Alla scoperta di Campobasso: la città, gli abitanti, cosa visitare e mangiare

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L’Appuntamento con l’Habitante Viaggiatore oggi vi accompagna a Campobasso: scopriamo insieme i luoghi e gli appuntamenti da non perdere per conoscere questa città e la sua provincia.

Alla scoperta della città di Campobasso

Capoluogo della regione Molise, Campobasso, è una città poco conosciuta, ma che ha un suo fascino. La sua posizione sopraelevata regala una vista che si apre su monti, boschi e campi coltivati che la circondano. A dominare la città il castello Monforte, un edificio massiccio, che oggi ospita il Sacrario dei Caduti della grande guerra e sulla torre la stazione di meteorologia del Ministero dell’Aeronautica. Nel centro storico, cuore medievale della città, o si possono percorrere viottoli tortuosi, attraversare archi e passaggi e percorrere scalinate in pietra. Stesso materiale delle case tipiche, che sono caratterizzate dai cortili interni, e si alternano con i palazzi signorili dai portali adornati con stemmi signorili. Mentre per vedere gli edifici più moderni bisogna scendere ai piedi del centro antico. Tra gli edifici religiosi da visitare la Cattedrale della Santissima Trinità, che custodisce gli affreschi del pittore campobassano Amedeo Trivisonno. La Chiesa di Sant’Antonio Abate, dove ammirare quattro altari barocchi che inquadrano importanti tele del Seicento napoletano, la chiesa di Santa Maria della Croce, sede dell’antica confraternita dei Crociati, e quella di San Leonardo. Per conoscere la storia più antica della città e delle sue origini, che la vedevano appartenente all’area del Sannio, bisogna visitare il Museo Provinciale Sannitico a Palazzo Mazzarotta. Qui sono custoditi tutti i reperti ritrovati nella zona del Sannio, che corrispondeva all’attuale Molise, a parte della Campania e dell’Abruzzo. Da visitare anche Palazzo Pistilli dove sono ospitate diverse opere che vanno dal seicento all’ottocento tra dipinti, maioliche napoletane e ceramiche e arte molisana e napoletana.


Gli abitanti di Campobasso: quanti sono e come si chiamano?

Gli abitanti di Campobasso si chiamano campobassani e in totale sono 49.049 di cui 23.518 uomini e 25.531 donne.

Tutti i comuni della provincia di Campobasso

I comuni limitrofi sono 10: (in ordine alfabetico)

Ferrazzano, Mirabello Sannitico, Ripalimosani, Campodipietra, Matrice, Oratino, San Giovanni in Galdo, Busso, Vinchiaturo, Castropignano

Le frazioni sono 23: (in ordine alfabetico)

Calvario, Camposarcone, Casello Ferroviario, Casermette, Casino Barone, Cerreto, Cese, Colle Arso, Colle Dell’Orso, Colle Longo, Coste Di Oratino, Feudo I, Feudo II, Fossato Cupo, Lupara I, Mascione, Ospedale, Polese, San Giovanni In Golfo I, San Giovanni In Golfo II, San Nicola Delle Fratte, Santa Maria De Foras, Tappino

https://www.comune.campobasso.it/


Civitacampomarano, Campobasso
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Alla scoperta della provincia di Campobasso

La provincia di Campobasso è un territorio che offre la possibilità di esplorare sia zone di montagna che di spostarsi sulla piccola costa e godere di un mare limpido con strutture attrezzate. Termoli, ad esempio, è conosciuta per i trabucchi per la pesca che caratterizzano il paesaggio costiero. Mentre per scoprire la natura da visitare la Riserva Regionale Guardiaregia Campochiaro Oasi WWF che si trova sul monte Mutria. Le montagne rendono questa provincia un luogo ideale per chi ama gli sport invernali e il trekking. Infatti Campitello Matese è una meta molto apprezzata durante i mesi invernali da chi ama sciare. E poi i borghi, come Sepino e Pietracupa, con la sua chiesa nella roccia, Trivento, con la scalinata di San Nicola dai 365 gradini, e Oratino, inserito nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia. Ed ancora Ferrazzano, dove si possono visitare la chiesa di Santa Maria Assunta ed il Castello baronale Carafa, uno dei castelli più importanti della regione.

Gli appuntamenti da non perdere

Un appuntamento importante per la città è la Sagra dei Misteri, una manifestazione molto sentita, che unisce il sentimento religioso al folclore e alle qualità artistiche e artigianali locali. Si tratta della messa in scena di macchine, costruite da Paolo di Zinno nel 1740, costituite da una base di legno nella quale è inserita una struttura in ferro fucinato che sviluppandosi in verticale si ramifica e porta ad ogni estremità delle imbracature in ognuna delle quali viene posto un bambino. I figuranti che partecipano alla rappresentazione delle scene dei misteri cristiani e dei miracoli di Santi appaiono sospesi in aria. A questa tradizione e alle sue macchine è dedicato il Museo dei Misteri. Molti anche gli appuntamenti in calendario per il Natale, e tra questi il caratteristico Mercatino di Natale dove si possono acquistare prodotti tipici locali, lavorazioni artigianali e tantissimi i manufatti originali.

I piatti tipici da assaggiare

La cucina tipica di Campobasso è principalmente a base di prodotti tradizionalmente adoperati da pastori e contadini, tra questi troviamo i cavatelli con carne di maiale e il classico ragù campobassano, preparato con la brasciola: una larga fetta di carne arrotolata intorno a uova sode, lardo di prosciutto e salsiccia. Famosi sono anche i diversi formati di pasta di questa zona, da quella secca come gli zitoni, penne, bucatini, zite, a quella fresca, come i crioli, taccozze, sagnatelle, cappellacci e cavatelli. Da abbinare a legumi, verdure, carni, latticini o condita con il ragù. Lungo la costa invece le preparazioni sono a base di pesce, a Termoli sono assaggiare i crostini con le cozze, la zuppa di pesce con i piselli e il brodetto alla marinara. Tra i dolci troviamo specialità a base di paste fritte e cosparse di miele o farcite di ricotta impastata.

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • La città di Termoli si può definire la Greenwich del Mare Adriatico, qui infatti si incrociano il 42° parallelo Nord e il 15° meridiano Est, il meridiano centrale del fuso orario di Berlino, Parigi e Roma dell’Europa centro-occidentale, che di fatto determina l’ora del fuso stesso che viene chiamata infatti l’ora di Termoli. Per celebrare questa caratteristica geografica la città,nell’ottobre del 2013,  ha eretto un monumento che si intitola “Il sogno” e si trova sul lungomare sud.

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