E’ stato presentato ufficialmente il progetto del Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2018 lo scorso 20 febbraio presso Sala Spadolini, MiBACT a Roma. Il titolo del padiglione – curato dall’architetto Mario Cucinella – sarà, come già anticipato, Arcipelago Italia. Progetti per il futuro dei territori interni del Paese.
Il progetto di allestimento è stato pensato come un viaggio lungo l’Arcipelago Italia con l’obiettivo di trasmettere ai visitatori della mostra l’anima di questi luoghi, “the spirit of the place”, ma anche di proiettarli in un viaggio verso il futuro: partendo dallo stato di fatto si propone una riflessione su temi di attualità quali le periferie, il post-terremoto, le aree dismesse, gli scali ferroviari e la mobilità.
Il padiglione non sarà una semplice esposizione di progetti e buone pratiche, ma vuole proprio puntare su una riflessione utile alle comunità dei luoghi trattati tramite una ricerca applicata che riesca a trasformare le analisi condotte in proposte concrete: una reale opportunità per l’Italia.
Il curatore Mario Cucinella ha coinvolto in questa sfida un collettivo interdisciplinare con architetti, urbanisti, esperti della progettazione partecipata, fotografi, rappresentanti delle università locali ed altri consulenti, chiedendo loro di lavorare su cinque aree strategiche per il rilancio dei territori interni del Paese, attraverso lo sviluppo di progetti sperimentali che possano diventare strumento di discussione e ausilio anche per comunità e amministratori locali. Gli esiti di questo processo saranno raccontati nell’ambito del Padiglione Italia 2018.
Le cinque aree individuate, in cui sono state già avviate iniziative specifiche e attività di coinvolgimento con cittadini e stakeholder, sono: la Barbagia con la piana di Ottana, nella regione centrale della Sardegna, che si estende lungo i fianchi del massiccio del Gennargentu; la Valle del Belice con focus su Gibellina, nella Sicilia occidentale, in provincia di Trapani; Matera nella sua relazione con la Valle del Basento; il Cratere e Camerino con la zona dell’Italia Centrale colpita dal terremoto del 2016; l’Appennino Tosco-Emiliano con particolare attenzione al Parco delle Foreste Casentinesi.
In questi ultimi anni l’attenzione dell’architettura si è focalizzata invece sulle grandi opere nelle aree metropolitane, con più di 4000 comuni (il 60% del territorio nazionale e il 25% della popolazione) che rischiano di essere tagliati fuori. “In quest’ottica – ha dichiarato Cucinella – vogliamo dar voce a quel ricco e prolifico mondo dell’architettura empatica che si esprime in piccole azioni di miglioramento e di dialogo, capaci di affrontare il rapporto, ovviamente mai completamente risolto, tra la storia, il contemporaneo e il paesaggio. Soltanto così il lavoro degli architetti può tornare ad un ruolo di responsabilità sociale”.
“La ricerca condotta per il Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2018 – aggiunge Federica Galloni, Direttore Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del MiBACT e Commissario del Padiglione Italia – indaga grandi ambiti a partire da differenti punti di vista: sostenibilità e ambiente, inclusione sociale e condivisione dei patrimoni immateriali, terremoti e memoria collettiva, lavoro e salute, rigenerazione e creatività contemporanea. (…) Tutto ciò attribuendo valore centrale alla qualità di un’architettura costruita, che parta dal confronto e dal dialogo con le comunità per rispondere innanzitutto alle loro aspirazioni e desideri”.
Arcipelago Italia è in “coerenza assoluta” con l’azione intrapresa dal MiBACT in questi ultimi anni, – dall’appena concluso Anno dei Borghi a quello dei Cammini, solo per citare alcune esperienze – ha sottolineato il Ministro Franceschini, e nello stesso tempo sembra “inserirsi bene nel contesto di Freespace, in quanto non rappresenta semplicemente un nuovo motivo di compiacimento per l’eredità del passato, ma contribuisce a inquadrare meglio le caratteristiche del nostro spazio abitato”, ha indicato Paola Baratta, Presidente della Biennale di Venezia. Il MiBACT supporta Arcipelago Italia con un investimento di 600.000 euro, formalizzato con la consueta convenzione con la Fondazione La Biennale, ha precisato Federica Galloni – Direttore Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie Urbano e Commissario del Padiglione Italia –, che nella stessa occasione ha anche presentato il rapporto triennale della DGAAP, sul quale torneremo nei prossimi giorni.
Ogni mese della Biennale (giugno, luglio, ottobre e novembre) sarà dedicato all’approfondimento di un tema in coerenza con i contenuti emergenti di Arcipelago Italia, attraverso quattro workshop composti da tre tipi di attività: sessione plenaria, tavola rotonda e laboratori. I testi e le lettere di Giancarlo De Carlo saranno oggetto di incontri e letture che coinvolgeranno gli studenti delle università al fine di far conoscere il suo pensiero alle nuove generazioni.
Per ulteriori informazioni:
Programma del Padiglione Italia
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Serena Giuditta