagno sia dell’ambiente cucina) e rifacimento di pavimenti, porte, infissi interni e così via. Infine, si specifica che non è necessario che nell’immobile di riferimento abiti un soggetto con disabilità.
Quali sono i requisiti per accedere al bonus?
In genere, però, è bene ricordare che per poter accedere al bonus è necessario rispettare determinate caratteristiche. Nello specifico, è necessario che gli interventi di lavoro siano conformi, dal punto di vista tecnico, con il decreto del Ministro dei lavori pubblici del 14 giugno 1989. Si tratta, quindi, delle norme di accessibilità e visitabilità delle medesime strutture private e pubbliche.
Inoltre, come specifica l’Agenzia delle Entrate, nel caso in cui si decide di ristrutturare il bagno e i lavori di ristrutturazione prevedono l’ampliamento delle porte, il bonus verrà riconosciuto soltanto nel caso in cui gli interventi conducono una rimozione totale delle barriere architettoniche.
Bonus barriere architettoniche per lavori su bagno e finestre: cosa sapere
Come già anticipato il bonus, per le opere non disponibili ad una percentuale del 75%, può essere richiesto anche sotto forma di cessione di credito o sconto in fattura. Si tratta, quindi, di due alternative molto apprezzate e utilizzate rispetto la detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi. Infine, è bene evidenziare che le somme riconosciute dell’incentivo possono essere cedute a soggetti terzi, anche banche ed enti di credito.