Aumenti di luce e gas: ecco come far fronte ai rincari

Fine del mercato tutelato

Aumenti di luce e gas: ecco come far fronte ai rincari

Secondo le stime, rispetto al 2019 i primi mesi del 2022 hanno comportato un aumento delle bollette di luce e gas di 44,8 miliardi in totale, di cui 15,4 miliardi per le utenze familiari.

I rincari, sono stati subiti allo stesso modo sia dai clienti del mercato di maggior tutela (per via delle tariffe che cambiano regolarmente ogni trimestre in base alle decisioni dell’ARERA), sia dai clienti del mercato libero, per via dell’aumento del costo della materia prima. Sono, invece, “al riparo” da aumenti coloro che hanno un’offerta a tariffa bloccata, che non dipende, cioè, dall’andamento del mercato.

1. Valutare altre offerte

Il primo metodo per difendersi dagli aumenti è quello di valutare le offerte gas e luce proposte dai diversi fornitori. Infatti, non è detto che le forniture attive siano adeguate alle proprie esigenze di consumo.

Come già visto in precedenza, è possibile rivolgersi sia al mercato di maggior tutela, sia di optare per il mercato libero e ciò permette di individuare il contratto di fornitura più conveniente a seconda delle proprie abitudini. Passare ad un altro fornitore è un’operazione semplice (e gratuita): basta sottoscrivere il contratto di fornitura in sede, telefonicamente oppure online. Il nuovo gestore, poi, si occuperà di comunicare la variazione al vecchio gestore.

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2. Le tariffe flat

Un altro modo per contenere i rincari è optare per una tariffa flat. Si tratta di un sistema di tariffazione che include gas e luce in un’unica bolletta.

In genere, le bollette vengono erogate in base ad un consumo stimato, ed in maniera costante, per non ritrovarsi delle bollette particolarmente salate ad esempio in corrispondenza dei mesi invernali, quando si consuma in genere più gas. Un ulteriore vantaggio, in questo caso, è la possibilità di avere tutto sotto controllo mediante una bolletta sola.

3. Cambiare le proprie abitudini

Per delle bollette più leggere, è importante anche modificare le proprie abitudini di consumo. In primo luogo, è necessario utilizzare gli elettrodomestici che consumano di più solo se strettamente necessario e a pieno carico.

È fondamentale, inoltre, scegliere quelli a risparmio energetico, leggendo bene l’apposita etichetta che riporta la classe energetica. Quando i dispositivi elettronici non sono in funzione, poi, è necessario spegnerli correttamente, facendo attenzione a non lasciarli in stand-by.

Per quanto riguarda il gas, invece, è possibile iniziare dai metodi di cottura, utilizzando la pentola a pressione per le preparazioni più lunghe ed i coperchi per far bollire l’acqua più in fretta, riducendo gli sprechi. Ovviamente, è necessario anche gestire al meglio la temperatura degli ambienti, regolando la caldaia secondo necessità.

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4. Attivare l’addebito diretto sul conto corrente

Alcuni fornitori, propongono degli sconti per chi attiva la domiciliazione delle utenze sul conto corrente. Inoltre, in questo modo si risparmia il costo di transazione dovuto al pagamento delle bollette presso gli sportelli, ma soprattutto si risparmia tempo prezioso. Nessuna fila, niente attese. In più, con l’attivazione del pagamento SDD, non si corre il rischio di dover pagare delle more salate dovute al pagamento in ritardo delle utenze, per via di eventuali dimenticanze.

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