L’Appuntamento con l’Habitante Viaggiatore oggi vi accompagna ad Agrigento: scopriamo insieme i luoghi e gli appuntamenti da non perdere per conoscere questa città e la sua provincia.
Alla scoperta della città di Agrigento
Nel sud della Sicilia, la città di Agrigento è famosa in tutto il mondo per la sua meravigliosa Valle dei Templi. Un luogo che racconta la storia antichissima di questa città, che fu uno dei centri più importanti della Magna Grecia, e che ne conserva ancora le testimonianze in un’area archeologica dichiarata Patrimonio dell’Umanità Unesco, dove poter visitare i resti dell’antica città di Akragas, i suoi dodici templi e il bellissimo Giardino della Kolymbetra. Posta sulla sommità dei colli di Girgenti e della Rupe Atenea, il suo centro storico è ricco di testimonianze arabo normanne e barocche, come la Cattedrale di San Gerlando, la Chiesa Maria SS. Dei Sette Dolori e il Monastero di Santo Spirito. Agrigento è anche la città di Pirandello, infatti poco lontano dal centro, nella contrada Caos, si può visitare la Casa Museo Luigi Pirandello per conoscere la vita dello scrittore attraverso i suoi oggetti personali, i manoscritti e le prime edizioni di libri dell’autore. Oppure percorrere la Strada degli Scrittori per scoprire i luoghi vissuti da Pirandello, Sciascia e Camilleri e altri grandi autori siciliani. Tra i musei da visitare il Museo Archeologico Regionale, dove conoscere la storia siciliana, e il MUDIA – Museo DIocesano Agrigento che custodisce i Tesori della Cattedrale e propone mostre permanenti diffuse sul territorio della Diocesi.
Gli abitanti di Agrigento: quanti sono e come si chiamano?
Gli abitanti di Agrigento si chiamano agrigentini o girgentani e in totale sono 59175, di cui 29.248 uomini e 30.357 donne.
Tutti i comuni della provincia di Agrigento
I comuni limitrofi sono 12: (in ordine alfabetico)
Aragona, Cattolica Eraclea, Favara, Joppolo Giancaxio, Montallegro, Naro, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Raffadali, Realmonte, Sant’Angelo Muxaro, Siculiana.
Le frazioni sono 26: (in ordine alfabetico)
Borsellino, Cannatello, Casa Micciche , Cozzo Mosè, Dune Primo, Dune Quarto, Dune Secondo, Dune Terzo, Fattoria Narbone, Fiumenaro, Giardina Gallotti, Giarra, Magellano II, Magellano Primo, Masseria Burrainiti, Montaperto,Ponte Giummaro, Ponte Madonna, San Biagio, San Leone, San Michele, Villaggio La Loggia, Villaggio Mosè, Villaggio Peruzzo, Villaseta, Zingarello.
Alla scoperta della provincia di Agrigento
Per conoscere Agrigento si deve scoprire anche la sua provincia, come il coloratissimo borgo di pescatori di Sciacca, famosa per le sue terme e per la produzione di ceramiche, che arricchiscono il centro della città con vasi decorati di ogni forma e colore. Poi la Città del Gattopardo, Palma di Montechiaro, con la Chiesa di Santa Maria della Luce, il Castello Chiaramontano e la Torre di San Carlo, e il borgo di Sambuca di Sicilia, nel cuore della Valle del Belice. E ancora Licata, conosciuta principalmente per le sue spiagge, ha anche un centro storico con importanti testimonianze architettoniche come il Castel Sant’Angelo, in stile barocco, diversi reperti archeologici di età ellenistica e ville in stile liberty. Simbolo della città è il suo faro di San Giacomo, alto 40 metri è uno dei più alti d’europa. Nei dintorni di Agrigento da visitare anche Porto Empedocle e Realmonte, quest’ultima famosa per la Scala dei Turchi scolpita nella roccia bianca che si staglia sul mare azzurro. Il mare e il vento hanno lavorato per anni sulla falesia creando una scalinata naturale a strapiombo sul mare che protegge le incantevoli calette dove poter fare il bagno nel mare limpido della Sicilia. Poco distante la Torre di Monterosso, il sito archeologico della Villa Romana di Durrueli e la Cattedrale di Sale, in contrada Scavuzzo. E poi Favara e il suo suo Farm Cultural Park, centro culturale che propone mostre d’arte contemporanea, laboratori e spazio d’incontro che ospita visitatori da tutto il mondo. Ma la provincia di Agrigento è soprattutto spiagge e natura incontaminata e offre molte opportunità per svolgere attività all’aria aperta, come passeggiate, trekking, snorkeling, birdwatching, passeggiate in bici ed escursioni in barca. Nella Riserva naturale integrale Macalube di Aragona, sulla collina dei Vulcanelli, si può assistere al fenomeno dei piccoli vulcani che eruttano fango, mentre nella Riserva naturale orientata Torre Salsa il paesaggio alterna falesie, dune e spiagge che si affacciano sul mare dai fondali rigogliosi, dove poter ammirare le specie marine che popolano quest’area.
