L’Appuntamento con l’Habitante Viaggiatore oggi vi accompagna a Brindisi: scopriamo insieme i luoghi e gli appuntamenti da non perdere per conoscere questa città e la sua provincia.
Alla scoperta della città di Brindisi
Siamo in Puglia, a Brindisi, città di mare, da scoprire passeggiando per le strade del centro e percorrendo il suo lungomare. Da qui si possono ammirare alcuni dei punti caratteristici della città, come il Monumento al Marinaio d’Italia, simbolo della città dedicato ai caduti durante le due Guerre. Alto 53 metri, si trova nel porto interno, ed evoca la forma di un grande timone in carparo, dalla sua sommità si gode di una vista panoramica sulla città, sul porto, sul Mare Adriatico e sull’aeroporto di Brindisi. Dalla passeggiata sul lungomare si incontra anche la Scalinata di Virgilio al termine della quale svetta la colonna romana, originariamente erano due, che indicava il termine della Via Appia. Simbolo antico della città e punto di riferimento per i naviganti, fu smontata e poi rimontata a causa dei bombardamenti subiti dalla città durante la seconda guerra mondiale. Per preservare questo monumento, nel successivo restauro il capitello originale è stato sostituito da una copia, e l’originale è esposto in una sala del Palazzo Granafei-Nervegna. Continuando a passeggiare godendo di una splendida vista mare si incontrano anche la Palazzina del Belvedere, dove è esposta la Collezione Archeologica Faldetta, che conserva un’importante collezione di testimonianze archeologiche del territorio. E lo storico Brindisi Hotel, oggi Grande Albergo Internazionale, che ospitò tra gli altri Gandhi. Grazie alla sua posizione, la città di Brindisi infatti è sempre stata un crocevia di popoli e culture, punto nevralgico per l’approdo e lo scambio fin dall’antica Roma, e importante rotta verso l’oriente. A testimonianza anche la presenza di due castelli, il Forte a mare, castello aragonese costruito per difendere la città dalle invasioni, che si trova sull’isola di Sant’Andrea, e il Castello Svevo, chiamato anche Castello di Terra, voluto da Federico II come residenza fortificata delle guarnigioni, oggi sede del Comando della Marina Militare. La città antica è fortificata con mura aragonesi risalenti alla metà del XV secolo, al suo interno si trovano rovine romane, le chiese medievali e molte testimonianze storico – artistiche. Qui convivono opere antiche e moderne, frutto degli interventi più recenti che hanno saputo conservare le tracce della città romana. Infatti tra i vicoli dell’antico quartiere di San Pietro degli Schiavoni, che conserva parte del suo originale impianto fatto di dedali e viuzze, si arriva al Nuovo Teatro Verdi dove emergono resti di antiche domus romane. In piazza Duomo, la più antica della città, da vedere la Cattedrale dedicata a San Giovanni Battista e il Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo. Da visitare anche la Biblioteca Pubblica Arcivescovile “A. De Leo” che custodisce un patrimonio librario con importanti manoscritti. E poi il tempietto di San Giovanni al Sepolcro, a pianta circolare, che testimonia il passaggio dei crociati e dei pellegrini che da Brindisi raggiungevano la Terra Santa e la chiesa di San Benedetto con il suo campanile in romanico pugliese. Fuori dal centro, nei pressi dell’aeroporto, la chiesa di Santa Maria del Casale, bellissimo esempio di costruzione in stile romanico – gotico.
Gli abitanti di Brindisi: quanti sono e come si chiamano?
Gli abitanti di Brindisi si chiamano brindisini e in totale sono 86.812 di cui 41.698 uomini e 45.114 donne.
Tutti i comuni della provincia di Brindisi
I comuni limitrofi sono 7: (in ordine alfabetico)
Mesagne, San Pietro Vernotico, Cellino San Marco, San Vito dei Normanni, San Donaci, Latiano, Carovigno
Le frazioni sono 9: (in ordine alfabetico)
Balie, Case Bianche, Lago Cillarese, Lobia, Montenegro I, Montenegro II, Posticeddu, Stazione Di Tuturano, Torre Rossa
http://www.comune.brindisi.it/
Alla scoperta della provincia di Brindisi
La provincia di Brindisi è conosciuta per il mare, per i suoi borghi e per le città fortificate, con torri di avvistamento che puntellano tutta la costa della regione da nord a sud. Il tratto di costa di questa provincia alterna scogliere basse a tratti di spiagge, luoghi molto belli da scoprire facendo snorkeling, oppure passeggiando a piedi o in bicicletta. Da scoprire anche le sue riserve naturali, come quella di Torre Guaceto, tra Punta Penna Grossa e gli Scogli di Apani, e il Parco Naturale Regionale Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo un’area naturale protetta compresa tra i comuni di Fasano e Ostuni. Molti i luoghi di interesse in questo territorio, che conserva bellezze architettoniche e paesaggistiche come le masserie fortificate immerse tra gli ulivi monumentali, come nella zona di Fasano, dove sorgeva l’antica Egnazia, della quale si possono ammirare i reperti e i resti nel Museo Nazionale e Parco Archeologico di Egnazia. Poi Cisternino, che rientra nel circuito de I Borghi più belli d’Italia, grazie allo splendido affaccio sulla Valle D’Itria, ai trulli e al suo centro storico dalle case imbiancate a calce e i vicoli stretti, dove si incontrano cortili ciechi e scalette esterne, che tra archi e i balconi fioriti accolgono i visitatori in un’atmosfera conviviale. Questo borgo infatti è famoso per le sue bracerie dove assaggiare le bombette, specialità di carne da gustare nei vicoli. E poi Ostuni, conosciuta come la città bianca per le sue case tinteggiate a calce che spiccano sulla collina che si affaccia sulla Piana degli Ulivi Monumentali. Tra le città da visitare anche il centro messapico di Mesagne, con il Museo Archeologico Comunale “Ugo Granafei” all’interno del castello cittadino e la chiesetta di origini bizantine di San Pietro a Crepacore, poco fuori dalla città, costruita in tufo sulle rovine di una villa romana. A San Vito dei Normanni si può visitare il Castello Dentice di Frasso, mentre Ceglie Messapica è una tappa da non perdere per assaggiare la cucina tipica. Per continuare la visita ai castelli da non perdere una visita alla città medievale di Oria ed anche Carovigno, con il suo Castello Dentice di Frasso. Carovigno è anche detta città della ‘nzegna, per la sua millenaria tradizione storico-religiosa degli sbandieratori, legata al culto popolare della Vergine Maria SS. di Belvedere. Tant’è che l’Ente Culturale ‘Nzegna – Carovigno è tra i soci fondatori della Federazione Italiana Sbandieratori nata nel 1966 a San Marino, e ha partecipato a moltissimi Campionati Italiani della Bandiera sia Giovanili che Assoluti, conquistando tantissimi Titoli Italiani Altra città da visitare è Francavilla Fontana, detta Città degli Imperiali in onore dei Principi Imperiali che la governarono facendone uno dei centri culturali ed industriali più importanti della zona.
