Tra le iniziative sostenibili nel mondo è da citare un’iniziativa nata a Bologna. Qui dopo la “Tangenziale delle Biciclette” è arrivata la “Bike Lane”, l’ultima evoluzione delle ciclabili.
Mobilità sostenibile a Bologna
A Bologna la “Tangenziale delle Biciclette” già dal 2015 collega diverse parti della città con il centro. Questa è una rete di strade riservate esclusivamente ai ciclisti. Non a caso, è una delle iniziative che rientra tra i più efficienti progetti di mobilità sostenibile in Italia. Invece, la “Bike Lane”, un nuovo concetto di pista che corre sulla carreggiata, è stata pensata per soddisfare le esigenze dei tanti i ciclisti in città. Ecco tutto quello che c’è da sapere sui progetti che hanno reso Bologna un modello di mobilità sostenibile.
La mobilità sostenibile a Bologna, oltre ad essere stata promossa attraverso gli innovativi progetti di car sharing registra un ampio ventaglio di modelli di piste ciclabili. Infatti, già da quasi dieci anni la “Tangenziale delle Biciclette” ha cambiato il modo di spostarsi dal centro città alla periferia, migliorando il tessuto connettivo ciclabile di Bologna.
Dalla “Tangenziale delle Biciclette” alla “Bike Lane”
A Bologna il desiderio di una mobilità sostenibile è forte. Infatti, sono tanti i progetti che mirano a sensibilizzare i cittadini a ridurre l’utilizzo dell’automobile e a spostarsi in bicicletta in tutta sicurezza. Tra questi c’è la “Tangenziale delle Biciclette”, un progetto che ha reso Bologna un modello di mobilità ciclabile. Questo, co-finanziato dal Comune e dal Ministero dell’Ambiente, è stato reso possibile anche grazie al coinvolgimento delle associazioni di ciclisti che aderivano al laboratorio “In bici sui viali” di Urban Center Bologna.
Oggi, grazie ad un investimento di 1,8 milioni di euro a favore del Comune di Bologna sono stati implementati progetti per la manutenzione e la realizzazione di nuove piste ciclabili. Tra queste la “Bike Lane”, che sta cambiando lentamente volto alla città. Infatti, dal post lockdown nel 2020, a Bologna in molti hanno riscoperto la bici. Sull’onda del bonus bici e dell’entusiasmo generale per un modo di muoversi non inquinante, salutare e in linea con la necessità di distanziamento sociale, in molti hanno iniziato a pedalare.
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“Bike Lane” a Bologna: la ciclabile leggera
A oggi le piste ciclabili restano l’infrastruttura per due ruote più apprezzata. Tuttavia, le “Bike Lane” cominciano a essere numerose. L’innovativa corsia per due ruote è molto diffusa all’estero. Invece, in Italia si è sviluppata solo dal 2020, quando con il decreto Rilancio, è stata promossa un’alternativa green al traffico veicolare sia privato che pubblico, sottoposto quest’ultimo, a limitazioni di capienza passeggeri.
Le “Bike Lane” sono piste ciclabili “soft“. Infatti, a differenza delle piste ciclabili non sono tracciate in sede autonoma, ma redistribuiscono lo spazio della carreggiata, dove passano anche auto e bus, ritagliandosi una striscia di asfalto tutta per sé. Le corsie ciclabili su strada, nate soltanto un anno fa, oggi coprono già una distanza superiore ai 31 km.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- A Bologna oggi ci sono 120 km di percorsi ciclabili “in sede protetta” (in sede esclusiva, o contigui a percorsi pedonali, o promiscui pedonali e ciclabili), circa 50 km di percorsi ciclabili in carreggiata (piste e corsie ciclabili in carreggiata, corsie per il doppio senso ciclabile e itinerari promiscui veicolari e ciclabili dentro le zone 30), e circa 30 km di percorsi verdi con fondo pavimentato o sterrato.
- Gli spostamenti in bici in città e dintorni sono in crescita. Tra il 2011 e il 2020 sono aumentati del 30%, e questo contando un’inversione di tendenza rispetto al 2019 dovuta al calo generalizzato degli spostamenti in città a causa della pandemia da COVID-19. Infatti, da un monitoraggio svolto tra settembre e ottobre 2020 dall’Università di Bologna emerge che rispetto al 2019 il numero di ciclisti ha avuto un calo del 9%.
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