Bonus 600 euro per pagare le bollette di gas, luce e acqua

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Una misura inserita all’interno del decreto aiuti-bis del governo, un aiuto a tutti gli italiani. In arrivo il bonus 600 euro per pagare bollette di luce, gas e acqua.  

Un aiuto a tutti i lavoratori dipendenti, un bonus 600 euro stanziato per pagare le bollette di luce, gas e acqua. O meglio denominato come “fringe benefit”, un’opportunità esentasse che le imprese possono concedere ai loro dipendenti.

Bonus 600 euro per bollette luce, acqua e gas: come funziona? 

Ormai sono tantissimi i bonus, tutti stanziati per aiutare gli italiani. Da uno dei primi bonus, quello per la ristrutturazione, il 110, fino a quelli presenti oggi. Un bonus in aiuto a tutti per pagare le bollette di acqua, luce e gas. Un bonus di 600 euro, meglio denominato come “fringe benefit”. Vale a dire un’opportunità esentasse che tutte le imprese possono poi concedere ai loro lavoratori dipendenti. Ecco, come funziona di preciso:  

  • Un bonus di 600 euro, che tutte le aziende italiane possono concedere ai dipendenti. Il tutto poi in aiuto al pagamento delle bollette di luce, acqua e gas.  
  • Un’occasione “win-win”, si tratta di somme interamente deducibili. 
  • Per quanto riguarda invece, i lavoratori, si tratta di somme non soggette ad alcuna contribuzione e neanche ad un prelievo fiscale. Ciò vuol dire che, non comportano alcun aumento della pensione.  
  • Al momento, la cifra di aggira sui 600 euro, potrebbero uscire successivi rinnovi con l’arrivo di un nuovo governo.  

L’importo massimo di questo tipo di sostegno, che rientra nella categoria del “fringe benefit”, è stato aumentato di 258,23 euro fino ad arrivare ad una franchigia di 600 euro. Quindi, un lavoratore dipendente potrà richiedere questa opportunità al proprio datore di lavoro, per una cifra massima di 600 euro.  

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Secondo un sondaggio condotto da Guida Finestra, su un campione di 1.164 persone intervistate, il 50 % di loro ha condiviso in pieno il superbonus 110%. Poche richieste sono arrivate dal Nord Ovest dell’Italia, il 34,6% degli intervistati afferma di non avere intenzione di effettuare alcun intervento.

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