Aumento tasse Superbonus per chi vende la casa ristrutturata

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Secondo le ultime novità dal governo, si prospetta un aumento tasse Superbonus per chi vende la casa ristrutturata con il 110%. Ecco cosa sapere nello specifico.

Aumento tasse per chi vende la casa ristrutturata con il Superbonus 110%: ecco cosa sapere

Tra le proposte abbozzate nella nuova legge di Bilancio, vi è la possibilità di penalizzare con delle tassazioni superiori coloro che decidono di sfruttare gli incentivi fiscali per poi vendere l’abitazione di riferimento. Si tratta di un’iniziativa che parte con l’obiettivo di incentivare un calo delle vendite speculative degli immobili ristrutturati tramite Superbonus 110%. In aggiunta, però, è bene specificare che tale tassazione, pari al 26%, non verrà applicata in tutti i casi. Sono esclusi, infatti, sia le prime case sia le abitazioni ereditate. Ecco maggiori dettagli e informazioni in merito alla nuova proposta legge.

Novità Superbonus 110%: nuove tasse per chi vende la casa ristrutturata

Tra le ultime novità del Superbonus proposte nella nuova Legge di Bilancio, vi è la possibilità di aumentare le tasse per coloro che sfruttano l’agevolazione del 110% per poi vendere l’abitazione. In particolare, si evince come, se il prezzo della vendita risulta maggiore in rapporto agli interventi eseguiti direttamente con il bonus, la differenza viene definita come plusvalenza, per cui sarà oggetto di tassazione. Quest’ultima farà riferimento all’imposta sostitutiva del reddito, per cui raggiunge la percentuale del 26%.

Infine, però, è bene specificare che non saranno coinvolte nella tassazione del 26% ne le prime case e neanche le strutture immobiliari che sono state ereditate. In aggiunta, la cessione deve essere registrata nel primi cinque anni di lavori.

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Cosa dice la bozza dell’articolo 18 della Legge di Bilancio?

Alle plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso di beni immobili, in relazione ai quali il cedente o gli altri aventi diritto abbiano eseguito gli interventi agevolati, che si siano conclusi da non più di cinque anni all’atto della cessione, esclusi gli immobili acquisiti per successione e quelli che siano stati adibiti ad abitazione principale del cedente o dei suoi familiari per la maggior parte dei cinque anni antecedenti alla cessione o, qualora tra la data di acquisto o di costruzione e la cessione sia decorso un periodo inferiore a cinque anni, per la maggior parte di tale periodo, si può applicare l’imposta, sostitutiva dell’imposta sul reddito.

Quali sono gli obiettivi del governo con tale nuova misura?

Come evidenziato nell’articolo 18 della bozza della nuova Legge di Bilancio, chi desidera vendere la casa ristrutturata con sconto in fattura o cessione di credito per mezzo del Superbonus dovrà pagare delle tasse maggiori. Di conseguenza, lo Stato avrà la possibilità di recuperare una parte dei soldi retribuiti con il bonus.  L’obiettivo di tale manovra, nello specifico, è quello di indurre una diminuzione delle vendite speculative di immobili ristrutturati tramite il bonus.

Nel caso in cui il testo bozza venga approvato in modo ufficiale, la tassazione verrà applicata direttamente a partire dalla data primo gennaio 2024. A non essere introdotte saranno le prime case e le abitazioni ereditate se sono state oggetto di ristrutturazione con Superbonus.

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Cosa cambierà con la nuova tassazione? Ecco cosa sapere a riguardo

Secondo quanto emerso dagli aggiornamenti, le cessioni con guadagno relative alle abitazioni acquistate o ricevute in donazione durante un arco temporale inferiore di 5 anni, vengono considerata come plusvalenze. Queste, di conseguenza, sono sottoposte alla tassazione del 26%. Per calcolare la tassazione, in particolare, si procede considerando la differenza tra quanto viene guadagnato dalla vendita dell’immobile e il prezzo di acquisto del medesimo. Di seguito, si procede andando a sommare tutte le spese relative all’immobile come, per esempio, i costi di ristrutturazione o di ottimizzazione energetica. Queste ultime consentono, in modo automatico, di ridurre la differenza che si viene a creare con il prezzo delle vendite.

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