Aprire un’azienda agricola è una decisione importante nella vita di un giovane imprenditore. Una scelta che richiede impegno e dedizione per poter raggiungere i traguardi prefissati. Ma come si apre un’azienda agricola? Vediamo cosa c’è da sapere.
Aprire un’azienda agricola: una scelta per la vita
Un momento di crisi economica nazionale avvia processi decisionali da parte di quei futuri giovani imprenditori a mettere in atto ciò che da tempo hanno pensato e sognato di fare. Aprire un’azienda agricola è a tutti gli effetti una scelta di vita: rappresenta grande impegno, dedizione, tanta curiosità e voglia di entrare in una realtà imprenditoriale che si differenzia dalle altre. È un percorso che richiede una serie di adempimenti burocratici e la conoscenza di eventuali criticità: solo avendo una buona strategia di progetto risulterà un’impresa vincente.
Aprire un’azienda agricola: costruire un progetto di sviluppo
Prima di iniziare qualsiasi attività è necessario avere le idee ben chiare sulla tipologia di imprenditore che si vuole diventare. C’è una certa differenza dall’essere imprenditore agricolo “tradizionale”, specializzato nella produzione in uno specifico comparto, rispetto all’essere un imprenditore agricolo “multifunzionale e pluriattivo”. Infatti, si andrà incontro a opportunità e scenari normativi differenti. Occorre dunque una strategia per individuare l’idea di impresa giusta: innovazione, vendita diretta, reti, territorio, qualità, agroenergie, agriturismo, fattoria didattica, ecc. Un’attenta analisi sulle giuste potenzialità porterà alla giusta strategia imprenditoriale.
Aprire un’azienda agricola: osservare il territorio, il mercato, i concorrenti e le normative vigenti
Non basta solo l’intuizione per poter individuare una scelta di vita così importante: bisogna studiare e analizzare diversi fattori. Un’idea d’impresa, se pur apparentemente vincente, va sempre accompagnata, prima, dopo e durante l’elaborazione, da un’analisi del mercato e della concorrenza.
Con la collaborazione dei giusti consulenti di settore è consigliabile analizzare i seguenti fattori:
- Capitale umano(competenze professionali, quale modello gestionale, quale forma giuridica).
- Capitale fisico(dimensioni aziendali, immobili disponibili e da acquisire, macchine e attrezzi).
- Offerta(massa critica, differenziazione prodotti e attività, qualità, diversificazione).
- Mercati(canali di vendita possibili, attività promozionali)
- Performance economica(redditività e costi)
È inoltre altrettanto opportuno valutare componenti esterne all’azienda sul piano:
- Istituzionale(normativa di riferimento, esistenza di reti formalizzate come consorzi, cooperative, strade del vino, ecc).
- Territoriale(dotazione infrastrutturale materiale e immateriale, disponibilità di servizi alle imprese agricole).
- Commerciale(canali distributivi locali, caratteristiche della domanda e dell’offerta).
- Competitivo: struttura della concorrenza e grado di concentrazione dell’offerta.
Aprire un’azienda agricola: verificare della fattibilità del progetto
Dopo aver fatto tutte le analisi e le osservazioni sul mercato e le diverse potenzialità su cui concentrarsi, è importante la vera e propria progettazione. Una volta definiti gli obiettivi da raggiungere e i risultati attesi, occorrerà individuare le risorse da realizzare e le strategie da implementare. Una volta trasformata l’idea in progetto, è, quindi, opportuno verificarne la fattibilità e la realizzabilità: si tratta di redigere, con l’aiuto di adeguati specialisti e professionisti, un Business Plan, in grado di conferire credibilità al progetto e consentire la richiesta di finanziamento pubblico o privato. Nel piano sarà analizzata la situazione di partenza, il progetto di sviluppo e la situazione attesa post investimento.
