Pritzker Architecture Prize 2018 assegnato all’architetto Doshi
Il Pritzker Architecture Prize, ovvero, il Premio nobel dell’architettura che viene assegnato ogni anno al più innovativo, talentuoso architetto in vita, per il 2018 va a Balkrishna Doshi. Un architetto indiano di 90 anni le cui opere architettoniche, così come definite dalla giuria, “rispettano la cultura orientale pur migliorando al contempo la qualità della vita in India”, inoltre, ha “creato architetture serie, mai vistose e mai alla rincorsa delle mode del momento. Ha progettato edifici per pubbliche amministrazioni, istituzioni culturali e per la formazione ed edifici residenziali con un profondo senso di responsabilità”.
Per la prima volta il premio attraversa i confini territoriali e approda in India finendo tra le mani di questo prestigio e umile uomo. Un influencer dell’architettura, nonché esempio per studenti, professionisti ed esperti del settore. Nasce dalla scuola di uno dei maestri più grandi dell’architettura contemporanea, Le Corbusier, e nel tempo si è distinto creando opere che si allontanavano da un’India tradizionalista ma che la rispettavano con riverenza, creando così architetture sostenibili d’avanguardia.
“Le mie opere sono un’estensione della vita, della filosofia e dei miei sogni, che mi hanno portato a creare una stanza del tesoro per lo spirito architettonico“. Con questo rispetto verso il mondo complesso dell’architettura, Doshi, nell’arco della sua vita ha creato opere che entravano in stretta relazione con l’ambiente circostante, creando così un dialogo che metteva in relazione tra loro architettura, clima, paesaggio e contesto urbano.
Tra le opere più importanti, inserite nel panorama degli insediamenti low cost troviamo il Life Insurance Corporation Housing di Ahmedabad (1973) e l’Aranya Low Cost Housing di Indore (1989).
La premiazione si svolgerà a Toronto, Canada, in primavera e come tutti gli anni ci sarà un premio in denaro di 100 mila dollari, un riconoscimento cartaceo e una medaglia in bronzo.
Giuria
La commissione di quest’anno è composta da:
Kazuyo Sejima (Premio Pritzker 2010)
Glenn Murcutt (Premio Pritzker 2002)
Stephen Breyer (U.S. Supreme Court Justice)
André Corrêa do Lago (critico di architettura, curatore e Ambasciatore del Brasile a Tokyo)
Lord Palumbo (architectural patron, Chairman Emeritus of the Trustees, Serpentine Galleries)
Richard Rogers (Premio Pritzker 2007)
Wang Shu (Premio Pritzker 2012)
Benedetta Tagliabue (architetto e direttore dello studio EMBT Miralles Tagliabue)
Ratan N. Tata (Chairman Emeritus of Tata Sons)
Martha Thorne (Direttrice del Pritzker Prize e Dean dell’IE School of Architecture and Design)
Ph.D. Arch. Antonio Ippolito