AWorld è un’app nata da una Start-Up italiana, che favorisce la cultura della sostenibilità infatti, guida e incentiva le persone ad intraprendere azioni sostenibili. Inoltre, l’app è pienamente integrabile nella piattaforma tecnologica di tutte le aziende, per creare così un modello unico sostenibilità comportamentale anche tra i dipendenti. AWorld aiuta gli utenti a migliorare le proprie abitudini per diventare parte attiva nella sfida globale verso un mondo più sano e vivibile. Oggi per conoscere meglio questa realtà, Habitante ha il piacere di intervistare Alessandro Armillotta, CEO e Founder di AWorld, l’app che aiuta a rispettare l’ambiente.
Buongiorno Alessandro, AWorld è molto di più di un’applicazione. Infatti, aiuta le persone ad acquisire una maggiore consapevolezza verso uno stile di vita sempre più sostenibile. Ci racconti quando e come è nata l’idea e cosa l’ha portata ad avere successo!
Prima di ogni altra cosa vi ringrazio per questa intervista, è sempre un piacere condividere la filosofia alla base di AWorld con sempre più persone. Inizio con il presentarvi l’app e com’è nata. Il progetto è nato grazie a tre cofondatori, tra cui io, esperti nello sviluppo digital di svariate realtà e aziende. Tre anni fa io e i miei due soci, Alessandro Lancieri e Marco Armellino, partimmo per in un viaggio di lavoro per lo sviluppo di un progetto digitale nell’ambito della moda che consisteva nella vendita di alcuni prodotti online.
L’ultimo cliente per cui abbiamo lavorato in questo settore, dopo aver collaborato anche con Tommy Hilfiger e altre aziende di fama internazionale, era una azienda cinese incentrata sulla fast fashion di t-shirt e leggings per giovani ragazze venduti negli Stati Uniti. Il settore già non ci piaceva però rappresentò una sfida perché il cliente ci invitò a lavorare a Shangai per alcuni mesi.
Qui durante una visita ad una delle fabbriche che producevano questi prodotti abbiamo visto l’impatto che questo settore aveva realmente sia sulle persone che sull’ambiente. Una t-shirt che compriamo qui in Italia è prodotta da persone dall’altra parte del mondo, che lavorano in condizioni pessime dalle 12 alle 14 ore al giorno. In più vedere che dormivano in delle cuccette sopra la loro postazione fu terribile. Inoltre, i materiali che utilizzavano erano lontani dall’essere sostenibili e i coloranti utilizzati per la colorazione dell’abbigliamento venivano rilasciati nel fiume.
Vi racconto un piccolo aneddoto, chiedendo all’addetto, che ci stava facendo fare un giro nella fabbrica, quale sarebbe stato il colore di tendenza dell’anno successivo mi disse, in maniera scherzosa, che bastava osservare il colore del fiume, e questo fu per noi gravissimo. Questa è l’esperienza che ha segnato un cambio nella nostra strategia d’azione. Infatti, avendo visto di persona questa cattiva gestione produttiva non riuscimmo più a dimenticarla e pensammo di fare qualcosa per migliorare la situazione.
Al rientro in Italia, dopo aver chiuso il rapporto con questo cliente, la cui filosofia non era in linea con i nostri valori, abbiamo deciso di creare un progetto, sempre nel mondo digitale, che potesse aiutare le persone a vedere l’impatto positivo delle proprie azioni, misurandolo giorno per giorno. Tutto ciò, è stato reso possibile con AWorld, un’app che fornisce informazioni semplici e concrete alle persone che la utilizzano per migliorare la loro vita e nel complesso il mondo, in maniera sostenibile.
Questa, inoltre, è stata studiata per fare engagement ogni giorno, quindi, è anche utile a fare uno studio di come funziona la mente umana e cosa la spinge a implementare questi azioni volte al cambiamento. Ad esempio, l’app aiuta a capire perché si fa fatica a mettere in atto determinati comportamenti o cosa ci spinge a modificare certe abitudini nel quotidiano.
Raccolte le informazioni, abbiamo scoperto che le persone si sentono in dovere ad agire in senso positivo, nonostante non sappiano da dove iniziare. In pratica, manca una vera e propria guida pratica, l’ABC. In più, le persone fanno soprattutto fatica a vedere il proprio impatto. Così AWorld colma queste carenze fornendo dei tips and tricks and hacks, cioè contenuti e suggerimenti per educare gli utenti attraverso lo smartphone.