Gli appuntamenti non perdere
Agrigento ha due appuntamenti importanti che coinvolgono la comunità locale ma anche comunità provenienti da tutto il mondo: la festa di San Calogero e il Festival del Mandorlo in Fiore. La Festa di San Calogero è la celebrazione religiosa dedicata al santo che si svolge ogni anno dalla prima alla seconda domenica di luglio per otto giorni di festa. Durante questo periodo la città si veste con luci e bancarelle di dolciumi che animano il centro, e il suono dei tamburi che riempie le strade in segno di festa. In questi giorni in città si respira un mix tra misticismo e leggenda che si manifestano attraverso la celebrazione di antiche tradizioni e riti religiosi. Come il lancio del pane, un’usanza che pare ricordi l’arrivo del santo in città, si racconta infatti che San Calogero arrivò in città durante un’epidemia di peste e che la gente, per paura del contagio lanciasse il pane dalle finestre per non farlo avvicinare. Episodio poi ripreso nei riti della festa e tramandato negli anni, che si ripete tuttora durante la settimana di celebrazione. L’altro appuntamento importante per la città è la celebrazione del Mandorlo in Fiore. Nata come festa popolare della città, si ripete ogni anno in primavera per un’intera settimana per celebrare l’anticipo della primavera con il rifiorire del mandorlo. Una festa che ha origini nel 1934 nel vicino centro di Naro, e poi acquisita da Agrigento nel 1937, che negli anni ha assunto un nuovo significato legato al tema del dialogo tra i popoli e le culture. Dal 1954, infatti, la festa include il Festival Internazionale del Folklore, che coinvolge gruppi folkloristici provenienti da varie parti del mondo che si esibiscono in spettacoli e danze tradizionali dei loro paesi d’origine. Un’atmosfera unica, di festa e condivisione, attraverso lo scambio di esperienze e tradizioni che anima per una settimana le vie della città e la Valle dei Templi.
I piatti tipici da assaggiare
Uno dei piatti da assaggiare assolutamente ad Agrigento è il cous cous al pistacchio un dolce nato nel 1300 a base di pistacchi, mandorle, cannella, cioccolata, noci, frutta candita, datteri e spezie, che viene preparato dalle suore del Monastero di Santo Spirito. Tra i piatti tipici a base di pesce sono da provare la minestra di seppie di Siculiana Marina, la sogliola alla saccense a Sciacca, le polpette di sarde a Licata e sull’isola di Lampedusa gli spaghetti all’isolotto e il dentice al forno con brodo di carne. Mentre tra i piatti a base di carne o verdure troviamo la pasta di S.Giuseppe a Ribera e poi pasta con carciofi a Menfi, con fave e ricotta a Montevago e con ceci a Favara. Altri piatti tipici sono i cavatelli all’agrigentina, il coniglio all’agrodolce a S.Angelo Muxaro, la stigghiola a Racalmuto, piatto tipico dello street food siciliano a base di budella di agnello condite con prezzemolo arrotolate attorno a un cipollotto e infilzate in uno spiedino e cucinate direttamente sulla brace. E poi u pitaggiu uno stufato di fave, piselli e carciofi che si mangia a Castrofilippo.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- La Valle dei Templi con i suoi oltre 1300 ettari di estensione è il parco archeologico più vasto del mondo. Facile da raggiungere da ogni parte della Sicilia, è aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.00, la domenica fino alle 13,00. Per visitarlo si può scegliere tra diversi itinerari e proposte, che comprendono anche escursioni notturne per ammirare il parco illuminato prima dalla luce del tramonto poi dalle luci dei fari che creano un’atmosfera suggestiva.
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