Alla scoperta di Imperia: la città, gli abitanti, cosa visitare e mangiare

gli abitanti

L’Appuntamento con l’Habitante Viaggiatore oggi vi accompagna ad Imperia: scopriamo insieme i luoghi e gli appuntamenti da non perdere per conoscere questa città e la sua provincia.

Alla scoperta della città di Imperia

Siamo in Liguria, tra la Riviera Ligure di Ponente e la Riviera dei Fiori, in un tratto di costa stretta tra le Alpi Marittime ed il Mar Ligure, qui si trova Imperia. Tipica città ligure, stretta tra il mare e le colline, nata per decreto reale nel 1923, fondendo insieme Oneglia e Porto Maurizio, separate dal torrente Impero, dal quale prende il nome. Una città da scoprire passeggiando a piedi tra i suoi carruggi, all’ombra dei portici. La zona di Oneglia è la parte più moderna, pur conservando le sue caratteristiche di piccolo borgo marinaro. Costruita nell’800, conserva le antiche case colorate dei pescatori e il Palazzo Doria, dove nacque l’ammiraglio Andrea Doria. Mentre Porto Maurizio è l’anima più antica di Imperia, caratterizzato da stradine e creuze, che si snodano sulla rocca in un labirinto ripido. Da qui si possono ammirare scorci molto suggestivi come la vista sul golfo dall’antico borgo medievale Parasio o il panorama dalla Loggia di Santa Chiara, con le colonne che si affacciano sul mare. Qui si trova anche la chiesa più grande della Liguria, il Duomo-Basilica di San Maurizio, splendido esempio in stile neoclassico, dove si possono ammirare affreschi, dipinti e sculture di alcuni dei maggiori artisti dell’Ottocento. Altro punto d’interesse in città è Piazza Dante, circondata da portici d’ispirazione neoclassica in cui domina il Palazzo del Cremlino, l’ex sede comunale della città. Poi la Collegiata di San Giovanni Battista, in stile tardo barocco genovese, e Villa Grock, una villa in stile liberty, che oggi ospita eventi, set cinematografici e il Museo del clown. E poi il Museo dell’Olivo, nato dalle collezioni dalla Famiglia Carli, fondatrice nel 1911 dell’industria olearia Fratelli Carli. Qui, in una palazzina liberty costruita durante gli Anni Venti, è possibile scoprire la storia di quella che è stata per molto tempo una delle maggiori attività in questa zona. Tra i musei anche il Nuovo Museo Navale, negli ex Magazzini Generali in Calata Anselmi, dove conoscere la storia e l’evoluzione della marineria, attraverso un allestimento multimediale e un percorso di postazioni didattiche con simulazioni di navigazione. Il M.A.C.I. – Museo di Arte Contemporanea di Imperia che ospita la collezione Architetto Lino Invernizzi, con un’esposizione di oltre 60 opere realizzate dai maggiori esponenti dell’arte italiana ed internazionale del secondo dopoguerra, da Lucio Fontana, a Victor Vasarely, da Piero Dorazio a Robert e Sonia Delaunay. E il Museo della comunicazione Voci nell’etere, affiliato alla Fondazione Guglielmo Marconi, che espone oltre 500 pezzi che ripercorrono la storia della comunicazione dalla sua nascita ai giorni nostri. Tra le bellezze da scoprire ad Imperia c’è anche il suo mare, da qui si può raggiungere il Santuario Pelagos, prima area protetta internazionale del Mediterraneo per la protezione dei cetacei.

Alla scoperta di Imperia: la città, gli abitanti, cosa visitare e mangiare


Gli abitanti di Imperia: quanti sono e come si chiamano?

Gli abitanti di Imperia si chiamano imperiesi e in totale sono 42.450 di cui 20.376 uomini 22.074 donne.

Tutti i comuni della provincia di Imperia

I comuni limitrofi sono 8: (in ordine alfabetico)

Diano Marina, Diano Castello, San Lorenzo al Mare, Civezza, Dolcedo, Pontedassio, Diano Arentino, Vasia 

Le frazioni sono 10 (in ordine alfabetico)

Borgo d’Oneglia, Caramagna, Castelvecchio, Costa d’Oneglia, Moltedo, Montegrazie, Piani, Poggi, Sant’Agata, Torrazza

https://www.comune.imperia.it/


Alla scoperta di Imperia: la città, gli abitanti, cosa visitare e mangiare
Foto di Hans Braxmeier da Pixabay