Quindi, AWorld è un utile strumento in grado di coniugare, una lista di azioni positive, come ad esempio il riciclo di una bottiglia di plastica, o l’acquisto di un prodotto con materiali sostenibili con l’effettivo impatto positivo che queste azioni hanno sull’ambiente. Inoltre, l’app AWorld mette insieme tutte le azioni positive individuali, facendo sentire gli utenti come parte attiva di una like minded community sostenibile. Così gli utenti diventano protagonisti del cambiamento con una serie di valori che mettono in azione. Gli stessi valori che sono alla base della nostra strategia di comunicazione.
Come dicevo, AWorld è molto di più di un’app di gamification, infatti, è stata selezionata dalle Nazioni Unite come strumento ideale per conseguire gli obiettivi della campagna ActNow. In cosa consiste questa iniziativa e come AWorld contribuisce a raggiungere gli obiettivi propri della campagna?
Ad oggi, abbiamo già generato 3.5 milioni di azioni, un risultato per noi enorme. Ciò anche grazie all’aiuto del nostro partner più importante, le Nazioni Unite. L’anno scorso, durante la pandemia, ero di base a New York e sono stato invitato ad un evento di Nazioni Unite, la Climate Week 2019. L’evento consisteva in diversi talk e panel.
Qui ho avuto la fortuna di conoscere diverse persone influenti, tra cui Martina Volpe Donlon che gestisce le comunicazioni globali di Nazioni Unite. Con lei fin da subito c’è stata sintonia, diciamo che parliamo la stessa lingua. Ho scoperto che la campagna ActNow, che è la campagna globale delle Nazioni Unite per contrastare il cambiamento climatico e accelerare l’attuazione dell’Accordo di Parigi, aveva una chatbot per suggerire le azioni sostenibili, ma non riusciva a tracciare l’impatto di chi le implementava.
Così abbiamo avuto l’occasione di presentare il nostro progetto, mostrando un serio interesse a collaborare. Parlando con Martina della nostra iniziativa, di quello che facciamo con AWorld abbiamo iniziato a supportarci a vicenda. In poche parole, facciamo una cosa molto simile, cioè sensibilizzare e ingaggiare i cittadini a prendere in considerazione i temi di sostenibilità.
In realtà le Nazioni Unite non possono fare partnership con aziende e StartUp come la nostra, che è ancora for-profit. Tuttavia, l’idea è piaciuta molto e il team di Nazioni Unite si è mostrato ben disposto ad aprirci le porte. Infatti, l’Under-Secretary-General, Melissa Fleming, ci ha invitato a supportare la campagna ActNow che è la più importante in riferimento alle azioni individuali. Da qui, dopo aver fatto questa partnership, l’app è diventata AWorld in support of ActNow (AWorld in supporto ad ActNow).
Dietro le grandi idee c’è sempre l’intenso lavoro di un team che negli anni ha visto fruttare i propri sforzi. Chi sono le altre persone che collaborano all’idea e come siete giunti a collaborare con ambassador di fama internazionale?
AWorld aiuta gli utenti a migliorare le proprie abitudini per diventare parte attiva nella sfida globale verso un mondo più sano e vivibile. Come conseguenza della collaborazione con Nazioni Unite che è stata per noi una sorpresa, dato che siamo una piccola realtà di Torino, è nato il contatto con celebrities, influencer e artisti provenienti da tutto il mondo. Accompagnata da advisor internazionali quali Tommy Hilfiger e diverse personalità del mondo dello spettacolo, tra le quali Antonio Banderas, Joaquin Phoenix e Susan Sarandon.
AWorld è vincitrice dei premi Zurich Innovation 2020 e Impact Now 2019 ed è stata selezionata come finalista del programma di accelerazione Magic Wand 2020 di Digital Magics. Si aspettava che AWorld avesse così tanto successo nel raggiungere importanti obiettivi come la riduzione delle emissioni di CO2? Oggi la StartUp collabora con importanti aziende italiane e internazionali. Chi sono e di cosa si occupano queste realtà e quali progetti state realizzando?
Tra i clienti e partner di rilievo di AWorld ci sono Capgemini, Green Pea (Eataly), Flowe (Banca Mediolanum). Per noi questo successo rappresenta un punto di partenza. Sicuramente è un onore lavorare con Nazioni Unite, questa collaborazione ci ha aiutato a scalare il successo molto velocemente, in quanto rappresenta l’istituzione intergovernativa più importante al mondo, in riferimento alla nostra filosofia. Inoltre, è stato fondamentale sviluppare l’app in ottica social per permettere alle aziende di intervenire insieme ai propri dipendenti nell’attivazione di comportamenti sostenibili.
Abbiamo la certezza di aver fatto la cosa giusta, specialmente da quando la sostenibilità è diventato un tema urgente, ancor prima di essere considerato importante. Infatti, oggi si sente parlare di sostenibilità, anche in TV tutti i giorni. C’è bisogno di divulgare questi temi e ce ne sarà sempre di più per ridurre e abbassare il nostro impatto a livello ambientale. Noi speriamo di raggiungere sempre più persone nel mondo. Non a caso l’app è scaricata in più di 100 paesi.
In che modo l’app viene integrata nella strategia d’impresa?
Attraverso l’app è possibile creare dei teams che possono essere dedicati ai dipendenti, ai clienti, e alle classi delle scuole. A questi sono riservati dei veri e propri percorsi educativi audiovisivi che comprendono tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda2030. Tra l’altro il team misura l’impatto di tutta la community. In particolare, si possono vedere quali e quante azioni sono state fatte a livello individuale e quante insieme e quanto risparmio in generale si è generato attraverso le azioni.
AWorld è un Hub della sostenibilità che guida e incentiva le persone ad intraprendere azioni sostenibili. Ciò non solo attraverso la propria piattaforma online, ma anche organizzando workshop e talk sul territorio italiano e internazionale. Non a caso Sabato 25 settembre 2021 dalle ore 16:30, AWorld, invita gli utenti e i membri della community a partecipare a un evento che avrà luogo a Cascina Nascosta, all’interno di Parco Sempione a Milano. L’evento in collaborazione con SWAPUSH contribuirà alla realizzazione della campagna OneMillion Actions Challenge, che AWorld lancia con l’obiettivo di invitare tutti a raggiungere un milione di azioni positive a favore del Pianeta e la promozione dell’Agenda 2030. In cosa consisterà l’evento?
Questa iniziativa fa parte di una campagna che abbiamo lanciato in occasione della Global Week Nazioni Unite. Infatti, l’evento si inserisce all’interno della Global Week to #Act4SDGSs che incentiva i piccoli gesti quotidiani, fondamentali per fare la differenza e cambiare non solo il destino del nostro pianeta, ma anche delle persone che lo abitano. Abbiamo lanciato una challenge, una sfida per generare un milione di azioni positive, da settembre a ottobre.
La giornata del 25 è la nostra giornata fulcro, dove invitiamo le persone a partecipare a dei workshop e a momenti divulgativi improntati sul tema della sostenibilità. In particolare, 25 ci saranno diversi workshop, uno sulla moda, uno swap party organizzato insieme a Swapush dove sarà chiesto agli invitati di venire con un indumento che non utilizzano più, per scambiarlo con un altro, per limitare l’acquisto di prodotti inutili o superflui. Tra gli ospiti che terranno i talk ci sarà anche Marina Spadafora di Fashion Revolution Italia, realtà con cui collaboriamo durante tutto l’anno a vari progetti per divulgare questi temi. Questo per quanto riguarda la moda.
In più ci sarà un workshop sulle piante all’interno del bosco di ActNow dove le piante suggeriranno le azioni sostenibili, che si trovano anche nell’app, attraverso codici digitali. Appoggiando il cellulare sulla foglia quest’ultima racconterà quali sono le azioni sostenibili. Inoltre, un ragazzo collegherà le foglie ad un device per farle suonare. Ogni elemento naturale ha una frequenza grazie a dei supporti tecnici Arduino, così le piante se toccate produrranno dei suoni.
Questo rappresenta un momento di attivazione, concentrato sulla divulgazione degli SDGs, in cui i partecipanti possono entrare in gioco e capire quali sono le azioni di sostenibilità e come implementarle passeggiando e interagendo con le piante di questo bosco. Tutto ciò precederà il dj set e il concerto di un’ospite molto importante per noi, la cantautrice italiana Elisa.
Per partecipare è necessario essere muniti di GreenPass e registrarsi scrivendo una mail a onemillion@aworld.org, per assicurarsi un posto tra le 150 persone ammesse. Infatti, l’iscrizione sarà possibile fino a esaurimento posti, nel pieno rispetto delle disposizioni ministeriali anti-Covid.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile, la sostenibilità è popolare e interessa a 34 milioni di italiani, cioè il 67% della popolazione.
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