Spesso la ristrutturazione del bagno è un intervento inevitabile. Quando si acquista una nuova casa questa stanza viene quasi sempre trasformata. Tuttavia, anche la manutenzione del bagno nel corso degli anni può essere importante, perché in questa stanza ci sono diversi impianti da controllare.
Quando si decide di procedere con la ristrutturazione del bagno si deve essere preparati al fatto che per alcuni giorni, con molta probabilità, il bagno non sarà utilizzabile. Questo è solo una delle tante questioni che chi intende ristrutturare deve essere pronto ad affrontare.
Il bagno è una delle stanze più importanti della casa, la sua ristrutturazione implica la conoscenza di diversi aspetti e la cura di dettagli, che solo una buona programmazione può risolvere.
Ristrutturare il bagno: manutenzione ordinaria e straordinaria
Il bagno è una stanza funzionale ed insieme alla cucina, è quella dove sono presenti la maggior parte degli impianti. Questo significa che il cantiere sarà vissuto da più squadre di operai: muratori, idraulici ed elettricisti. Ovviamente durante la ristrutturazione gli operai alterneranno la presenza in cantiere a seconda delle fasi dell’intervento. Come tutte le opere di ristrutturazione la presenza in cantiere degli stessi è coadiuvata dalla stesura di un cronoprogramma, redatto da coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e seguito dallo stesso direttore dei lavori.
Il cronoprogramma è un documento tecnico, molto sintetico su cui vengono riportate le opere da eseguire e i tempi per realizzarle.
Quando si parla di ristrutturazione del bagno si deve distinguere tra manutenzione straordinaria e ordinaria. In termini generali, si considerano manutenzione ordinaria, gli interventi di tipo conservativo. Per cui nel bagno sono intese come tali le opere utili a mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti. Invece, si definisce manutenzione straordinaria, secondo T.U. dell’Edilizia, un intervento che comprende tra le altre cose anche la realizzazione o l’integrazione di servizi igienico sanitari e tecnologici. Perciò nel caso di un’intervento di manutenzione straordinaria di un bagno, i lavori previsti sono:
- il rifacimento del massetto,
- la sostituzione degli impianti idraulici ed elettrici,
- la realizzazione della nuova pavimentazione,
- il rivestimento,
- la sostituzione dei sanitari.
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I passaggi della ristrutturazione
Come nella ristrutturazione di un appartamento anche durante la ristrutturazione di un bagno ci sono delle fasi ben precise che si susseguono.
Il primo step è ovviamente la demolizione. Una fase che ha una durata abbastanza limitata, di massimo un paio di giorni se non ci sono pareti da demolire. La manutenzione straordinaria prevede la demolizione della pavimentazione, del battiscopa annesso e del sottostante massetto, la demolizione dei rivestimenti e di tutte le superfetazioni presenti. Ossia i vecchi sanitari, le rubinetterie, i lavabi e i vecchi impianti elettrici e idraulici. Se si vive in condominio questa fase può risultare molto rumorosa. Per evitare incomprensioni con i vicini, conviene sempre segnalare all’amministratore l’inizio dei lavori, così come è consigliato apporre un cartello all’ingresso, per avvertire gli altri inquilini.
Completata la demolizione si passa al disegno delle tracce degli impianti idraulici ed elettrici. Le tracce devono essere fate direttamente sui muri e identificano la posizione di tutti gli elementi: wc, lavabo, bidet colonna doccia o vasca. Ma anche i punti luce e la posizione di tutti gli interruttori dell’impianto elettrico.
Completata questa fase, idraulico ed elettricista, posano gli impianti che il muratore andrà successivamente a fissare rifacendo l’intonaco alla stanza. Terminata questa fase si passa a rifare il massetto, che conterrà i tubi nel nuovo impianto idraulico. Il massetto dovrà essere perfettamente livellato e solo quando sarà completamente asciutto vi si potranno posare i pavimenti. Subito dopo si passa alla posa dei rivestimenti e alla tinteggiatura di tutte quelle superfici non piastrellate.
I dettagli da non tralasciare
L’ultima fase è quella della posa dei sanitari e del collaudo. Wc, bidet, lavabo, doccia e rubinetteria devono essere montati dall’idraulico, che ha anche il compito di eseguire il collaudo finale di ogni terminale idro-sanitario, del box doccia e del lavabo. Collaudo che se ci sono state modifiche all’impianto elettrico deve fare anche l’elettricista, così come entrambi devono fornire la dichiarazione di conformità degli impianti eseguiti.
In media la durata dei lavori per la ristrutturazione di un bagno va dai 10 ai 15 giorni lavorativi.
Durante questi giorni la casa sarà un cantiere. Perciò, se si hanno due bagni si può anche pensare di continuare a vivere nel proprio appartamento, altrimenti conviene pensare ad una soluzione alternativa, come spostarsi da parenti o amici per qualche giorno.
Per quanta cura e attenzione si possano prestare, vivere in un cantiere significa stare in un’ambiente di lavoro, dove polvere e rumori molesti sono inevitabili. Ovviamente sia che si decida di restare nell’appartamento o di spostarsi temporaneamente, il consiglio è quello di proteggere le superfici dei mobili più preziosi con del pluriball e ricoprire gli imbottiti con i tessuti.
Prima di iniziare i lavori è bene anche pensare a dove gli operai potranno depositare temporaneamente le macerie prima di trasportarle in discarica e dove stoccare i nuovi materiali di rivestimenti e i sanitari prima che vengano posati.
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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Secondo quanto rilevato a giugno 2022 dall’Osservatorio Findomestic emerge un ulteriore calo per il secondo mese consecutivo per quello che riguarda la propensione degli italiani ad acquistare casa, settore che registra un – 11,9%. Tendenza in negativo anche la percentuale di chi intende spendere per ristrutturare la casa (-8,5%)
- Secondo i dati del rapporto “I.t.a.l.i.a.-Geografie del nuovo made in Italy“- realizzato da Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison sono 946- i prodotti del Made in Italy che si attestano ai primi posti nell’export mondiale. Tra i prodotti sul podio del saldo commerciale italiano le piastrelle di ceramica verniciate o smaltate (2,5 miliardi).
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