Aumento bolletta dell’acqua: prezzi sempre più alti a Torino

aumento bolletta dell'acqua

Secondo gli ultimi aggiornamenti, in particolare dopo uno studio condotto da Cittadinanzattiva, si è evidenziato come rispetto l’anno precedente il costo dell’acqua sia nettamente aumentato.

Scopri di seguito maggiori aggiornamenti e dettagli in merito all’aumento della bolletta dell’acqua e tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Aumento bolletta dell’acqua: dettagli e informazioni a riguardo

Secondo uno studio condotto da Cittadinanzattiva tenendo in considerazione i dati Istat, è emerso come la bolletta dell’acqua sia sempre più cara per i cittadini. Nello specifico, i dati hanno evidenziato come, ogni famiglia di origini piemontesi nel 2023 ha speso per 420 euro per l’acqua.

Inoltre, è stato registrato un aumento della dispersione pari al 5,1% rispetto l’anno 2022. Invece, negli ultimi 5 anni l’aumento registrato è stato pari al 18,9%.

Dove si è verificato l’aumento della bolletta dell’acqua?

Secondo gli ultimi aggiornamenti, l’aumento della bolletta si è verificato in più dei due terzi dei capoluoghi di provincia in Italia. Nello specifico, ad essere principalmente colpita è la città di Vibo Valentia, che ha registrato un aumento pari al 16%. Un’altra zona fortemente colpite sono Isernia con un vero e proprio raddoppio della bolletta rispetto l’anno 2019.

Tra i capoluoghi più cari spicca Frosinone, con una spesa annuale pari a 867 euro, mentre Milano e Cosenza si distinguono come due tra le città più economiche, con un media di 184 euro.

In genere, parlando di regioni d’Italia, la più cara si registra essere la Toscana, mentre la meno cara il Molise. Segnano rispettivamente la prima un costo medio di 732 euro, la seconda un costo medio di 226 euro.

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News e informazioni emerse dallo studio di Cittadinanzattiva

L’osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva ha pubblicato un report in merito al servizio idrico d’Italia. Il report è stato presentato martedì 19 marzo 2024, durante l’evento “Cara acqua, una risorsa da risparmiare e tutelare”.

Un aspetto evidenziato dallo studio, riguarda la differenza fra i diversi capoluoghi di una singola regione. Ad esempio, nella regione Piemonte si registra un variazione che va da 533 euro di Biella a 359 euro di Novara.

Nello specifico, lo studio ha deciso di esaminare tutte le tariffe relative al servizio idrico dei capoluoghi della provincia nel 2023. Per fare ciò si è preso come punto d’esame una famiglia composta da una media di tre persone che ha registrato un consumo annuo di 182 metri cubi.

Nel caso in cui il consumo fosse pari a 150 metri cubi, invece, la famiglia potrebbe avere almeno il 27% di risparmio, con una media di 101 euro in meno.

Cosa è emerso dai dati Istat sulla dispersione idrica?

Secondo quanto emerso dai dati Istat relativi all’anno 2020, la dispersione idrica presenta una media pari a 36,2% per quanto riguarda i capoluoghi di provincia e di 42,2% per quanto concerne il territorio complessivo d’Italia.

Nell’area Sud dell’Italia e nelle isole, accade che grande quantità di acqua, in particolare più della metà dei volumi immessi in rete è soggetta a dispersione continua. Eppure, è bene evidenziare che la situazione varia in base al territorio. Ad esempio, nella regione del Piemonte si passa da un 52,7% in Verbania ad un 12,8% in Biella.

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