Aprire un’azienda agricola: ricerca della fonte di finanziamento
Redatto il piano economico e finanziario si potrà accedere alla ricerca delle fonti di finanziamento. Se si tratta di giovani imprenditori agricoli vi sono diverse misure e strumenti per favorirne l’insediamento, tra cui ad esempio il “subentro”, il premio di “primo insediamento”, piuttosto che i fondi stanziati dal Piano di Sviluppo Rurale. Per l’acquisto di un terreno è invece opportuno verificare la possibilità di richiedere un mutuo tramite ISMEA. Dopo aver individuato le fonti di finanziamento più idonee, è necessario leggere accuratamente il bando in questione per verificare l’effettiva esistenza dei requisiti soggettivi (rispetto al soggetto che si candida) e oggettivi (rispetto al progetto di investimento che si intende proporre).
Aprire un’azienda agricola: presentazione del progetto per il finanziamento pubblico
Dopo aver realizzato le analisi e i controlli necessari si può procedere alla presentazione del progetto attraverso apposita domanda corredata di Business Plan. In questa fase, in particolare, è consigliabile l’assistenza da parte di un CAA (Centro Autorizzato di Assistenza Agricola) e la consulenza di un professionista per la parte tecnica. La presentazione della domanda, tuttavia, pur avvenendo in maniera corretta, può non essere sufficiente a garantire il raggiungimento dell’obiettivo (finanziamento) in tempi brevi. Una delle criticità maggiori insite in questo passaggio è infatti rappresentata proprio dall’eccessiva lentezza delle pratiche burocratiche. Le procedure per accedere alle risorse dei Psr specificatamente dedicate ai giovani prevedono in media 275 giorni fra l’approvazione del programma e l’uscita del bando, 248 giorni tra la fine della raccolta delle domande e il decreto di concessione del contributo (istruttoria), tra i 18 e i 24 mesi per l’erogazione del contributo.
Aprire un’azienda agricola: presentazione del progetto per il finanziamento privato
Può risultare utile richiedere, invece, un finanziamento privato. In questo caso è possibile valutare i pacchetti e le agevolazioni messe a disposizione di CreditAgri. È quindi opportuno richiedere la consulenza dell’istituto per conoscere i prodotti finanziari più adatti e le migliori condizioni di accesso al credito.
Aprire un’azienda agricola: ricerca delle garanzie per accedere al credito
Come ogni richiesta di finanziamento, bisognerà offrire determinate garanzie, che andranno presentate alla banca di turno. Anche in questa fase, quindi, è consigliabile affidarsi alla consulenza di CreditAgri, in modo tale da poter individuare eventuali criticità e possibili soluzioni.
Aprire un’azienda agricola: realizzazione del progetto
Una volta accertata la sussistenza delle garanzie ed effettuata la richiesta di finanziamento, si passerà alla fase di concretizzazione del progetto. Delicato e cruciale questo passaggio risentirà inevitabilmente della preparazione, della capacità imprenditoriale, della creatività che il singolo riuscirà ad esprimere.
Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?
- L’agricoltura biodinamica ha una visione insolita di connessione in cui tutti gli elementi devono essere in equilibrio tra loro. L’azienda agricola non è più solo una realtà imprenditoriale ma agisce in funzione dell’ambiente circostante. Per mantenere questo equilibrio non vengono usati in alcun modo prodotti chimici e OGM. L’idea è quella di fornire al suolo e ai suoi prodotti nutrienti naturali ottenuti da processi di fermentazione, da minerali e decotti.
- L’agricoltura biologica non si avvale di agenti chimici. Per eliminare i parassiti si usano batteri naturali o insetti antagonisti invece dei classici pesticidi. Ottimi punti di riferimento a cui si ispira l’agricoltura biologica sono la fertilizzazione organica e le antiche rotazioni che consentono di arricchire il terreno.
- Parlando di produzioni integrateci si riferisce a insediamenti umani che cercano di somigliare in tutto agli ecosistemi naturali. L’obiettivo che si pongono vuole permettere di integrare i cicli naturali in un ambiente sostenibile ed equilibrato. La pratica agricola può raggiungere il massimo beneficio utilizzando al minimo lo spazio e l’energia (grazie alle fonti rinnovabili).
Credits immagine in evidenza: Shutterstock – Dusan Petkovic
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