Alla scoperta della provincia di Imperia

La provincia di Imperia è immersa nella vegetazione mediterranea, vere e proprie foreste di ulivi, tra spiagge e promontori. Da scoprire i borghi dell’entroterra, famosi per la produzione dell’olio con i metodi antichi in frantoi artigianali, e i borghi dei pescatori affacciati sul mare. Qui passa una delle piste ciclabili più lunghe del Mediterraneo, la pista ciclabile del Parco Costiero del Ponente Ligure, 24 Km interamente pianeggianti da percorrere a piedi o in bici. E il sentiero dell’Alta Via, un percorso che collega le estremità della riviera ligure, da Ventimiglia a Ceparana, dalla Provincia di Imperia alla Provincia di La Spezia. La città più famosa della provincia è sicuramente Sanremo, celebre per il Festival, il suo Casinò e per essere la città dei fiori. Tra i borghi da visitare San Lorenzo, piccolo borgo marinaro dove passeggiare tra vicoli, piazzette e le antiche case dei pescatori. Santo Stefano, qui le case colorate, le strade strette e la torre del ‘500 hanno quella conformazione tipica dei borghi che dovevano proteggersi dalle incursioni dei pirati che colpivano le coste della Liguria. Poi Arma di Taggia e Taggia, luogo di mare il primo e patria delle olive taggiasche, il secondo. Badalucco, paese nella Valle Argentina dove si trovano ancora tanti vecchi frantoi e mulini, molti dei quali ancora attivi. Questo comune fa parte dell’Associazione Italiana Paesi Dipinti, infatti le strade del borgo antico sono diventate un museo a cielo aperto dove ammirare murales e opere in ceramica collocate sulle pietre a vista e sugli intonaci delle case medievali. Per chi ama il trekking, qui si può percorrere la mulattiera che porta sul monte Carmo, al santuario della Madonna della Neve, e l’itinerario che conduce alla Tana di Bertrand. Una piccola grotta sul fianco del Monte Faudo, a quasi mille metri di altitudine, dove sono stati ritrovati strumenti in osso, punte di freccia in selce e corredi funerari attualmente esposti al Museo Archeologico di Sanremo. Da visitare anche Valloria, dove in estate si incontrano pittori di fama internazionale e giovani artisti per partecipare all’evento “A Valloria fai baldoria”, durante il quale dipingono le porte di case, stalle, magazzini e cantine nel borgo. Poi Dolcedo, borgo medievale formato da otto borgate divise da un torrente, con cinque ponti che le uniscono. Ed ancora Carpasio, Castellaro, Pietrabruna, Montegrazie, con il Santuario di Nostra Signora delle Grazie. Triora, conosciuta come il borgo delle streghe, il borgo di Dolceacqua e di Pigna, e poi Bordighera e Ventimiglia, per citare solo alcuni dei borghi in questa provincia.

Gli appuntamenti da non perdere

Tra gli appuntamenti da non perdere il Writing Day, evento biennale al quale partecipano centinaia di artisti writers proveniente da tutta Italia. La manifestazione internazionale Vele d’Epoca di Imperia che ospita una competizione di barche a vela antiche provenienti da tutto il mondo. Il Festival della cultura Mediterranea, con la Fiera del libro, e poi il più famoso festival d’Italia, il Festival della canzone Italiana a Sanremo.

I piatti tipici da assaggiare

Tra i piatti tipici da assaggiare la farinata, preparata con farina di ceci e olio d’oliva, condita con cipollotto, la torta verde, a base di verdure, riso o uova, il condiglione, un’insalata a base di pomodori freschi, olive, olio d’oliva e basilico. La figassa, una variante della tipica focaccia ligure, condita con pomodori pelati, filetti di acciuga, olive e aglio. Lo stoccafisso alla badalucchese e i famosi fagioli presidio Slow Food di Badalucco, i barbagiuai, ravioli fritti ripieni di zucca e formaggi. Tra i dolci l’amaretto di Gavenola, dolcetto di forma rotonda e leggermente piatta, dal gusto mandorlato, e i canestrelli, biscotti al finocchio.

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • La crêuza è un termine ligure che indica il tipico viottolo stretto, o mulattiera, che segna spesso verticalmente le colline di tutta la Liguria.
  • Villa Grock, fu voluta dal clown svizzero Adrien Wettach, in arte Grock. Eletto “Re dei clown” all’Olympia di Parigi nel 1919, fu una vera e propria star internazionale dall’inizio del novecento fino al suo addio alle scene nel 1954.

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