Aziende leader in Italia in soluzioni di stoccaggio alimentare sostenibile

aziende stoccaggio alimentare sostenibile

Nell’epoca attuale, in cui la sostenibilità ambientale è diventata una priorità globale, le aziende di stoccaggio alimentare stanno giocando un ruolo sempre più importante nella trasformazione del sistema alimentare verso pratiche più responsabili e rispettose dell’ambiente.

Lo stoccaggio alimentare sostenibile non è solo una tendenza, ma una necessità imperativa nel contesto di sfide ambientali come il cambiamento climatico, la deforestazione e la perdita di biodiversità. Scopri quali sono le migliori aziende stoccaggio alimentare sostenibile in Italia.

La rivoluzione dello stoccaggio alimentare sostenibile

La rivoluzione dello stoccaggio alimentare sostenibile si basa su un approccio olistico che abbraccia diversi aspetti della catena di approvvigionamento alimentare. Queste aziende non si limitano semplicemente a immagazzinare e distribuire alimenti, ma si impegnano attivamente a ridurre l’impatto ambientale di queste attività attraverso l’adozione di pratiche e tecnologie innovative.

Uno degli elementi chiave della sostenibilità nello stoccaggio alimentare riguarda l’imballaggio. Le aziende si stanno muovendo verso l’uso di materiali biodegradabili e compostabili per i loro imballaggi, riducendo così la dipendenza dalla plastica e altri materiali non sostenibili. Questo non solo contribuisce a ridurre i rifiuti di imballaggio, ma anche a mitigare l’inquinamento ambientale causato dalla plastica.

Inoltre, le aziende di stoccaggio alimentare sostenibile investono in sistemi di energia rinnovabile per alimentare le loro strutture, riducendo così l’impatto delle loro operazioni sull’ambiente. L’utilizzo di fonti energetiche pulite come il solare o l’eolico non solo aiuta a ridurre le emissioni di gas serra, ma può anche portare a una maggiore autonomia energetica e a una riduzione dei costi a lungo termine.

Allo stesso tempo, queste aziende adottano pratiche di gestione della catena del freddo più efficienti, che consentono di ridurre le perdite e gli sprechi di cibo durante la distribuzione. Attraverso l’uso di tecnologie avanzate e sistemi di monitoraggio, le aziende possono garantire che gli alimenti vengano conservati correttamente e trasportati in modo sicuro, riducendo al minimo gli scarti e migliorando la sostenibilità dell’intera catena di approvvigionamento alimentare.

aziende stoccaggio alimentare sostenibile
Shutterstock

Aziende leader nel stoccaggio alimentare in Italia: ecco alcuni esempi

Quali sono le migliori aziende stoccaggio alimentare sostenibile?

Bolton Group tra le aziende stoccaggio alimentare sostenibile

Bolton Group, una delle aziende multinazionali familiari italiane di punta, ha recentemente affrontato sfide ambiziose nel rendere il suo packaging più sostenibile. Con oltre 70 anni di esperienza nell’industria alimentare, per la casa e per la cura della persona, Bolton Group vanta un portafoglio di marchi di fama internazionale, tra cui Rio Mare, Simmenthal, Smac, Deox, Borotalco e Neutro Roberts.

Eleonora Venturini, CSR Manager Home&Personal Care di Bolton Group, ha sottolineato l’importanza della circolarità delle risorse per l’azienda: “Se guardiamo al ciclo di vita di un prodotto per la pulizia della casa o per la cura della persona, notiamo che gli impatti maggiori stanno nella fase a monte e nella fase a valle. È fondamentale come disegniamo il nostro prodotto, i materiali scelti, gli ingredienti utilizzati e la possibilità che possa essere reimmesso nel circolo alla fine del suo utilizzo e che sia reso riciclabile. Per questo, in termini di packaging, ci siamo dati degli obiettivi molto sfidanti”.

Ruffino

L’azienda vinicola Ruffino, con una storia che affonda le radici nel 1877 e una solida presenza attuale che conta su 240 dipendenti e oltre 1200 ettari di terreno, sta emergendo come un esempio luminoso di come vino e sostenibilità possano andare di pari passo.

Attraverso la sua evoluzione, Ruffino ha abbracciato un impegno crescente verso la sostenibilità, non solo ambientale ma anche sociale e culturale. Il Presidente e AD, Sandro Sartor, sottolinea come la responsabilità verso la terra e le generazioni future sia un fulcro della loro missione, trasformandoli da meri proprietari a custodi attenti dei loro vigneti. L’azienda si è posta l’ambizioso obiettivo di diventare un “brand of purpose” entro il 2025, con un programma articolato intorno a Rufino Cares, focalizzato su pilastri quali la sostenibilità ambientale, l’educazione al bere responsabile, l’impegno verso le comunità svantaggiate e l’uguaglianza di genere.

Un aspetto chiave di questo impegno è il progetto di eco-design del packaging, che mira a ridurre l’impatto ambientale senza compromettere la qualità del prodotto. Eliminando il superfluo e riducendo il peso e lo spessore delle bottiglie, Ruffino ha dimostrato un impegno concreto nel ridurre il consumo di risorse e nel favorire un ciclo di vita più sostenibile per i propri prodotti. Questa iniziativa non solo risponde alle crescenti aspettative dei consumatori orientati alla sostenibilità, ma riflette anche un approccio globale e responsabile che caratterizza il marchio Ruffino.

Ferrero

Lavorare per un futuro più sostenibile è diventato un obiettivo cruciale per molte aziende, tra cui la rinomata Ferrero. L’azienda sta attualmente concentrando i suoi sforzi su tre principali filoni di azione, delineando una strategia completa volta a ridurre l’impatto ambientale del suo packaging e promuovere pratiche di riciclo più efficaci.

Il primo filone di lavoro riguarda la riprogettazione dei materiali e delle confezioni, con l’obiettivo di rendere iconiche linee di prodotti più sostenibili. Per fare ciò, Ferrero ha sviluppato le “Ferrero Sustainability Guidelines”, linee guida specifiche per il packaging, basate su indicazioni fornite da associazioni di settore come RecyClass e Forever Green. Queste linee guida forniscono criteri chiari per la progettazione di materiali più riciclabili e sostenibili, contribuendo così a ridurre l’impatto ambientale delle confezioni.

Il secondo filone riguarda la selezione del riciclo, un passaggio fondamentale per garantire che i materiali progettati per essere riciclati possano effettivamente raggiungere la corretta filiera di riciclo. Per facilitare questo processo, Ferrero sta esplorando l’implementazione di etichette informative o QR Code sulle confezioni, fornendo ai consumatori indicazioni chiare su come differenziare correttamente i materiali. Tuttavia, la sfida risiede nella variazione delle legislazioni nazionali, che richiedono un adattamento delle indicazioni fornite in base alle normative di ciascun Paese.

Infine, il terzo filone si concentra sull’utilizzo effettivo della materia prima seconda ottenuta dal riciclo. Questo implica l’implementazione di progetti che promuovano l’utilizzo di materiali riciclati nelle confezioni dei prodotti. Un esempio tangibile di questa strategia è rappresentato dal passaggio dell’intera gamma di bottiglie di Estathè al 100% di contenuto riciclato nell’ultimo anno, dimostrando così un impegno concreto verso l’economia circolare e la riduzione degli sprechi.

aziende stoccaggio alimentare sostenibile
Unsplash

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts