Blocco Superbonus: cosa accadrà nel 2024?

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Secondo quanto emerso dal governo, nel 2024 il Superbonus verrà definitivamente cancellato. Ecco cosa sapere sul blocco Superbonus e cosa accadrà nel 2024.

Blocco Superbonus: ecco cosa è emerso dal governo

Secondo quanto emerso dal governo, è sempre più probabile che, con l’arrivo della nuova Legge di Bilancio 2024, il Superbonus verrà definitivamente eliminato e sostituito con altre agevolazioni edilizie. In particolare, si evince come lo sconto in fattura e la cessione di credito del bonus sono state cancellate in modo definitivo. Questa decisione presa dal governo è legata a diversi fattori. Ad influire particolarmente in modo negativo è stato sicuramente l’elevato costo che ha avuto il Superbonus per lo stato.

Giancarlo Giorgetti, nella Conferenza Stampa relativa alla nuova manovra 2024, ha evidenziato come non sono previsti dal governo rinnovi per il Superbonus. Di conseguenza, per poter usufruire degli incentivi attualmente attivi, sarà necessario completare i lavori entro la fine dell’anno corrente, così da poter beneficare dello sconto in fattura e della cessione di credito. Ecco cosa sapere nello specifico e cosa prevede la manovra del 2024 in merito al Superbonus.

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Addio alle cessione di credito e sconto in fattura per il Superbonus: ecco cosa sapere

Secondo quanto emerso dalla Conferenza Stampa in merito alla nuova manovra 2024, non sono previsti per il nuovo anno dei rinnovi riguardante il Superbonus. In particolare, con l’arrivo del nuovo anno verranno definitivamente eliminati lo sconto in fattura e la cessione di credito. Di conseguenza, per poter usufruire degli incentivi attualmente attivi, è necessario terminare i lavori edilizi entro il 2023.

Lo sconto in fattura e la cessione di credito hanno comunque garantito diversi vantaggi. Il primo ha consentito l’accesso immediato alla detrazione in quanto applicato in modo diretto dal fornitore. Il secondo ha consentito, invece, il trasferimento del vantaggio su altri soggetti di riferimento e legati al beneficiario principale.

Con l’arrivo del nuovo anno, il bonus non verrà rinnovato e, inoltre, non sono previste alcun tipo di proroghe per i condomini. Nei mesi a venire, infatti, l’aliquota del bonus calerà man mano fino a raggiungere il 65% e il 50%. In particolare, il governo ha deciso di prendere questa decisione per via dell’elevato numero di frodi registrate e il grande costo economico che ha avuto il bonus per il governo. Ecco maggiori dettagli a riguardo.

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Come cambierà il Superbonus nel 2024? Ecco cosa sapere

Come già specificato, con l’arrivo del nuovo anno, si prospettano diversi cambiamenti in merito al Superbonus. In particolare, si evince come non sarà più possibile usufruire dello sconto in fattura e della cessione di credito tranne nei casi in cui si debbano terminare gli interventi edilizi entro l’anno 2023.

Inoltre, è bene evidenziare che, a partire da Gennaio 2024, l’aliquota di riferimento calerà dal 90% al 70% per quanto concerne i condomini. E, in aggiunta, questa subirà un ulteriore calo con l’arrivo del 2025, arrivando al 65%. Di conseguenza, si evince come il supporto con aliquota pari al 110% rimarrà tale sono fino alla fine dell’anno corrente. Eppure, anche in questo caso, a poter accedere sono esclusivamente le strutture unifamiliari con interventi edilizi conclusi per il 30% entro settembre 2022.

Si evince come, man mano, l’obiettivo del governo è quello di mettere da parte il Superbonus fino a eliminarlo completamente. Questa decisione è strettamente collegata al grande costo sostenuto dallo stato per mantenere attivo l’incentivo. Si tratta di cifre spropositate, considerando che il bonus è costato almeno due mila euro per ogni italiano.

Inoltre, un altro motivo che ha spinto il governo ad accantonare il bonus è l’elevato numero registrato di frodi fiscali. Nonostante tali aspetti negativi, è comunque importante evidenziare che il Superbonus ha consentito uno sviluppo positivo del settore edilizio italiano. Il governo, infatti, prospetta di sostituirlo con altri interventi più mirati e specifici per l’ottimizzazione del territorio nazionale.

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