Il nostro paese è stata terra di dame e cavalieri, castelli meravigliosi e conventi misteriosi. Il medioevo ha lasciato il segno su tutta la penisola, perciò in questo articolo andiamo alla scoperta dei borghi medioevali più belli del Piemonte. Regione famosa per la qualità dei suoi tartufi e del vino, stupende montagne e laghi tra i più grandi d’Italia, il Piemonte nasconde delle vere chicche antiche: scopriamole insieme!
L’era medioevale ha lasciato un segno indelebile nella storia
Un periodo storico lungo circa mille anni, inizia poco prima del 500 D.C. e termina con la scoperta dell’America nel 1492. Grazie al sistema politico del feudalesimo, e successivamente del sistema curtense, si diffuse in tutta Italia la costruzione dei castelli. Durante l’alto medioevo, quindi dopo l’anno mille, ci fu una drastica diminuzione della popolazione causata da una forte epidemia di peste: morì circa un terzo del popolo europeo.
In tutti i castelli e nelle tenute ci sono infatti i segni del passaggio di questo terribile evento, che lasciò desolazione in ogni dove. Il termine dell’epidemia però incentiva i ricchi a costruzioni ancora più spettacolari, castelli più rafforzati e il più possibile innalzati per tenere lontano la plebe. Oggi, queste tenute sono diventate meta per i turisti più appassionati, che desiderano respirare la storia.
I borghi medioevali della provincia di Torino
Nella provincia di Torino possiamo visitare la località di Agliè e quella di San Benigno Canavese, fondati relativamente nel 1141 e nel 1003. Salendo in Alta Val di Susa troviamo Exilles, che nasce come castello e diventa fortezza nel 1155. Sacra di San Michele invece è un suggestivo complesso architettonico costruito del Monte Pirchiriano, affidata ai monaci benedettini intorno al 1002.
I borghi medioevali della provincia di Cuneo
La provincia di Cuneo offre molte risorse. Oltre al vino e al tartufo possiamo visitare il piccolo comune di Saluzzo, che nasce come borgo medioevale intorno al 1280 ed è il paese natale dello scrittore Silvio Pellico. Bergolo è uno dei pochi siti rimasti intatti e sopravvissuti alle guerra, piccolo centro medioevale famoso per la Cappella di San Sebastiano. Ai piedi del monte San Bernardo troviamo invece l’abbazia Villar San Costanzo, costruita per volere del re longobardo Ariperto II. La bellissima Barolo, paese che oltre ad offrire una vastità di cru di barolo differenti e una qualità del vino sopraffina, è tra i più particolari borghi della zona. Nell’alta langa possiamo infine visitare Cortemilia e i ruderi del suo castello, ma anche assaggiare le famose nocciole rotonde DOP di Cortemilia.
Biella, VCO e Novara nascondono piccoli borghi caratteristici
In questa ziona si trova la cittadina di Candelo, nel biellese, famosa per il Borgo del Ricetto dove erano conservati i beni preziosi del signore della città. Nel cuore della Val D’Ossola si nasconde un piccolo paese costruito nel 1348, chi passa in quella zona non potrà non notare le bellezze di Vogogna. La provincia di Novara ci offre la piccola Orta, la perla del lago omonimo. AL centro del lago si trova una piccolissima isola, L’isola di San Giulio dove si trova il convento delle suore di clausura dell’ordine delle Clarisse. Orta è una piccola piazza sul lago cristallino e calmo, dove poter passeggiare e ammirare i tramonti seduti sulle rovine della città. Un incanto.
Sulla strada del Barolo incontriamo la Cantina Giovanni Corino
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- I borghi italiani sono caratterizzati da un particolare patrimonio architettonico e hanno meno di 6.000 abitanti. Sono 300 i piccoli comuni che in Italia hanno ottenuto la certificazione di Borgo.
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