Gran parte del patrimonio edilizio italiano di vecchia generazione è frutto di una normativa antisismica poco incisiva, di una progettazione approssimativa e non lungimirante e di una mappatura del territorio nazionale che, fino al 2003, considerava ancora diverse zone a basso rischio sismico.
Rientrano in questa categoria di edifici anche i capannoni prefabbricati in calcestruzzo armato, i quali, se edificati prima del 2008, possono risultare del tutto inadeguati a sopportare le sollecitazioni derivanti da un sisma.
Capannoni industriali: il ruolo della riqualificazione sismica nella tutela della struttura
La riqualificazione sismica di un capannone industriale è un processo indispensabile per migliorare il comportamento di una struttura esistente di fronte a un’azione tellurica. Tale intervento, che permette di adeguare l’edificio alla normativa vigente in tema di antisismica, offre l’opportunità di tutelare l’opera e il suo contenuto, evitando tutte quelle spiacevoli conseguenze che possono scaturire dalle onde generate da un terremoto.
Le Norme Tecniche per le Costruzioni 2008 (D.M.14/01/2008) hanno affrontato definitivamente il problema della sicurezza degli edifici, stabilendo standard progettuali più restrittivi per i nuovi fabbricati e introducendo il tema degli interventi di recupero sismico per i capannoni esistenti. Riqualificare sismicamente un capannone in calcestruzzo armato permette di eliminare le vulnerabilità presenti nella struttura, così da preservarla da ogni genere di criticità alla luce dell’elevato rischio sismico del territorio italiano.
Naturalmente le aziende specializzate nel retrofit antisismico – una delle più qualificate è per esempio la bergamasca Seriana S.p.A. – Seismic Reinforcements – operano attraverso un approccio che permette di calibrare ogni intervento su misura della specifica riqualificazione: si parte dalla cosiddetta analisi del rischio sismico fino alla progettazione delle migliori soluzioni di engineering, tenendo conto che ogni capannone richiede sistemazioni dipendenti dalle azioni sollecitanti sui vincoli.
Per saperne di più, è possibile consultare l’approfondimento “Riqualificazione sismica: come abbiamo migliorato la sicurezza delle aziende“, a cura di Seriana S.p.A..
La riqualificazione sismica di capannoni industriali tra funzionalità, operatività e sicurezza
Un intervento di retrofit antisismico per capannoni industriali rientra anche in quelle procedure essenziali per il miglioramento della sicurezza negli ambienti professionali. Il D.Lgs 81/2008, ovvero il Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, annovera tra i potenziali rischi ambientali che potrebbero compromettere il benessere dei collaboratori anche l’effetto di un eventuale scuotimento sismico, regolando le azioni a carico del datore di lavoro in termini di sicurezza e politiche di prevenzione.
La riqualificazione sismica, di conseguenza permette di tutelare il benessere di tutti gli individui che quotidianamente frequentano l’ambiente, anche se è fondamentale sottolineare l’importanza che può avere nel prevenire eventuali situazioni di dissesto o danneggiamento che potrebbero causare un’inevitabile interruzione del ciclo di produzione.
Inoltre, preservando la struttura da crolli e rotture, un intervento di riqualificazione sismica aiuta a proteggere anche il contenuto del capannone, tutelando il valore di macchinari, di attrezzature e di ogni genere di impianto adoperato ai fini produttivi.
Di conseguenza, sebbene un’accurata analisi del rischio sismico esistente e il corrispondente intervento di messa in sicurezza possano sembrare a prima vista poco rilevanti, grazie alla loro capacità di preservare l’azienda dai danni strutturali o dal collasso derivanti dall’azione di un terremoto, sono da intendersi come un vero e proprio investimento per il futuro dell’impresa.
Naturalmente, affidandosi a una squadra di tecnici specializzati nella riqualificazione sismica, è possibile far sì che tutti gli interventi siano condotti senza alcuna interferenza con le normali attività dell’azienda. La scelta di realtà che si occupino specificatamente di retrofit antisismico industriale permette ad esempio di beneficiare di interventi H24, pianificati tenendo conto delle esigenze delle imprese e delle loro diverse attività produttive.
Una riqualificazione sismica di tipo professionale, inoltre, può essere condotta nel rispetto delle strutture, dei layout e degli impianti esistenti, senza che siano necessari smontaggi, demolizioni o spostamenti. Infine, ogni sistemazione è sempre eseguita prevedendo accurate operazioni pulizia durante e dopo l’intervento, per preservare l’ambiente aziendale dallo sporco e da ogni genere di disagio.