Alla scoperta di Enna: la città, gli abitanti, cosa visitare e mangiare

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L’Appuntamento con l’Habitante Viaggiatore oggi vi accompagna a Enna: scopriamo insieme i luoghi e gli appuntamenti da non perdere per conoscere questa città e la sua provincia.

Alla scoperta della città di Enna

Siamo in Sicilia, nel centro dell’isola, Enna rientra tra i primi 30 comuni più estesi d’Italia. Sorge su un monte e fa parte della catena dei Monti Erei, per questo la città si divide in Enna Alta ed Enna Bassa. Il centro storico della città si trova nella parte Alta, qui si trova la Balata, l’antico centro della vita economica e sociale della città. E il quartiere di Lombardia che prende nome dall’omonimo Castello, il più imponente della Sicilia, circondato da torri, esempio di architettura militare voluto da Federico II di Svevia e poi ristrutturato da Federico II d’Aragona. Non lontano si trovano il Duomo Maria Santissima della Visitazione, in stile barocco, che conserva ricche decorazioni e opere pittoriche, come un Crocifisso su tavola del XV sec. e una tela di Guglielmo Borremans. Poco distante il Museo Archeologico Regionale, a palazzo Varisano, e il Museo Alessi dove è esposta una ricchissima collezione di oreficeria siciliana dal XIII secolo all’Ottocento, e la Corona di Maria SS. della Visitazione, Patrona della Città di Enna. Il centro storico si snoda lungo la Via Roma, con ampie piazze, numerose chiese e diversi monumenti e il Belvedere da dove è possibile ammirare il paesaggio. Da visitare anche la Torre e la Villa di Federico II e la Chiesa di Montesalvo, dove si trova l’obelisco che indica il centro geografico della Sicilia. Poi il Teatro Garibaldi, in stile neoclassico, che offre una ricca stagione teatrale, la piccola Chiesa dell’Addolorata, il Municipio e il campanile gotico, unico elemento superstite dell’antica Chiesa di San Giovanni crollata alla fine dell’ottocento.


Gli abitanti di Enna: quanti sono e come si chiamano?

Gli abitanti di Enna si chiamano ennesi e in totale sono 27.004 di cui 12.900 uomini e 14.104 donne.

Tutti i comuni della provincia di Enna

I comuni limitrofi sono 10: (in ordine alfabetico)

Calascibetta, Valguarnera Caropepe, Villarosa, Leonforte, Assoro, Piazza ArmerinaAidone, Santa Caterina Villarmosa (CL), Caltanissetta (CL), Gangi (PA)

Le frazioni sono 4: (in ordine alfabetico)

Lago Nicoletti, Lago Pergusa, Lago Villarosa, Stazione Di Enna

https://www.comune.enna.it/


Foto di Samuele Schirò da Pixabay

Alla scoperta della provincia di Enna

Unica provincia siciliana a non avere sbocchi sul mare, la provincia di Enna è comunque ricca di ambienti naturali suggestivi. Tra monti, laghi e torrenti, sono molte le possibilità di esplorare il territorio dal punto di vista naturalistico. Come nella Riserva Naturale dei monti Campanito e Sambughetti – Nicosia – Cerami, area montuosa tra le vette del Campanito e del Sambughetti, è la maggiore riserva naturale della provincia e anche il suo punto più alto. Ospita il bosco della Giumenta, i margi, zone umide dove le acque scorrono a valle, con pozzi, prati inondati, piccole paludi e pittoreschi laghetti di montagna che ghiacciano d’inverno. E poi i monti Altesina e Scalpello, il torrente Giangagliano, e i laghi Pergusa, con  la Riserva Naturale Speciale Lago di Pergusa, Olivo, Pozzillo, Nicoletti e Ogliastro. Nella provincia è anche possibile scoprire le testimonianze storiche visibili negli scavi archeologici, come a Calascibetta, dove si possono trovare molte testimonianze preistoriche e la necropoli di Realmese. E ad Aidone, dove sorge il sito archeologico di Morgantina. Oppure passeggiare nei borghi medievali, con i castelli e i palazzi, e visitare Villa Romana del Casale a Piazza Armerina, Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. Una magnifica dimora rurale ricca di mosaici, considerati i più belli e meglio conservati nel loro genere. Invece per gli appassionati di auto da corsa, in questo territorio si trova anche l’Autodromo di Pergusa, dove poter vedere rally e iniziative dedicate alle auto storiche.

Gli appuntamenti da non perdere

Tra gli appuntamenti da non perdere la festa dedicata a Maria Santissima della Visitazione, che si tiene il 2 luglio. Migliaia di fedeli e di turisti affollano le vie della città per assistere alla processione della statua della Madonna ricoperta interamente di ori e pietre preziose, parte del tesoro del Duomo custodito presso il Museo Alessi di Enna. Più di cento uomini scalzi trasportano la statua a spalla dal Duomo alla Chiesa di Montesalvo, che si trova dalla parte opposta della città. La processione fa tappa in numerose piazze dove vengono esplose salve di cannone, le cosiddette sarbiate, offerte dalla cittadinanza. E all’arrivo a Montesalvo, le statue di san Zaccaria e di santa Elisabetta escono correndo dalla chiesa per andare incontro alla Madonna accompagnate da colpi di cannone e fuochi d’artificio in una suggestiva cornice. Altro appuntamento molto sentito in città sono le celebrazioni in occasione della Settimana Santa, con riti che risalgono al periodo della dominazione spagnola tra il XV-XVII sec. d.C. I riti della Settimana Santa ad Enna hanno inizio la mattina della Domenica delle Palme e il momento culminante è nella giornata del Venerdì Santo con la processione delle Confraternite che evoca il corteo funebre di Cristo. Più di duemila confrati incappucciati ed in assoluto silenzio, precedono le “Vare” del Cristo morto e della Madonna Addolorata, e danno luogo ad un lungo e solenne corteo funebre che attraversa le strade principali della città. La processione finisce a notte inoltrata quando l’Addolorata torna nella propria chiesa passando tra i confratelli inginocchiati.

I piatti tipici da assaggiare

Tra i piatti tipici di Enna troviamo sapori tipicamente montanari, tra i primi piatti la pasta ricasciata, un timballo di maccheroni al ragù, uova, salame, formaggio e piselli, poi i maccheroni in agrodolce, a base di ragù di carne, melanzane, zucchero e cannella. Poi il Maccu di fave, una crema di fave che, una volta raffreddata, viene tagliata a fette, e il Pan del Dittaino, pane DOP. Tra i secondi più conosciuti la salsiccia magna preparata con aggiunta di semi di finocchio e caciocavallo. E poi i formaggi come u primu sali, una ricotta salata, ed il piacentinu ennese, un formaggio speziato con dello zafferano, che gli conferisce il tipico colore giallo. Tra i dolci la cubbaita, torrone arabo con sesamo, miele e mandorle, ed i ditini, biscotti alla cannella.

 

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Oggi nel Cuneese ci sono molti allevamenti di bestiame, ma un tempo la carne non faceva parte delle produzioni del territorio, e quella che c’era veniva impiegata come materia di scambio dai contadini che viaggiavano e che la barattavano con prodotti provenienti da altri territori. Anche la presenza del pesce era limitata a quello proveniente da laghi e fiumi, come le trote, le tinche e le carpe. (fonte ATL Cuneo)

 

 

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