In seguito alla presentazione di un atto di sindacato ispettivo, il bonus barriere architettoniche è stato dichiarato a rischio. Ecco cosa sapere a riguardo.
Bonus barriere architettoniche a rischio: cosa c’è da sapere?
Il bonus barriere architettoniche è un incentivo proposto dal Decreto del presidente della Repubblica n. 917/1986 (TUIR), precisamente all’art. 16-bis, comma 1, lettera E. Nello specifico, questo si presenta come una detrazione che nasce con l’obiettivo di invogliare i cittadini ad effettuare interventi per l’abbattimento definitivo delle barriere architettoniche. In un momento iniziale, l’incentivo aveva un valore pari al 36%, di seguito è aumentato al 50%, sino a raggiungere l’attuale 75%. In particolare, si parla di 75% per tutte le spese che sono state effettuate tra il 1 gennaio 2022 e il 31 dicembre 2025.
Di recente, la senatrice Raffaella Paita ha presentato un atto di sindacato ispettivo incentrandosi interamente sui problemi riguardante il bonus barriere architettoniche. La senatrice, nello specifico, ha evidenziato tutte le difficoltà e i limiti dell’incentivo, così da rendere il bonus barriere architettoniche a rischio.
Limiti e problemi del bonus barriere architettoniche: ecco cosa spiega l’atto ispettivo
Con la presentazione di un atto di sindacato ispettivo, avvenuta il 6 settembre 2023, la senatrice Raffaella Paita ha avuto evidenziare tutti i problemi riguardanti l’attuale bonus barriere architettoniche. A causa del potenziamento dell’incentivo, introdotto tramite il Decreto Rilancio (Dl n. 34/2020, art. 119-ter), l’incentivo è stato dichiarato a rischio.
Quali sono i problemi del potenziamento del bonus?
- Accessibilità;
- Adattabilità;
- Visitabilità.
In particolare, l’accessibilità fa riferimento alla possibilità di raggiungere l’immobile di riferimento ed entrarmi in modo sicuro, protetto e in completa autonomia. Questa possibilità, inoltre, deve essere garantita anche per gli individui con una limitata capacità motoria.
Per quanto riguarda l’adattabilità, si tratta di un requisito che fa riferimento alla possibilità di cambiare lo spazio circostante così da renderlo più agevole e fruibile sotto ogni punto di vista e con costi non eccessivi. Questa possibilità, in aggiunta, deve essere garantita anche per gli individui con una limitata capacità motoria.
Infine, la visitabilità fa riferimento alla possibilità di accedere ai vari spazi di relazione di un edificio e almeno ad uno spazio di servizio igienico. Nello specifico, con spazi di relazione si fa riferimento ad aree quali soggiorno, zona pranzo, zone di incontro e così via. Questa possibilità, inoltre, deve essere garantita anche per gli individui con una limitata capacità motoria.
Atto di sindacato ispettivo e la contesta nei confronti del bonus
La senatrice Paita ha evidenziato, tramite l’atto di sindacato ispettivo, come nel corso dei rinnovi il bonus barriere architettoniche sia cambiato notevolmente. Infatti, prima veniva spiegato direttamente dall’Agenzia delle Entrate, sia per quanto riguarda la finalità sia la tipologia dei costi. Adesso, invece, in seguito al potenziamento dell’incentivo, molti aspetti non sono stati specificati in modo chiaro, portando così il governo a finanziare ” interventi del tutto inutili per le esigenze di vita delle persone con difficoltà nella mobilità, senza prevedere alcun criterio”.
Di conseguenza, è evidente come, tramite l’atto di sindacato ispettivo, la senatrice Paita mette in discussione i principi del bonus, consigliandone una necessaria rivisitazione. Soltanto così, infatti, sarà possibile utilizzare il bonus in modo corretto e responsabile.