Ampliare una fattoria in maniera moderna e armoniosa con l’ambiente circostante è un progetto sostenibile che sempre più architetti prendono in considerazione per risanare i territori abbandonati, specialmente al Sud. Ecco tutto quello che c’è da sapere per realizzare questo ambizioso lavoro.
Le fattorie sparse sul territorio italiano
In Italia, specialmente al Sud, le fattorie in rovina sono molteplici. Tali strutture sono sparse in mezzo alla campagna, lontane qualche chilometro dai centri abitati e tra di loro. Oggi, la maggior parte, ormai, è caratterizzata da cumuli di vecchie pietre, sulle quali molte volte è presente un’aspra vegetazione che ne provoca il degrado. Tuttavia, secoli fa gli agricoltori utilizzavano la fattoria, che di solito era posta al centro di un grande terreno coltivabile, per creare qualcosa di nuovo con i materiali naturali scovati nei dintorni. Tra i manufatti esemplificativi di questa tradizione per esempio, ci sono i forni artigianali in pietra, muretti o delle vere e proprie abitazioni a sé stanti.
Ampliare una fattoria con l’utilizzo di materiali naturali
Sempre più architetti si convertono al design sostenibile, portando avanti progetti nel pieno rispetto dell’ambiente. Ciò per eliminare completamente gli impatti negativi sulla natura attraverso un design intelligente e sensibile. Questa filosofia è stata applicata anche alla ristrutturazione e all’ampliamento di fattorie. Infatti, tra i progetti degni di nota c’è quello di Luca Zanaroli che dopo aver restaurato una vecchia fattoria in Puglia, si è cimentato nel riutilizzo delle rocce brunastre, e non solo, trovate nel terreno circostante tra gli ulivi e i cactus.
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Il progetto di ampliamento di Luca Zanaroli
L’architetto seguendo i dettami del green design e dell’upcycling, e grazie a una gestione attenta dei materiali locali finalizzata a progetti sobri ed eleganti, ha deciso di creare così, qualcosa di nuovo. Infatti, grazie ai sassi raccolti in prossimità della fattoria, ha creato una vera e propria casa in cui ospitare gli amici. Un edificio moderno e integrato armoniosamente nell’ambiente, rivestito completamente a secco, come tradizione vuole, con le pietre trovate nel terreno cicostante.
L’arredamento naturale degli spazi interni
Invece, per quanto riguarda l’arredamento degli spazi interni, non mancano elementi che fanno riferimento all’ambiente rurale circostante. Infatti, molti oggetti trovati nella campagna sono diventati elementi decorativi. I tronchi di legno per esempio, sono diventati tinozze in cui riporre gli attrezzi utili al lavoro nei campi, una scala in legno è diventata un porta asciugamani, mentre una vecchia mangiatoia è stata trasformata in un lavabo per il bagno. Per di più, anche un vecchio cancello arrugginito, messo a nuovo è stato utilizzato come testata per il letto. L’arredamento, infatti, nel complesso, trasmette un’atmosfera intima e vivace, grazie alla pura semplicità dei materiali, che si fonde in un insieme organico con l’ambiente.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Nel 2017 l’Agenzia del demanio, in collaborazione con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact)e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, aveva lanciato il progetto Cammini e percorsi ideato per recuperare oltre 100 immobili pubblici situati lungo i percorsi ciclopedonali e storico-religiosi che attraversano l’Italia.
- Oggi, invece, è attivo un programma che incentiva la creazione di nuove attività nei terreni agricoli italiani abbandonati che ha attirato molti giovani imprenditori agricoli. Infatti, la Banca delle Terre e l’Ismea (Istituto per i servizi per il mercato agricolo alimentare) hanno osservato che negli ultimi mesi, 1,709 “agricoltori di nuova generazione” hanno chiesto di acquistare terreni agricoli, oliveti e campi abbandonati o inutilizzati che coprono un totale di 10,000 ettari.
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