Alla scoperta di Fermo: la città, gli abitanti, cosa visitare e mangiare

|

L’Appuntamento con l’Habitante Viaggiatore oggi vi accompagna a Fermo: scopriamo insieme i luoghi e gli appuntamenti da non perdere per conoscere questa città e la sua provincia.

Alla scoperta della città di Fermo

Siamo nelle Marche, qui si trova Fermo, arroccata attorno al colle del Girfalco, arricchito da piante secolari, con un affaccio panoramico sulla costa marchigiana. Una città dall’impianto urbano rinascimentale, da scoprire passeggiando e ammirando chiese, palazzi nobiliari, cortili e portali artistici. Cuore della città Piazza del Popolo, tra le più belle delle Marche, qui si trova la Pinacoteca Civica, a Palazzo dei Priori, ricca di tavole tardogotiche e conosciuta per l’Adorazione dei Pastori di Pieter Paul Rubens. Ospita anche una Biblioteca tra le più note in Italia grazie al suo patrimonio librario antico, e il cui cuore, la Sala del Mappamondo, custodisce un mappamondo disegnato nel 1713 dal cartografo Moroncelli di Fabriano. Il sottosuolo della città conserva un complesso impianto idrico, importante testimonianza di epoca romana: le Cisterne Romane. Opera di età augustea realizzata per la raccolta dell’acqua che si estende su una superficie di circa 2.000 metri quadrati, divisa in 30 camere su 3 file parallele. Da visitare anche la Cattedrale Metropolitana con il Museo Diocesano, che conserva anche la casula di Thomas Becket, la Chiesa di San Francesco, che conserva resti di affreschi di Giuliano da Rimini, uno dei più importanti seguaci di Giotto, e la Chiesa di Sant’Agostino, che conserva affreschi di scuola giottesco-riminese, fabrianese e bolognese. Mentre la Chiesa di San Filippo Neri, grazie al recente restauro è diventata oggi Auditorium e sala espositiva, e accoglie numerosi convegni e mostre. Da visitare anche la Sezione Archeologica Picena di Palazzo dei Priori, l’Oratorio di Santa Monica, con un ciclo di affreschi tardo gotici, e i Musei Scientifici di Villa Vitali presso il seicentesco Palazzo Paccaroni. Poi il Teatro dell’Aquila, uno dei teatri più grandi delle Marche, arricchito dai fondali storici di Alessandro Sanquirico e dall’affresco centrale opera di Luigi Cochetti. 


Gli abitanti di Fermo: quanti sono e come si chiamano?

Gli abitanti di Fermo si chiamano fermani e in totale sono 37.119 di cui 17.944 uomini e 19.175 donne.

Tutti i comuni della provincia di Enna

I comuni limitrofi sono 17: (in ordine alfabetico)

Monte Urano, Porto San Giorgio, Lapedona, Sant’Elpidio a Mare, Ponzano di Fermo, Altidona, Monterubbiano, Torre San Patrizio, Rapagnano, Porto Sant’Elpidio, Grottazzolina, Magliano di Tenna, Francavilla d’Ete, Montegiorgio, Belmonte Piceno, Massa Fermana, Mogliano (MC) 

Le frazioni sono 27: (in ordine alfabetico)

Alberelli, Campiglione II, Campiglione III, Casette Ciccolungo, Casette Marcotù, Ete, Ete Caldarette II, Fontana, Fornace Ferracuti, Girola, Madonna Ete, Misericordia, Montone I, Montone II, Palazzina Ete, Ponte Ete-Caldarette, Pozzetto, Sacri Cuori, Salette I, San Girolamo, San Girolamo II, San Lorenzo, San Pietro Vecchio, Santo Stefano, Storno, Vallasciano, Valloscura, Valloscura II

https://www.comune.fermo.it/it/


Fermo | shutterstock_Claudio Giovanni Colombo

 

Alla scoperta della provincia di Fermo

La città di Fermo dista soltanto otto chilometri dal Mare Adriatico, e si affaccia su uno scenario suggestivo con un paesaggio collinare che abbraccia anche i monti Sibillini, con il Parco dei Monti Sibillini. Qui piccoli nuclei abitativi costellano il territorio, come Torre di Palme, con il suo castello medievale abbarbicato su uno sperone roccioso e protetto da un sistema difensivo e le sue vie strette tra le facciate in cotto abbellite dai gerani, con scorci che mostrano il mare e le colline circostanti. Qui si possono anche visitare le chiese gotiche di Sant’Agostino, che conserva un pregevole polittico di Vittore Crivelli, e quella di Santa Maria a Mare. E poi Capo d’Arco, grande e popolosa frazione risalente al 1100 d.c., un vero e proprio balcone sul mare, terra di agricoltori e di artigiani. E poi il mare e le spiagge, dove dedicarsi alle uscite in barca a vela, windsurf e kitesurf, come al Lido di Fermo, Marina Palmense e Marina di Altidona, a Casabianca, a Marina Palmense. E Porto San Giorgio, la località più conosciuta, con la Rocca Tiepolo che domina e l’ampia marina di sabbia, il porto turistico e l’antico Santuario di Santa Maria a Mare, importante centro devozionale sin dal medioevo. L’entroterra della provincia è ricco di agriturismi e strutture attrezzate per trekking, mountain bike ed equitazione.

Gli appuntamenti da non perdere

Molti gli appuntamenti che segnano il calendario della città, come FERMHAMENTE, il Festival della Scienza di Fermo, che offre un ricco calendario di eventi, laboratori, mostre, conferenze, incontri, caffè scientifici dedicati alla lettura scientifica della realtà. E poi lo Stage Internazionale del Saxofono, uno dei più importanti appuntamenti al mondo dedicati a questo strumento, che ritorna ogni metà di dicembre. Ed ancora Tipicità, appuntamento dedicato a cibo, territorio e produzioni di alta gamma, con più di 100 eventi in tre giorni. E poi la Festa dell’Assunzione di Maria che si celebra ogni anno a Fermo, il 15 agosto, con la rievocazione storica dell’antico corteo della Cavalcata dell’Assunta.

I piatti tipici da assaggiare

Tra i piatti tipici da assaggiare il coniglio in porchetta, la crescia sfogliata, sfoglia cotta su pietra arroventate, il cuscus di pesce, la zuppa di cicerchia e la minestra di farro. Ed ancora i Maccheroncini di Campofilone, spaghettini IGP all’uovo finissimi conditi con un ricco ragù di carne e il brodetto. Tra i prodotti tipici del fermano troviamo la caciotta del fermano, il ciauscolo, il salame fermanello il vino cotto del fermano.

 

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • La casula è l’antico nome della pianeta sacerdotale, nella forma ampia, a campana, con una sola apertura per la testa, dalla quale viene infilata, rimasta in uso fino al sec. 13° e ora ripresa, con lo stesso nome, nella nuova liturgia, per la celebrazione della messa. (da Treccani)

TI È PIACIUTO L’ARTICOLO?  ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER 

Per altre curiosità e informazioni sugli abitanti continuate a seguirci su www.habitante.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts