Alla scoperta di Como: la città, gli abitanti, cosa visitare e mangiare

gli abitanti

L’Appuntamento con l’Habitante Viaggiatore oggi vi accompagna a Como: scopriamo insieme i luoghi e gli appuntamenti da non perdere per conoscere questa città e la sua provincia.

 

Alla scoperta della città di Como

Siamo in Lombardia, qui si trova la città di Como. Il suo lago e il paesaggio che la circonda l’ha resa famosa in tutto il mondo, tanto da essere scelta come set per numerosi film. Ma Como è anche la città della seta, infatti qui si possono visitare il Museo Didattico della Seta e il Museo Studio del Tessuto – MuST Fondazione Antonio Ratti, dedicati proprio alla vocazione tessile della città e ai suoi tessuti, famosi in tutto il mondo. Una città che ha origini nell’antica Roma, tracce che sono ancora visibili nella città moderna, con le strade che si incrociano ad angolo retto, proprio come in origine la pianta dell’accampamento da cui è nata la romana Novum Comum. Molti gli spunti di visita e i percorsi da seguire, come quello alla scoperta delle numerose dimore storiche, una suggestiva passeggiata lungo la riva occidentale della baia di Como. Tra queste Villa Scacchi-Carminati, Villa Saporiti, detta La Rotonda, oggi sede della Provincia, ed ancora Villa Gallia realizzata nel 1614, Villa Parravicini Revel, con un bel giardino all’italiana e Villa Volonté, tutte circondate da lussureggianti giardini. E poi Villa Olmo, uno dei simboli della città, capolavoro dell’architetto Simone Cantoni, con un bel giardino all’italiana sul fronte e un parco all’inglese sul retro. Fu ceduta al Comune di Como nel 1924, ed oggi è sede di importanti mostre d’arte. Il centro storico di Como è cinto da mura rinascimentali e torri, all’interno delle quali portici e case tipiche del periodo. Qui si trova Piazza San Fedele, un tempo adibita a mercato del grano, con la Basilica che si trova al centro della città. Da visitare anche il Duomo dedicato a Santa Maria Assunta, con la facciata tardo-gotica e la cupola di Filippo Juvarra. Dal centro della città si può prendere la funicolare che porta a Brunate, detto anche balcone delle Alpi per la posizione strategica e il panorama mozzafiato che offre. Ma Como è anche un museo all’aperto del Razionalismo, qui infatti si può ammirare il Monumento ai Caduti, la Casa del Fascio,  il Novocomum e la Casa Giuliani Frigerio opere dell’architetto Giuseppe Terragni. Mentre nella Pinacoteca Civica si possono ammirare le opere del futurista comasco Antonio Sant’Elia e le opere degli astrattisti comaschi. Qui è nato anche Alessandro Volta, a cui è dedicato il Tempio Voltiano e l’installazione The Life Electric, di Daniel Libeskind.


Gli abitanti di Como: quanti sono e come si chiamano?

Gli abitanti di Como si chiamano comaschi e in totale sono 82.522 di cui 39.517 uomini e 43.005 donne.

Tutti i comuni della provincia di Como

I comuni limitrofi sono 13: (in ordine alfabetico)

Brunate, San Fermo della Battaglia, Lipomo, Cernobbio, Blevio, Tavernerio, Montano Lucino, Maslianico, Torno, Grandate, Capiago Intimiano, Senna Comasco,  Casnate con Bernate

Le frazioni sono 1: (in ordine alfabetico)

Lago Di Como

http://www.comune.chieti.gov.it/


shutterstock_By Iakov Filimonov

Alla scoperta della provincia di Como

La provincia di Como è altrettanto ricca di luoghi da visitare, con scorci suggestivi che si affacciano sul Lago. A Cernobbio ad esempio si trovano ville di rara bellezza, come Villa d’Este, Villa Erba, Villa Bernasconi e Villa Pizzo. Adagiata sulle sponde del lago ai piedi del Monte Bisbino, si può raggiungere con il battello ma anche a piedi, percorrendo il Chilometro della Conoscenza, un percorso che attraversa parchi secolari, e unisce tre ville storiche, Villa Olmo, Villa del Grumello, Villa Sucota. Da Cernobbio è anche possibile raggiungere il Santuario della Beata Vergine, che si trova sulla vetta del Monte Bisbino. Da visitare anche l’isola Comacina, nella quale sono stati trovati insediamenti risalenti all’epoca romana. Il Lago di Como propone diversi itinerari di trekking, come quelli nel Parco Regionale della Spina Verde, che si estende sulla fascia collinare a nord ovest di Como. Qui si possono effettuare diversi tipi di itinerari: naturalistici, panoramici, sportivi, storico-religiosi e archeologici. Per ammirare i resti della Como protostorica e del Castel Baradello, di epoca medievale, oppure la Basilica di San Carpoforo, la chiesetta di San Rocco a Cavallasca e la Croce di Sant’Eutichio, ed anche visitare le trincee della Prima guerra mondiale rese recentemente accessibili.

Gli appuntamenti da non perdere

Ogni anno Como ospita il CSAV-Artists Research Laboratory, una piattaforma sperimentale che favorisce scambi e discussioni tra artisti di diverse generazioni e nazionalità, attraverso workshop e seminari. Ed anche Il Festival del genere Noir, che si svolge a Milano e a Como, durante il quale ogni anno viene assegnato il Raymond Chandler Award, il maggior riconoscimento italiano alla carriera di un maestro del genere letterario thriller e noir. E poi il Streetscape, progetto pubblico di Street Art e Urban Art, per il quale ogni anno vengono invitati artisti contemporanei affermati ed emergenti del panorama italiano e internazionale, a realizzare progetti artistici espressamente creati per interagire con le piazze e i cortili di palazzi storici, musei, accademie e spazi culturali nel centro storico di Como. Ed ancora il Festival della Luce che si tiene a primavera, Como Classica, il festival dedicato alla musica classica, Parolario, festival della letteratura che si tiene tra Como, Cernobbio e Brunate. Mentre il Museo della Seta di Como fino al 31 mar 2020 ospita “ll maestro è nell’anima. Lorenzo Riva – Cinquant’anni di alta moda”, la prima mostra personale dedicata allo stilista Lorenzo Riva, curata da Paolo Aquilini. 

I piatti tipici da assaggiare

Regina della cucina comasca è la polenta: taragna, di grano saraceno o uncia, cioè condita con burro, aglio e formaggi, ma soprattutto il fritto misto di lago, con alborelle e agoni, infarinati e fritti, e bottatrice, filetti di persico e lavarello, impanati con l’uovo e cotti nel burro e salvia con un goccio d’olio. E poi il pesce in carpione, fritto e poi marinato in aceto, cipolla e alloro, il pesce in salsa verde, grigliato e marinato in una salsa di prezzemolo, mollica di pane con aceto, capperi, acciughe, aglio, rosso d’uovo e olio d’oliva. Tra i piatti tipici anche i Missoltini, agoni pescati a maggio, poi essiccati al sole e conservati a strati, con foglie d’alloro, nella missolta, un recipiente chiuso da un coperchio di legno coperto da pesi. Da mangiare dopo una breve cottura alla griglia, conditi con olio e aceto, e accompagnati con polenta abbrustolita e vino rosso. Tra i dolci tipici troviamo la miascia, una torta preparata con pane raffermo, latte, uova, zucchero, burro, mele o pere, pinoli, uvette e amaretti sbriciolati, cioccolato amaro, scorza di limone. Ed anche il masigott, un impasto rustico e friabile, di farine bianca e di grano saraceno, zucchero, burro, uova, uvette, pinoli, arancia candita e lievito.

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Nel Museo Archeologico Paolo Giovio di Como è custodito il sarcofago di Isiuret, sacerdotessa del dio Amon, e una volta all’anno la mummia custodita al suo interno viene esposta al pubblico.

  • Passeggiando per le vie della città, ogni giorno a mezzogiorno, si può sentire un colpo di cannone, è uno sparo a salve che scandisce dal 1912 lo scoccare del mezzogiorno. 

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