Gli appuntamenti da non perdere
Tra gli appuntamenti da non perdere nella provincia di Brindisi il corteo storico e il Torneo dei Rioni di Oria, che si tiene ogni anno la seconda settimana di agosto, durante il quale atleti e cavalieri si cimentano in prove di stampo medievale per conquistare l’ambito Palio. E la Cavalcata di Sant’Oronzo a Ostuni, un corteo di cavalli e cavalieri bardati a festa, che sfila per le vie cittadine a scorta del protettore della città, che si tiene ogni anno il 25, 26 e 27 di agosto. A Francavilla Fontana da non perdere le celebrazioni della settimana Santa, in particolare la sera del giovedì Santo sfilano i Pappamusci, confratelli della chiesa del Carmine, che visitano i sepolcri incappucciati, scalzi e con un bastone in mano.
I piatti tipici da assaggiare
I piatti tradizionali della provincia di Brindisi sono ricchi di ortaggi freschi, cucinati in vari modi oppure preparati sott’olio, che vengono serviti principalmente come antipasti o contorni. Tra i piatti da assaggiare, soprattutto in questo periodo dell’anno troviamo, le pettole, piccole sfere di pasta lievitata e fritta da gustare nella versione salata, accompagnata con cipolla tritata, capperi, olive nere e pomodori invernali, o dolce da mangiare con zucchero, o miele o vincotto. Poi la pasta fresca, rigorosamente fatta a mano con farina di grano duro: orecchiette, maccheroni, strascinati, cavatelli, fettuccine lisce o arricciate. Condite con sughi a base di pesce o di carne, oppure con le cime di rape o con cavoli e acciughe. Molto diffuse anche le preparazioni a base di pesce come seppie e totani ripieni, zuppa di pesce, il famoso polpo alla pignata, la frittura di gamberi e calamaretti e le cozze, preparate in vari modi. E poi le braciole, involtini di carne di cavallo con un ripieno di pecorino, capperi, prezzemolo e aglio, o i fegatini e le interiora di agnello o capretto avvolte in budelli naturali e cotte alla brace. Tra i dolci troviamo paste reali, la copeta di mandorle e le cartellate. Prodotti tipici della provincia sono il Pomodoro fiaschetto di Torre Guaceto e il Pomodoro regina di Torre Canne, entrambi Presidi Slow Food, le cime di rapa e poi preparazioni come i taralli, la focaccia e i formaggi, come ad esempio il cacio ricotta.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Nella seconda metà dell’Ottocento, con l’apertura del Canale di Suez, la celebre Valigia delle Indie, nella sua rotta tra Londra e Bombay, faceva scalo proprio a Brindisi. La Valigia delle Indie era un percorso che collegava Londra ai possedimenti inglesi in India, inizialmente un semplice servizio postale e successivamente caratterizzato anche dalla circolazione dei passeggeri. Il primo viaggio ufficiale della Valigia delle Indie da Brindisi avvenne il 25 ottobre del 1870: si trattava del piroscafo denominato “Delta”, la prima delle imbarcazioni utilizzate per questo viaggio da una nota società inglese navale, la “Peninsular and Oriental Steam Navigation Company”. Essa aveva la sua sede in Brindisi a Palazzo Montenegro. In città furono avviati una serie di lavori per la costruzione di alberghi di lusso, pronti ad ospitare questi viaggiatori provenienti dall’Inghilterra e diretti verso mete così particolari; tra questi è da menzionare il “Brindisi Hotel”, attuale Grande Albergo Internazionale. Brindisi fu proiettata nel circuito internazionale degli scambi commerciali, affollata da passeggeri, poeti e artisti come il greco Kavafis, il francese Charles Yriante, il poeta indiano Tagore, il poeta francese Rimbaud e Gandhi, il profeta della non violenza. Nonostante la sua importanza, il collegamento della Valigia delle Indie da Brindisi fu definitivamente soppresso agli inizi del Novecento. (fonte Delegazione FAI Brindisi – prof.sa Elvira Pisanello)
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